Il buio, in quanto buio, sta all’opposto della consolazione. La luce, in quanto luce, riscalda e potrebbe essere che. La storia ci insegna che il condizionale ed i postulati spesso vanno a farsi benedire a braccetto. Se poi si avvinghiano, hai voglia.

Avete mai sperimentato la nostalgia, quella più fitta, quella inaspettata ? Non quella che matura. Quella che matura ti dà modo di espiarla in anticipo.

Oppure: mettersi controvento non è come mettersi contro brezza. La prima può essere un dolore, la seconda una colata di puro piacere.

E ancora: si prendano “Homesick” dei Cure e “Nostalgia Canaglia” di Al Bano. E ci si fermi, stop! Questo è il crocevia definitivo per il genere umano. Ci si schieri! Perché non possiamo metabolizzare nostalgia in tutti e due i modi. Ci si presti a giudizio, si faccia voto di vertià. Tu da che parte stai ?

Sdraiati, lascia che la nostalgia impregni le meningi. Decidi di permearti. “Homesick” o “Nostalgia Canaglia” ? Io, ad esempio, mi calo piacevolmente nella contraddizione luce-buio offerta da Robert. Mangio noccioline…..ah, no in quei minuti mi si chiude lo stomaco. Dicevo: dopo, qualche minuto dopo, mangio noccioline e tiro le bucce a chi sta dall’altra parte, e rido. E ‘ti prendo proprio quando non sai’, proprio come recita il nostro amico nostalgico.

Robert Smith è un salame giocherellone. Si arriva, ci si siede, si lascia che “Plainsong” accompagni l’arrivo del celebrante con tanto di coda. Chierichetti, diaconi, insomma. Sempre buio, eh. Perlomeno una luce soffusa.

Poi serve della pazienza, perché il nostro vuole anche andare in gita con tanto di pranzo al sacco, “Pictures Of You” docet, ma tranquillo Robertino, lo sappiamo, ritrovati la tua dimensione, “Lullaby”, buonanotte ai suonatori.

Però sai, c’è chi ascolta. Con quale diritto inglobi generazioni e le trascini nei tuoi incubi ? Eh ma allora è meglio Al Bano. Che lui la nostalgia, un calcio in culo, a ‘sta canaglia. Sta stronza.

Tu no, tu devi fare il sofistico. “The Same Deep Water As You” è un’iniezione di fiducia per chi sente il collasso arrivare e lipperlì vorrebbe abbandonarsi, ma tentenna, e arrivi tu e pam! Altro che preghiere per la pioggia. Prega per noi! Che la messa non è mica finita, reverendo, perlomeno fino a che non attacchi “Untitled”, e fai bene a definirla tale: parla per tre, parla anche per te, che vuoi darle pure un titolo ?

Tanto io sopraggiungo in sedia a rotelle, Rob, già. Le gambe me le hai mozzate con “Homesick”, arrivo in sedia a rotelle o strisciando mo’ vedo. Somaro.

Che poi vallo a spiegare ad Al Bano che canaglia non è mica la nostalgia, canaglia è chi pretende di erigersi e credere che la verità passi per “Disintegration”, 1969, 1989, o sarà 2009 ma chissenefrega, ma vi pare ?

Io non ne voglio sapere niente, di questa faccenda. Lasciatemi fuori. Io mi travesto, passo dall’altra parte. Albà, mi prendi al posto di Romina per duettare ?

Se ogni tanto, la buio, mi metto su di un’altalena e piango, dondolando leggermente, è solo quel babbeo di Smith, “Homesick”, cose da same deep water, che poi tu produci ottimo vino.

E poi Robert sparati una Dukan o tisanoreica e lasciaci perdere. Che tè ingrasè com un porc. Perdio.


