Saluterò per l'ultima volta questa gigante opera.

Da "buon" giovincello diciannovenne che sono, per qualche anno il tema dell'amore mi fissò in tutti i sensi e questo triplo disco di nome "69 Love Songs" mi addiceva.
Nel corso degli anni mi ha accompagnato come fosse un fratello gemello, giacchè è uscito fuori lo stesso anno e lo stesso mese in cui sono nato.
Anche lui è per me un giovincello e ha tanto da voler mostrare, anche se alla fine ai più risulta abbastanza monotono, dato l'ampio numero di canzoni: 69.
Gli dico addio perchè l'opera di Stephen Merrit e compagnia si basa su questa lunga fila di canzoni tutte inerenti sul tema dell'amore, e non voglio che il 69 romantico di questa magnifica opera si confonda nella mia testa con tutti quelli che svolgo sul set (sono una giovane promessa del porno da ormai un pò di tempo) .

Non posso più ascoltare questo disco, è come tradire un fratello e sporcare i ricordi delle mie storielle da ragazzino.

Lo consiglio a tutti gli innamorati, a quelli a cui piace qualcuna/o, a chi ama la musica indie-pop, o la musica spensierata e senza troppe pretese. Per non trovarvi sperduti con questo gigante partite con canzoni quali "Papa Was A Rodeo" e "The Book Of Love" (famosa la cover di Peter Gabriel di quest'ultima) per entrare e ambientarvi pian piano dentro questo enorme mondo d'amore ove io son da poco uscito.

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