Uriah Heep
Very 'eavy, Very 'umble
1970 Vertigo

Oggi ci tengo a fare una retrospettiva di una band leggendaria, gli Uriah Heep.
Non hanno certo bisogno di presentazioni, in quanto fanno parte della storia del rock / hard rock.
E pensare che con questo loro disco di esordio, all' epoca furono stroncati e vi fù un' affermazione
da parte di una giornalista, che scrisse che difficilmente avrebbero avuto successo.
Non si può tuttavia definirlo capolavoro, ma neanche bistrattarlo e io vorrei fare un' analisi giusta
senza pregiudizi.
Del resto una band come loro ha una discografia alle spalle lunghissima, che arriva ai giorni nostri.
Nel corso degli anni hanno sfornato vari capolavori, meritatamente riconosciuti un po' ovunque.
Ma vorrei addentrarmi in questo primo album storico della band, che parte con il brano Gypsy.
Pezzo ipnotico e ossessivo, strutturato su di un riff di chitarra minimale, il tutto completato
dall'organo di Ken Hensley, che lo rende epico.
Walking in your Shadow ha un suono più rock blues abbastanza standard, però l'ho trovato un buon
pezzo e mi piace come canta David Byron, una voce intensa e molto melodiosa.
Come Away Melinda è una ballad molto soft, che mette in risalto la stupenda voce di Byron.
Forse Lucy Blues è il brano meno convincente, si tratta di un tipico blues standard, senza grandi sorprese.
Arriviamo ad una grande traccia, Dreammare.
Grande pezzo rock incisivo, con una ritmica di chitarra trascinante, ottimi anche i cori.
Real Turned On e I'll Keep on Trying, proseguono con il discorso rock blues, brani comunque con
buon groove e qualche trovata niente male sui cori e sulle parti strumentali.
Wape Up è l'ultima canzone, che ho trovato interessante nella sua struttura quasi jazz.
Questo disco ha un suo fascino, quel suono anni 70 grezzo, imperfetto, ma dannatamente rock.
Mick Box alla chitarra sà il fatto suo, la sua peculiarità è l'equilibrio e Ken Hensley con le sue
tastiere colora il tutto.
La menzione d'onore và alla voce di David Byron, cantante a tratti operistico e comunque grande
performer.
Il mio è un buon giudizio su questo disco,anche se come ho scritto prima i loro capolavori arriveranno
qualche anno più tardi.

recensione di Angelowar6

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