  • RinaldiACHTUNG
    4 mag 17
    Recensione: Opera:
    Mi sembra ieri quando lo comprai a scatola chiusa, un viaggio col finale amaro. Prayers for rain il sunto.
    • JonatanCoe
      4 mag 17
      è veramente arduo trovare il pezzo migliore in questa magnificenza ma così, a cuor leggero, io ci metterei "the same deep water as you"
    • RinaldiACHTUNG
      4 mag 17
      O magari Plainsong :) Bo è troppo difficile decidere.
    • hypnosphere boy
      21 feb 19
      Ciao RinaldiACHTUNG, direi che non c'è sunto... nel senso che è un concept album sulla dissoluzione di una relazione, come se "Love Will Tear Us Apart" fosse stata trasformata in un inno al disinganno e allo scivolare via delle cose in 12 atti, dal sussurro di "Plainsong" (che de facto è una coda musicale) "penso sia buio e tira il vento come se stesse per finire il mondo", alle invocazioni della pioggia che arriva nella monumentale "The Same Deep Water As You", un disco spaventosamente bello e imponente, ma farlo passare per darkwave è (cit.) come "usare auto-cad sul commodore 64"
    • RinaldiACHTUNG
      21 feb 19
      esatto, direi che associarne un'etichetta sarebbe deleterio
  • pozzo
    4 mag 17
    Recensione: Opera:
    Scusami ma questo è il mio disco preferito di sempre. Citare Al Bano e Romina in una recensione di Disintegration proprio no. Capisco la vena ironica e provocatoria e la voglia di parlare di questo album in modo diverso ma...tanto anche se fosse stato un capolavoro di recensione non mi sarebbe andata bene ugualmente.
    • Abraham
      4 mag 17
      Ma sai, credo si debba cambiare angolazione. La mia recensione, che poi non è una recensione e sono certo tu l'abbia compreso, non va vista come capolavoro o porcata. E' la cattura di un frangente.
    • hypnosphere boy
      21 feb 19
      c'è modo e modo di scrivere una non-recensione che "cattura un frangente": ho iniziato a scriver boiate nel 2005, e 14 anni dopo trovo gente che spara minkiate a raffica (e a occhi bendati) nello spazio per le REcensioni, e poi scrive in modo radical strafigo nei post comments... ripeto: io non sono nessuno ma almeno potevi mettere una postilla, un asterisco o anche un post comment in coda
  • Pinhead
    4 mag 17
    Recensione: Opera:
    Io sto con Al Bano, tutta la vita.
  • Recensione: Opera:
    Imprescindibile.
  • De...Marga...
    4 mag 17
    Recensione: Opera:
    Il disco è il mio preferito dei Cure; uno dei dieci comandamenti di TUTTA la mia musica. La recensione impostata così non mi è piaciuta.
    • hypnosphere boy
      21 feb 19
      ciao De...M certo, mi è appena apparso il pop-up con scritto "recensione sopraffina", ma allora se il recensore (che non mi frega nemmeno sapere chi è) ha "voluto essere ironico" eh già e nella sua ironia ha sciorinato il solito concept sui Cure per cui l'oscurità e il buio.... ma bastaaaaaa
    • hypnosphere boy
      21 feb 19
      scusa ma ho la pessimissima abitudine che quando mi girano lo dico... cioè: il www.giornalepop.it mi ha prima affidato la piattaforma musicale (come giornalista), e dopo 3 giorni di lavoro day/night sui Cure per essere divulgativo ma anche concettuale non troppo contorto ma nemmeno banale, dopo che insomma mi studio i Cure da solo il 1991 mi devo leggere sta MERDA immonda che viene bollata come "sopraffina"??? ma per favore, almeno se vuole essere ironico il "buon" chissene poteva almeno non parlare di oscurità: il periodo darkwave dei Cure si è chiuso con la deflagrazione plastica di "Pornography", e non dico di legger le mie recensioni (che sono allo stesso livello di questa) ma quantomeno: leggetevi la bellissima pagina di EasyCure su "The Top", beh, "The Top" viene dopo "Japanese Whispers", di oscurità non c'è più nemmeno una traccia remota
