I Blues Magoos sono un gruppo acid-blues proveniente da New York e questo "Psychedelic Lollipop" è il loro disco d'esordio targato 1966.

Per prima cosa il quintetto newyorkese ha avuto il merito di usare per la prima volta il termine psychedelic (a onor di cronaca, questo merito  va diviso con i texani 13th Floors Elevators, anch'essi usciti nel 1966) ma chiariamo subito che, nonostante il valore dell'opera, questa vena psichedelica è più edulcorata rispetto a quella proposta da gruppi dello stesso periodo o di pochi anni successivi, possiamo quasi definirla un psichedelia per famiglie. Come detto quest'opera si può tranquillamente definire un ottimo album di blues e beat, sporcato da una leggera vena acida dovuta sopratutto all'uso delle tastiere e alle dilatazioni strumentali, sopratutto della chitarra solista. Un ottimo esempio di quanto detto si può ascoltare nella terza traccia "Tobacco Road" (una cover di Loudermilk), in cui una base sostanzialmente blues viene resa originale e personale grazie all'ottimo lavoro di Ralph Scala al Farfisa e alla lunga parte strumentale, al limite del rumorismo, che conclude la traccia. Ma la vena prettamente acida si ferma qui, il resto dell'album spazia tra garage rock-blues aggressivi e molto riusciti come la traccia d'apertura "(We Ain't Got) Nothin'Yet"  o anche "Gotta Get Away", sicuramente una delle canzoni più belle dell'album, per virare poi in ballatte ad alto tasso emotivo come nell'emozionante "Sometimes Think About You" in cui la voce di Peppy Castro (alias Emil Theilhelm) riesce a toccare anche il cuore più duro.

Per concludere "Psychedelic Lollipop" risulta un album piacevole e originale, sopratutto se si considera l'anno di pubblicazione, in cui sicuramente si avverte un germe psichedelico che però rimane sopito, bloccato, come se non ci si fosse voluti spingere troppo oltre e ci si sia limitati grattare appena la superficie, un acidità più di facciata che di contenuti,  facendo rimanere così i Blues Magoos in un ambito più gestibile e "potabile".

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