I mitici anni ottanta sono stati da poco archiviati, c'è già smania di nuovo millennio, la borsa è ai massimi e gli yuppie sorseggiano Martini agitato. All'ombra dello Space Needle, tuttavia, c è ancora chi lancia segnali di aiuto, urlando a squarciagola e facendo dello stoppato un marchio di fabbrica. Gli fa subito eco la città di Al Capone, tuttavia con tutto un altro stile. Inconfondibile.

Dopo l'ottimo disco d'esordio, dal sottoscritto ahimè completamente ignorato, la band capitanata da mr. Billy sforna il disco che, senza dubbio alcuno, ha cambiato la mia idea della musica. Non si torna più indietro. In effetti forse lo sono sempre stato, o così mi piace credere. Rock'n'roll. 

Batteria, poi chitarra, basso ed infine voce. E che voce, nasale, ma non troppo, ed arrabbiata al punto giusto. Col rock del cherubino hai già capito tutto, subito. Ci sanno fare, altrochè se ci sanno fare. Ma è già ora di fare silenzio, e mai titolo fu meno azzeccato. Questo pezzo, l'unico di spiccata contaminazione grunge, l'ho sempre goduto di gusto. Arriva il singolone, melodico e malinconico, che quante volte avrà rifocillato gli umori turbati di un'adolescente in crisi a nessuno è dato sapere. Lo spettacolo deve continuare, e con Hummer e Rocket le zucche non calano di un tono. Possibile che ci siano solo pezzacci? Ed infatti arriva una delle ballate rock più riuscite di sempre, da brano finale di compilation. Complimenti, ragazzi. Ora il ritmo è calato, ce ne siamo accorti tutti Ci hanno già abituati a precisi cambi di direzione, studiati al dettaglio. Tutto ad un tratto il rude risveglio, il cielo si copre, un muro di suono, avanza e spacca ogni cosa. Ma ecco che torna la quiete, la mayonese copre i sapori, dicono. Qui, invece, li esalta. Alzi la mano chi non è daccordo! Il ragazzo dallo spazio non mi ha mai catturato, ma che volete farci, son gusti..siamo quasi al giro di boa, serve una virata secca. Ed è così, da lasciare senza respiro, nove minuti di apnea. Per me l'opera poteva dirsi completa, forse sto bestemmiando, o forse no.

Da quel lontano novantatre ne è passata di acqua sotto i ponti, ma io il fiume l'ho risalito. Mentre si correva verso il futuro, io andavo indietro. Ed iniziavo a capire. Grazie Zucche, in qualche modo bisogna pur cominciare, e con voi l'ho fatto nel migliore possibile.

(This take, don't give a fuck)

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