    • hypnosphere boy
      21 feb 19
      niente.. gnaffo', chiedo subito scusa perchè se son inkakkiato non ho il diritto di offendere nessuno, quindi scusami Abraham: però è incredibile come quello della Smemoranda prima mi dica come si scrive di musica e poi mi butta nel water il mio scritto... e ALMENO USALO NO?!
    • Abraham
      22 feb 19
      Ah beh, perdonami, ma se la percezione si confonde con l'avversione, perdonami davvero, nemmeno io ti vorrei a recensire o commentare. Perché il più delle volte si deve anche CONTRO-commentare, e tu non mi sembri molto affine.
  • Divodark
    4 mag 17
    Recensione: Opera:
    Lo stavo (ri)ascoltando proprio in questi giorni! Stavo guardando Thirteen Reasons Why e nella OST c'è Fascination Street, così ho deciso di rispolverare l'intero lavoro. Sempre bellissimo e sempre attuale. Resta saldamente uno dei miei dischi preferiti in assoluto.
  • Almotasim
    4 mag 17
    Recensione: Opera:
    Finalmente hai parlato di un disco straniero di ottima qualita', di grande pregevolezza. Da 4,5 a 5 stelle. La tua "cattura di un frangente" oggi mi e' parsa un po' cinica. Scrivi bene e "Robertino / salame giocherellone / sofistico" sono trovate molto divertenti. Ci stanno. I Cure hanno avuto una importante funzione storica. Non saran patrimonio dell'umanita', ma almeno della New Wave, yes. Certo sono, usualmente, uggiosi e claustrofobici, personalmente, molto piu' che nostalgici. Non so se astenermi dall'assegnarti stellette o darti il massimo (come sempre). Tenendo conto piu' della forma (impeccabile), che della sostanza, ti do' 5, anche in onore dei tre witz richiamati. Del resto hai dato 5 al disco, quindi il ragazzo schermo, Albano, e' solo un pretesto letterario, o no?
  • JonatanCoe
    4 mag 17
    Recensione: Opera:
    Uno delle perle della mia vita. 5 per il monumento e 5 per il coraggio di affrontarlo!
  • hjhhjij
    4 mag 17
    Recensione: Opera:
    Allora... A me il modo in cui hai impostato questa recensione è piaciuto, si tratta di un multiplone di un disco recensito più e più volte quindi questo stile particolare dal mio punto di vista almeno prova a parlarne in modo diverso e alleggerisce la cosa, va bene. Tu recensisci bene ma hai sempre parlato di cose che non mi piacciono o non mi interessano, questa volta invece le cose cambiano. "Disintegration" è un ottimo album, forse l'apice maturo dei Cure, mi piace molto però lo trovo anche molto di mestiere (e ci può stare) e un poco ruffiano direi, molto furbo nel calcare il classico stile Cure che invece precedentemente era stato a volte accantonato. C'è indubbiamente ispirazione nella scrittura e nelle melodie, ci sono ottimi brani, alcuni davvero delle perle ma nel complesso sembra che Smith sia stato preda di logorrea cronica, musicalmente è fin troppo inutilmente prolisso, lungo e annacquato al netto comunque di canzoni molto belle per carità come ho detto lo reputo un gran disco, però non è un capolavoro e, fermo restando che la triade "Seventeen Seconds" "Faith" "Pornography" resta irraggiungibile personalmente riascolto con più piacere "The Top" rispetto a questo. Ovviamente è ottima roba "Disintegration" che je voi di.
    • luludia
      4 mag 17
      Alla triade aggiungerei il primo album...
    • hjhhjij
      4 mag 17
      Mi piace anche "Boys Don't Cry" il più post-punkaro e genuino. Molto bello, ma lo metto un poco sotto a quei tre.
    • pozzo
      4 mag 17
      no per me The top proprio no ..a parte la triade citata, dopo questo ci sono bloodflowers, wish e Kiss me
    • hjhhjij
      5 mag 17
