Come festeggiare al meglio dieci anni di attività?! Semplice, con un disco che riesca a spazzare via in un solo colpo quanto fatto sinora. Gli Undersmokingdoors sono riusciti in questa ardua impresa, forti delle vibrazioni che solo una città come Torino può dare e di una maturità artistica ormai raggiunta. “The great inertia” è un bel disco di alternative rock moderno, che tra spunto da diverse correnti, quella più tradizionale di Nickelback e Stone Temple Pilots e quella crossover di Incubus, Deftones e Chevelle. Il risultato finale è un album intenso e ricco di belle canzoni, rese tali anche grazie al perfetto affiatamento tra i due cantanti e a una minuziosa ricerca in fatto di songwriting. L’impatto di ogni canzone è riconducibile a quanto fatto dai nomi noti sopra segnalati, prezioso in questo senso il contributo offerto alla causa da Andrea Fusini, produttore che negli anni ha saputo imporsi in ambito nazionale (e non) e che qui ha sprigionato ancor più la potenza di questo sestetto. La città della Mole come detto ha sicuramente dato molto in fatto di ispirazione, soprattutto in alcuni frangenti i Linea 77 sembrano essere il nome più sensibile alla causa degli Undersmokingdoors, specie quando il sound si fa più aspro. Citare un singolo episodio all’interno della tracklist è cosa ardua, ogni canzone gode infatti di luce propria risultando un potenziale singolo radiofonico. Un album riuscito e meritevole di attenzione questo “The great inertia”, produzione che potrebbe tracciare il percorso da seguire per il futuro alla band stessa.

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