Gruppo tedesco di progressive metal formatosi a Kaiserslautern. Line-up stabile con Andy Kuntz (voce), Stephan Lill (chitarra), Günter Werno (tastiere), Torsten Reichert (basso) e Andreas Lill (batteria). Conosciuti per album concettuali e tracce di lunga durata.

La band è nota per concept album e per un approccio classico al progressive metal; nelle recensioni su DeBaser ricorrono commenti su maturità compositiva, lunghezze delle tracce e cambi di tastierista (citato Alessandro Del Vecchio nel 2024).

I testi recensiti descrivono i Vanden Plas come una band tedesca di progressive metal coerente nel proprio stile, con lavori spesso lunghi e concettuali. I punti di forza ricorrenti sono maturità compositiva, melodia e produzione; le critiche principali riguardano prolissità e qualche calo d'ispirazione. L'undicesimo album viene visto come un ritorno di forma parziale.

Per: fan del progressive metal, ascoltatori di rock sinfonico e prog

 

è ancora una volta un disco prog-metal tradizionale senza picchi evolutivi; però ha qualcosa da dire, sì, ha quel qualcosa di magico che in qualche modo cattura l'attenzione, coinvolge l'ascoltatore e lo tiene incollato alle cuffie per molto tempo.

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Questo lavoro non è una goccia nell'oceano, è un diamante tra le ametiste.

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I gruppi tedeschi veramente originali sono ben altri... questi qui sono del tutto derivativi, ma molto intensi e bravi; più bravi dei loro maestri, quanto meno dal punto di vista del senso della misura e del buon gusto.

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