      Ecco "Bloodflowers" no per me proprio no :-) Disco dignitoso ma stanco e nel complesso noioso dal mio punto di vista. "Kiss me ecc." pecca in lunghezza e qualche riempitivo di troppo mentre "Wish" è bello ed è anche l'ultimo loro disco a piacermi davvero. Però è evidente che a te piaccia soprattutto una parte dello stile dei Cure, che poi è anche normale perché è il loro stile classico, io invece ho apprezzato il cambio di rotta e la versatilità tentata con "The Top", in un periodo di cui apprezzo tantissimo i lavori di Smith che contribuì con la sua chitarra anche ad un leggendario live e ad un ottimo disco studio dei Siouxsie and the Banshees. Non dico che "The Top" sia un capolavoro eh, però mi piace. FORSE più di "Disintegration".
    • pozzo
      5 mag 17
      Beh si, ho sempre apprezzato un po meno le tendenze pop / leggere dei Cure. Anche per questo i dischi loro che sento meno sono appunto The Top, Japaenese whispers e Wild moon swing ( anche se in quest'ultimo che Want che è una bomba ). Le ultime cose poi non le considero molto anche se non sono brutti dischi.
    • hjhhjij
      5 mag 17
      Guarda a dirla tutta le tendenze pop di Smith le apprezzo così solo su "The Top". "Wild Moon Swing" è il più brutto che abbiano fatto tra quelli che conosco e nemmeno i sussurri giapponesi mi piacciono più di tanto.
    • hypnosphere boy
      21 feb 19
      toh... chi si legge! piaciuti i Sigur Ros? "Boys Don't Cry" per esser rompico... non è un album ma la riedizione in raccolta del primo "Three Imaginary Boys"... cmq: sta per uscire il new album, e penso al di là dei degustibus debasericibus non spiacerà a nessuno che i nostri suoneranno dopo i... Sum 41 (YEAH) alla Visarno Arena ;) ciao
    • hypnosphere boy
      21 feb 19
      "Wild Moo D Swings" la luna non c'entra, il più disprezzato album dei Cure, esattamente come "Bloodflowers" è il più sopravvalutato, ed è l'unico davvero mediocre. Molto bello e variegato invece anche "The Cure" nella sua forma "expanded" in 2xLP; nulla da dire sul periodo "Three Imaginary Boys"/"The Top"... il Top appunto (per me)... ma ogni album ha qualcosa che lo rende tanto unico quanto così incredibilmente riconoscibile... strano per un aspirante trasformista salame ;)
  • Lao Tze
    5 mag 17
    Recensione: Opera:
    come detto sempre: Faith e Pornography dischi della vita, questo è un bel disco ma per me non fondamentale, Bloodflowers mi riesce troppo pesante per apprezzarne gli spunti interessanti (comunque nettamente inferiori a quelli di Disintegration).
    • hypnosphere boy
      21 feb 19
      ciao... su "Faith", e le immense differenze rispetto al suo successore c'è la vertigine di un balzo abissale... eppure due lavori eccelsi... e poi del periodo Faith c'è l'outtake "Charlotte Sometimes": o meglio il 7": "Spintered in Her Head" è intrisa già della stessa oscura plasticità rock di "Pornography"... con tutta la sua vertigine da inferno dantesco-psichiatrico... sulla facciata A: la più bella secondo me tra le canzoni dei Cure, parole e musiche meravigliose
  • Johnny b.
    6 mag 17
    Recensione: Opera:
    Il loro apice commerciale che poi è anche un controsenso perché riuscirci con pezzi dalla durata medio alta non è cosa da poco . Lo avrei preferito meno prolisso ma detto ciò rimane un grandissimo album da avere nella propria collezione .
  • Bubi
    6 mag 17
    Recensione: Opera:
    Caro Abraham, devo dire che invidio il tuo modo di scrivere, sei davvero bravo. I Cure sono bravissimi, lo riconosco, ma non sono nel mio cuore. Decido di stare dalla parte di Al Bano, così, solo per spirito di contraddizione, spero che non ti incazzi.
  • panapp
    7 mag 17
    Recensione: Opera:
