Formazione musicale guidata da Stephin Merritt, nata a Boston e attiva dalla fine degli anni '80; nota per la voce baritonale di Merritt, i testi letterari e l'approccio eclettico alla scrittura di canzoni.

Stephin Merritt è il principale autore e multi-strumentista del progetto; l'album triplo 69 Love Songs (1999) è tra le opere più citate della band. Peter Gabriel ha eseguito una cover di "The Book of Love" (brano dei Magnetic Fields) in un suo progetto di cover.

Collezione di recensioni su DeBaser dedicate ai The Magnetic Fields, con focus sui lavori chiave come 69 Love Songs, Distortion e Holiday. Le recensioni sottolineano la voce baritonale di Stephin Merritt, l'eclettismo strumentale e le scelte stilistiche che vanno dall'indie-pop al shoegaze. 69 Love Songs è spesso descritto come un'opera monumentale; Distortion segna una virata sonora; Holiday è apprezzato per l'indie-pop elettronico. I testi sono considerati intelligenti e ironici.

Per: fan dell'indie-pop, ascoltatori curiosi, lettori di DeBaser

 Chitarrine ronzanti e il pastoso baritono di Merritt.

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 Stephin Merritt ritorna con la sua creatura migliore, i Magnetic Fields, per raccontare, in due ore e mezza di Indie Pop, Indie Electronic ed Alternative Rock, come si fa a diventare quello che si è, e come si fa ad essere quello che si diviene: un freak, un new waver, un antieroe, praticamente un talentuoso, forse geniale, certo “inclassificabile”, scrittore di canzoni.

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 Mai sentita una canzone tanto triste e magnifica, soul-jazz di sopraffina grazia.

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