"Zooropa" ci pone davanti all'annoso (e noioso) dibattito: può una produzione perfetta e innovativa trasformare brani discreti in capolavori? La risposta è un enfatico no.

Non serve l'orecchio di Mozart per capire che "Zooropa" è una serie di canzoni di un'idea travestite di elegante elettronica. Ma quando gli U2 fanno canzonette (cioè brani fondati sulla linea di canto e senza vera creatività musicale), non sono i REM, perché Bono, pur essendo un cantante migliore, non ha l'impatto emozionale di Stipe, la cui voce profonda penetra nel cuore dell'ascoltatore e lo fa tremare (proprio come Ferruccio Amendola era capace di fare con il suo doppiaggio, pur avendo una voce molto meno bella di tanti altri doppiatori).

Dunque "Stay" e "The First Time", i due brani migliori, sono eccellenti canzonette, ma non sono né "Drive", né "Everybody Hurts" (per citare due pezzi dello stesso genere: "musica di un'idea come semplice sottofondo al cantato").

Gli U2 comunque sanno ancora stupirci con un numero da manuale come "Lemon" (tirato per le lunghe, oltre 6 minuti,  per aumentare il minutaggio), con Bono che canta alla Prince un testo dedicato alla madre. Triste, ma con un verso che apre all'ottimismo: "Midnight is when the day begins". 

La title-track, "Dirty Day", "Numb" (un geniale semi-rap che parla degli effetti della troppa televisione) e "The Wanderer" sono canzoni riuscite, benché deturpate dall'irritante elettronica. Qui svettano come pezzoni, ma sarebbero riempitivi in qualunque loro album degli anni 80 - ad eccezione di "Rattle & Hum", di cui "Zooropa" è degno seguito, nel genere "album furbetti". 

Che "Zooropa" sia furbetto ce lo dice Bill Flanagan nel suo libro: "U2 fino alla fine del mondo". Nel 1993, gli U2 erano in scadenza di contratto e allora, invece di pubblicare il live dello "Zoo Tour 92/93", decisero di pubblicare un EP di inediti, per avere la possibilità di chiedere di più al momento della rinegoziazione.
Questo EP si trasformò magicamente in un LP. Le canzoni che furono scritte in fretta e furia per riempire il disco le lasciamo all'anonimato. Stendiamo un velo anche su tutta la faccenda ...

Sufficienza meritata per la produzione e per la decenza delle canzoni. Gli U2 non facevano mai le fanfaronate di cui sono pieni i dischi dei REM.

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