Devo dire che non saprei definire il genere: in "Frances the Mute" i Mars Volta si sono proprio sbizzarriti, forse troppo... Direi che le divagazioni sperimentali tentate Cedric Bixler e compagnia sono, forse, improbabili per chi tenta di ascoltare l'album. Già nell'album precedente, a mio parere più ascoltabile e molto bello, i MV ancora si trascinano le sonorità, molto più personalizzate dell'ex gruppo "At the Drive In"; ma in questo album (5 tracce in tutto) l'idea delconcept-album arriva a limiti estremi. In più di un ora di album si può considerare un quarto d'ora di canzoni, il resto pazzia pura.
La prima traccia "Cygnus vismund Cygnus" propongono ritmiche pecettibili solo dopo qualche riascolto, "The Widow" è forse la canzone più ascoltabile e orecchiabile se non si tengono conto dei 10 minuti di divagazione che si trascinano dopo la fine della canzone. La quarta traccia è un tentativo di epico-psicadelico molto riuscito.
Ma non vorrei sminuire troppo i Mars Volta in quanto ritengo comunque che questo sia un ottimo gruppo, ma per conoscere a fondo la loro qualità penso che questo album non sia il più indicato.
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