Ennesimo disco, dell'ennesima band stoner dal suono underground/hipster. Le caratteristiche del disco sono tipiche di molte delle band appartenenti a questo filone: lunghezza spropositata (nel senso che si ripete la stessa cosa per minuti e minuti), riff ripetitivi e uguali, suono pesantissimo che assomiglia più ad un trapano che a qualcosa che possa definirsi solo lontanamente musica. Quindi che dire, disco altamente inascoltabile. Nel filone stoner/doom metal e heavy psych ci sono sicuremente dischi bellissimi e importanti ma non si può dire certamente la stessa cosa per questo disco e per tutti quelli che appartiengono a quel filone underground/hipster inaccessibile, ma si sa, per molti qui su debaser basta che una cosa sia underground e non arrivi in classifica da diventare automaticamente un capolavoro.

Elenco e tracce

01   Babel (00:00)

02   Warsheep (00:00)

03   Zodiac (00:00)

04   Fatum (00:00)

05   Prismaze (00:00)

06   Core (00:00)

07   Wombdemonium (00:00)

08   Psyrcle (00:00)

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Altre recensioni

Di  algol

 8 è un disco selvaggio e compatto, ciclico. Non ha inizio né fine, metafora della divina furia che imbriglia gli elementi e scandisce il perenne fluire cosmico del Tutto.

 Lasciate che il vostro sistema nervoso sovraeccitato ne trattenga il transito brutale, come foste attraversati da scie di particelle rilasciate dall’esplosione di una supernova.