Oggi sono felice, me ne vado girando col finestrino abbassato sorridendo a tutti. Che bello, sono così socievole da sembrare un cazzone (e forse lo sono pure), ma che ci posso fare se "Trasmission From The Satellite Heart" ha su di me lo stesso effetto che ha la Maria su un prete.
Codesto è l'ultimo disco prima del nulla. Non sembra, ma così è e diciamocelo chiaramente: dopo questo Wayne Coyne avrebbe fatto meglio a suonare solo dal vivo, ma la gente cambia, si evolve, si cura e quando guarisce comincia la malattia.
Come dimenticarlo: in Beverly Hills entra a testa bassa, con i capelli a coprire il viso, per non la alzarla mai (vergona?)... in Streghe sta tutto sparato e gasato che a momenti mostra pure il pacco alla streghetta di turno.
Brutta bestia il tempo che ti riduce a semplice spegnitore di incendi, ma a me che mi frega? Niente, questo disco è di una bellezza solare che ti illumina la giornata e ti rincoglionisce a tal punto che daresti un euro a tutti i lavavetri della campania e un bacietto a tutti i bimbi zingari ignorando il problema del sovra-affolamento del globo.
Ma poi di cosa ci lamentiamo? Questo, del 1993, è il sesto disco, tutti bellissimi, tutti diversi. Cosa volevi chiedergli più?
Pop d'alta classe che sembra guardare più a certi Beatles che al solito Syd? Qualche canzone così bella da essere annoverata tranquillamente tra le più belle di tutti i novanta? E allora questo è il disco che fa per te. Niente più punk psichedelico, ma Pop, pop-psichedelico che viaggia che è una meraviglia. Un esempio? "Be my Head"... melodie con giochetti vocali fatti de effetti che s'incollano in testa e li rimangono per un pò.
Son tutte belle e sorridenti le figlie di Wayne, ma la più bella è: "She Don't Use Jelly"... bella quanto un toast farcito di vasellina e magazine. Come ignorare, dunque, questo capolavoro stonato di coglionagine e lucido songwriting?
E allora i compiti per domani sono questi:
-Smettila con l'erba, non serve.
-Infila sto dischetto nello stereo e comincia a vagare per i campi annusando e baciando i fiori.
-Rimpiangi i bei tempi andati, quando non c'era bisongo di sparare coriandoli e infilarsi in palloni trasparenti per attirare l'attenzione.
-Impara a fare il cazzone che serve sempre.
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