E siccome eravamo a un passo dal diventare dei robot qualcuno prese i sessanta e li mise negli ottanta. Certo rimaneva un po' di ferraglia, ma dio come eravamo sognanti!!!

Oh, amici, nei giardini di questa gente d'inverno crescevano le fragole, altro che fumosi pub e birra scura....

Del resto il ragazzo ima boy mi aveva avvertito: “se vuoi la primavera devi ascoltare i dentisti”...

Ma andiamo con ordine...

Mi piace il passo sfanculato, quello che vaga “qual piuma al vento”. Ciondolare è un'arte, una cosa molto demon killer. Non mi avrete mai bastardi figli di puttana...

Quando le cose son belle non si trova mai il modo per dirle. Metti un disco allora. Di quelli dove non conta il nome, ma il suono e bastano pochi secondi perché il corpo ritrovi la sensazione di essere al mondo.

Conosco solo due tipi di felicità: una dice “va tutto bene”, l'altra invece non dice niente. Nel primo caso sei in pace, nel secondo essere in pace è invece l'ultima cosa che vuoi e “la piuma al vento” è quel grumo di sensazioni inespresse che conservi nel cuore. Quel grumo lo dice solo la musica, ad esempio quella di questi dentisti sognanti e irrequieti.

Che io sia dannato se questo non è pop della miglior specie, di quello che fa sangue e corre veloce. Stille garage, flash psichedelici, scompiglio quasi punk. Una freschezza quasi anonima in preda a una grazia appena appena nervosa.

Oh merda, è una piccola festa, una cosa meravigliosamente epidermica. Voglia di passeggiare, voglia di disperdere il seme. Sei ancora vivo, vecchia carcassa.

Carico i commenti... con calma