Un anno dopo la pubblicazione di "Love Is A Charm Of Powerful Trouble", The Immortal Lee County Killers II pubblicano un nuovo disco.
Suddiviso in due parti, studio e live, come se fosse un vinile, "Love Unbolts The Dark" è un disco che dà una scossa punk rock. Gli autori, The Token One (voce e batteria) e Chetley Weise (voce e chitarra), sono due pazzi originari dell'Alabama, hanno due facce poco raccomandabili e nelle loro canzoni trasudano di potenza, energia e rabbia.

Le radici della loro musica sono antiche, partendo infatti dal blues. Ma una volta disseppellite vengono trasfigurate, rivitalizzate e dissacrate, facendole scontrare con una sorta di cupo nichilismo. E nel farlo riescono ad essere trascinanti. Chiedono e ottengono volume da chi ascolta, trasportano in uno stato febbrile semicosciente, esigono potenza, colpiscono allo stomaco, lacerano l'animo. Esibiscono un suono mozzafiato, adrenalinico, ruvido, sporco, lo-fi, utilizzando solamente una chitarra, frequentemente distorta, nervosa e tagliente come un rasoio, ed una batteria potente, persistente ed alienante.
Non hanno paura di confrontarsi con i bluesmen del passato, come ad esempio John Lee Hooker, di cui realizzano due cover ("Burnin' Hell", "Never Get Out Of These Blues Alive") e Skip James, del quale interpretano in chiave acustica una bellissima versione di "Devil Got My Woman" che chiude l'album.

Inoltre, nella parte live sono letteralmente devastanti. Forse non entreranno a far parte del Gotha dei miei musicisti preferiti, però mi hanno piacevolmente massacrato per una settimana, rammentandomi che, se non riuscissimo mai ad allontanarci dalle nostre convenzioni, se avessimo paura di cambiare, non dico sempre, ma almeno ogni tanto, se ascoltassimo sempre la stessa musica, la vita sarebbe una gran rottura di palle.
Quattro stelle arrotondate per eccesso.

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