    Uno dei 10 dischi della mia vita. Recensione non divertente, non stimolante, alla fine forse esagero, ma non interessate. Intendo: cosa mi ha detto? 2 stelle solo per essere scritta in italiano sì compiaciuto, ma almeno corretto.
    • Abraham
      7 mag 17
      Veramente me ne hai data una :)
    • panapp
      8 mag 17
      Mi ero sbagliato. :P
    • Abraham
      11 mag 17
      Dunque. Posso rispondere alla domanda che poni "cosa mi hai detto ?". Stilisticamente e dal punto di vista organolettico, nulla. E' uno stato d'animo perverso che tende ad esaltare la magnificenza del disco al punto da irridere la pochezza di chi sta all'opposto. E' presunzione, nuda e cruda, permeata da una reverenza sfrontata per questo disco. L'ho fatto più per me che per voi. Tant'è :)
    • panapp
      11 mag 17
      Con quale presunzione si «irride la pochezza di chi sta all'opposto»??? Con quale diritto? Al Bano, di cui io stesso fatico ad ascoltare una canzone intera, non merita comunque rispetto?
    • Abraham
      11 mag 17
      Con presunzione, hai detto bene. E' tutto relativo: non ci sarebbe il buio, senza la luce. Non ci sarebbe Dio, senza il demonio. Non ci sarebbe la bellezza, senza la bruttezza.
    • panapp
      11 mag 17
      Ripeto: come ti permetti di insultare Al Bano in questa maniera? Il fatto che non piaccia nemmeno a me non vuol dire che non sia dignitoso. Come dice Anton Ego, anche l'opera più mediocre ha molta più anima del nostro giudizio che la definisce tale. Limitati a complimentarti con quello che ti piace invece di insultare chi non ha alcuna colpa, per favore.
    • Abraham
      11 mag 17
      Non l'ho insultato, l'ho ridicolizzato e c'è differenza. Insulti ne ho letti nelle mie recensioni sulle starlette pop anni '90 ma ci stanno, è tutto allegorico, di superficie. Sei nervoso ?
    • panapp
      12 mag 17
      Ridicolizzare è peggio ancora di insultare, non essendoci alcun motivo per farlo. Chiediamoci: ai fini pratici, perché insultare persone terze a caso?
    • Abraham
      12 mag 17
      Se crei musica ti esponi. Nel bene e nel male. Il confronto è alla portata di tutti. Al Bano è una variabile casuale. Non ce l'ho con lui. Ho usato un suo brano come termine di paragone, così come ne apprezzai il coraggio quando nel 1996 a San Remo cantò la figlia deceduta con un brano toccante ("E' la mia vita, ndr"). O come quando ne apprezzai la ragione veduta quando citò Jacko per "Will You Be There" che scopiazzava "I Cigni di Bakala" (non ridete, è vero). Non ci sono attacchi diretti. Purtroppo recensire "Disintegration" stilisticamente sarebbe stato un di più, visto che abbondano ottime recensioni in merito.
  • ColCorpoCapisco
    14 mag 17
    Recensione: Opera:
    Disintegration è la nostalgia di ciò che non è stato e di ciò che sarà.
  • hypnosphere boy
    21 feb 19
    Recensione: Opera:
    evabeh, chiedo scusa al Recensore dicchè son stato un vero b-folko. Davvero, non posso cancellare i commenti offensivi e mi spiace. Ma in estrema sintesi, e in italiese eccelso: no steme tocar i chiur! che divento na bestia
  • Abraham
    22 feb 19
    Recensione: Opera:
    Dal momento che ti sei scusato, Hypno, non occorre aggiungere altro. Questo ti fa onore. L'errore grave, piuttosto, lo fai laddove ricerchi nel mio scritto conoscenza viscerale dei 'Cure', ed in fatti qui scrivi pressappoco : "se me li toccano, divento una bestia". L'egocentrismo del recensore (io ndr) è piuttosto palese, e non posso farci niente se questo album, quindi alla band va solo merito, mi ha spinto ad un approccio fuori asse.

Ocio che non hai mica acceduto al DeBasio!

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