Uno
Due
Tre.
Tre colpi di bacchette e...

"Is it getting better?
Or do you feel the same?
Will it make it easier on you now?
You got someone to blame."


Inizia la magia.
"One" è una canzone speciale, una vera. Il chitarrone sporco accompagna la voce malinconica di Bono che canta un amore, una vita. Basso e batteria si sostengono e creano un ritmo semplice ma essenziale, quello dei battiti del cuore.
Ma non si tratta affatto di una canzone d'amore, proprio no.
"One" non è quel genere di canzone, parla di divisione, separazione, scontro, conflitto.
È la canzone che ha salvato il gruppo, quando ai primi dei 90s si trovava in profonda crisi creativa. Un giorno però durante le sessioni di registrazione dell'album "Achtung Baby" arrivò improvvisamente dal cielo un bridge geniale, come un dono di dio. Lo stesso per il testo, uno dei migliori di tutta la storia della musica.
Quest'ultimo non si riferisce solo alla separazione tra Edge e la moglie, anzi inizialmente Bono lo scrisse pensando alle divergenze tra i componenti del gruppo che volevano prendere strade diverse.

"We're one, but we're not the same
We get to
Carry each other
Carry each other
One"


In ogni caso il testo non è esplicito e il bello è che non c'è una precisa e determinata interpretazione, per questo ognuno di noi può ritrovarsi in esso.
Ha infatti una miriade di significati, può riferirsi alla guerra fredda e alla caduta del muro di Berlino (avvenuta recentemente alle registrazioni dell'album);
Potrebbe anche essere una dedica al padre di Bono, come potrebbe trattare la storia di "One", un figlio gay che confessa al padre di avere l'HIV.

In ogni caso il testo e la musica toccano nel profondo ognuno di noi, che cantiamo questo leggendario inno a cuore aperto. One...

"One love
One blood
One life
You got to do what you should
One life
With each other
Sisters
Brothers
One life
But we're not the same
We get to
Carry each other
Carry each other"

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