Van Morrison si muove sulla scena musicale da più di 40 anni, con una qualità ed un'ansia di cambiamento che pochissimi possono vantare. La sua musica affonda le radici nel Blues, nel Jazz, e soprattutto nel Rhythm and Blues.

Da sempre restio a concedere interviste, ragionevolmente, ha sempre lasciato intendere alla sua musica (più che altro a quella dal vivo) quello che aveva da dire. Questo piccolo irlandese trapiantato oltreoceano, innamorato del Rhythm and Blues, ha rappresentato questo sound (Al pari) dei migliori cantanti neri, perché il ritmo, il feeling, è una peculiarità che non ha colore, e Van, l'ha nel DNA. Per molti il primo impatto con Morrison, è stato nel film di Scorsese "L'ultimo Valzer" mentre, totalmente rapito, quasi pervaso da una tensione mistica, durante le sequenze di "Caravan" ci da dentro impetuosamente, dando il tempo al suo gruppo, lascia che la musica scorra, scorra, ricca di fiati e di cori. Van, l'ha nell'animo lo swing, e si capisce, quando estasiato mormora decine di volte, dum dum diddy da da, yeah yeah yeah yeah. Personalmente credo che anche nel disco più celebrato "Astral Weeks" alcune composizioni siano Rhythm and Blues. Basta ascoltare "Sweet Thing" dove è riuscito a conciliare il jazz, ad un arrangiamento minimalista e ritmato... un sound personalissimo, godibile, tutto suo, incantevole! Allo stesso modo, penso che con Bob Dylan, Morrison sia uno dei più importanti cantautori di sempre, gli altri metteteli a vostro piacimento. Oggi, questo gli è riconosciuto da quasi tutta la critica, nonostante non abbia mai raggiunto un vero successo da classifica né da noi, e neanche negli Stati Uniti. (A parte Brown Eyed Girl)

"Into The Music" del '79 è un disco all'insegna di un suono bello, che possiede la profondità dei giorni migliori, quasi al pari dal suo capolavoro "Moondance" "Bright Side Of The Road" "Full Forse Game" "Stepping Out Queen" "You Make Me Feel So Free" "Rolling Hills"... e ancora. Tutte da ascoltare.

Carico i commenti... con calma