Se state cercando del virtuosismo, soluzioni ritmiche geniali o quel nuovo polka-gregorian rock che tanto alimenta le vostre perversioni musicali da audiofili navigati buttate il disco e dimenticatevi di questo quintetto, perché i Last Vegas hanno da offrire ben altro.

Sin dal primo minuto di "Beat to Hell" appare chiarissimo dove vogliono andare a parare: la batteria che incede con forza, un ruggito di chitarra e un urlo di Chad Cherry ci spalancano le porte per il regno dei ritornelli ignoranti, rabbiosi che prepotenti rimarrano incastrati nella vostra testa, le chitarre scolpiscono riff nel metallo, mettendo a dura prova la staticità del vostro corpo, il quale per ringraziarvi metterà in circolo un pò di adrenalina.

Per i 45 minuti di durata del disco verremo accompagnati per mano in un viaggio a ritroso che ci rifarà scoprire quell' heavy metal di ottantiana memoria, alleggerito dal peso degli anni, addomesticato e incattivito dall'esperienza ormai accumulata dal gruppo.

Un disco estremamemente omogeneo, in cui è doveroso menzionare "My Way Forever", se non altro perchè riassume ottimamente quanto detto fino ad ora e l'ultima traccia, l'immancabile power ballad, ultimo estremo tributo alle origini stilistiche del gruppo.

Carico i commenti... con calma