Vi ho già parlato delle tre ragazze di Atlanta; anzi ci ha pensato il mio alter ego De...Marga... che all'incirca cinque anni fa vide in concerto la band in un minuscolo locale Ossolano.

Oggi sono qui per presentarvi, in poche righe, il quarto album delle fanciulle pubblicato nel Marzo del 2014.

Supporto fonografico acquistato dopo la loro dinamitarda esibizione alla "Loggia del Leopardo" in quel di Vogogna, remota provincia verbanese.

Non c'è molto da dire nei riguardi delle dodici canzoni che vanno a comporre il lavoro.

Tanta voglia di fare baldoria, baccano, casino; con una tecnica minimale, senza curarsi troppo di inutili assoli, di forzate introduzioni.

Insomma non perdono tempo e tirano diritto per la loro strada.

Una strada fatta di scorie, di Rock'n'Roll sporco, di grezzo Garage, di fottuto Punk, di dinamismo Hardcore.

Nulla si inventano, nulla di innovativo si avverte nei 37 minuti di durata dell'intero lavoro.

Come ho già scritto in precedenza sembra di ascoltare dei Pixies in gonnella che si divertono a mischiare il loro onesto sound con B-52's e Ramones!!

Crogioli di suoni che, ad ogni nuovo ascolto, mi costringono ad alzare il volume del mio fedelissimo impianto stereo...per la certa (non) gioia del vicinato.

Alla voce si alternano chitarra e batteria.

Si parte a tutta con l'opener Follow Me: tre minuti rumorosissimi, roboanti, con tanto di coretti ad appoggiare il cantato "che odora di raucedine" di colei che muove mani e piedi seduta ai tamburi.

Chitarre distorte, vibranti, noise nella successiva Shut Up dall'andamento Surf.

Accelerano il passo nella infuocata Springfield Cannonball: si viaggia a ritmi serratissimi, incalzanti, furiosi...

La giocosa e divertente Merry Go Round è l'episodio per così dire ragionato del lotto.

Ma subito dopo tornano a spingere, a viaggiare a tutta: la smodata Smother conferma quanto di buono fin qui ho scritto.

Ed è già tutto; null'altro da aggiungere se non di auscultare queste novelle Riot Girls.

Diabolos Rising 666.

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