Sono rimasto piacevolmente sorpreso scoprendo che il nuovo album dei Thrice invece che uscire il 20 settembre è uscito ieri. Ero in trepidante attesa e non sapevo proprio cosa aspettarmi, ebbene questo è un nuovo cambio di stile. Ascolti "Minor/Major" e il commento è inevitabile "Cazzo, i Thrice ci sono riusciti ancora!".

Giunti ormai al loro ottavo album , si rivelano ancora capaci di sorprendere dopo 11 anni in continua evoluzione con innumerevoli sperimentazioni e cambiamenti nel sound che non hanno impedito loro di non sbagliarne nemmeno uno. Major/Minor si distacca dalle origini Post-Hardcore della band per ripescare  elementi del Grunge underground degli anni 90' e unirli alla sperimentazione tipica del quartetto californiano.

Questo tuffo nel passato si può notare già dalla prima traccia "Yellow Belly" che riporta alla mente la Seattle che fu aggiungendoci però anche un tocco  di questo 2011 (rigorosamente visto da loro). Melodie calde e rassicuranti si uniscono a riff sporchi e atmosfere tese e cupe come nel caso di "Promises". Ma troviamo anche pezzi melodici dove la splendida voce di Dustin Kensrue la fa da padrona anche quando si alza il ritmo, è il caso di "Words in The Water" , "Call It The Air" e "Anthology"(di cui esiste anche una versione acustica,parecchio riuscita a mio parere).

Altri pezzi come "Blinded", "Catarcts" e "Blur"  più movimentati e orientati alla vecchia scuola soddisferano molto probabilmente gli amanti del Grunge che non si vogliono rassegnare a considerare Nickelback e Staind gli eredi di Nirvana e Soundgarden. "Treading Paper" si distingue per essere una delle canzoni più atmosferiche del disco creando un equilibrio perfetto tra calma e tensione, antico e moderno , voce e parte strumentale. "Listen Through Me" invece, aggiunge le tastiere a una linea di basso molto marcata e riff dal sapore garage con Kensrue che ancora sfoggia fieramente la sua voce. La pacata "Disarmed" infine, chiude uno dei migliori album del 2011.

 I Thrice sono stati sicuramente uno dei gruppi migliori degli anni dieci ma con questo disco entrano di diritto anche nella storia del decennio appena cominciato.

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