Il 1971 deve essere stato un anno particolarmente figo da vivere,non so già l'idea di essere negli anni '70 mi farebbe venire.Strane perversioni o no,comunque il solo ''Sticky fingers'' sarebbe valso il brivido di viverselo sul ''momento''.
Definirlo capolavoro e stare qui a sviolinare i Rolling Stones di questa autentica opera d'arte sbattuta così in faccia con una cover (di Warhol) dove un pacco è in bell'evidenza sarebbe poco.Si un bel paio di jeans che lasciano un pò così all'immaginazione,ma del resto se fai dieci canzoni in questo modo,in copertina puoi metterci quel cazzo che ti pare.Scorrere ogni canzone,dicendo questa si questa è bella uguale non renderebbe l'idea,ed io non sono certo un vero recensore,credo solo che in ''Sticky fingers'' ci sia tutto il rock.

Ad esempio,per corroborare(si corroborare) cotanta affermazione, prendiamo chessò un brano come ''Sister morphine'',ecco lo si potrebbe benissimo catapultare nell'epoca grunge e nessuno si accorgerebbe di quei 20 e passa anni di salto.Sfido a sostenere il contrario.E sfido a trovare una macchina del tempo per farlo ed averne conferma.Avanti.

La sporca e rock ''Sway'' che ti accoglie dopo la prima strapassata ''Brown Sugar'' è il classico brano in cui cazzo ti viene voglia di premere le cuffie agli orecchi,dove vuoi la musica fino in fondo al corpo,stesso vale per ''Bitch''.Un Richards che mi fa impazzì.

Il classico discone classicone,nel senso che se vivi per il rock questa è una bistecca da gustare boccone dopo boccone senza lasciare niente nel piatto.Accostare la portata in questione ad altre tipo ''Beggars Banquet'' , ''Let it Bleed'' ed ''Exile on Main st'' e siamo apposto per molti decenni per quanto riguarda l'ascoltare ottima musica rock.

Con ''Sticky fingers'' questi tossiconi dei sassi rotolanti hanno cucinato dieci canzoni belle drogate e blues,ascoltarle da mezzi sbronzi è uno dei piaceri della vita.

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