Ecco che ritorno a parlare di uno dei miei cantanti italiani preferiti, ovvero Vasco Rossi. Nelle due recensioni precedenti ho espresso un giudizio positivo a due album che ritengo due dei migliori della sua lunga carriera, ma ora io inizierò a fare esattamente l'opposto. Nel 2004 esce questo "Buoni O Cattivi", uno dei peggiori album in assoluto del cantante. Lontano dai suoi anni d'oro quando urlava "i bambini dell'asilo stanno facendo casino", "fegato fegato spappolatoooo" anche "quel tale che scrive sul giornale...", il Vasco di oggi ha perso tutta la sua originalità e le belle idee dei primi lavori, diventando così monotono, noioso e vuoto.

Ormai non ci si aspetta più niente di eccezionale dal Vasco nei suoi album, a differenza comunque dei concerti dove si dimostra un grande mostro da palco in grado di tenere il pubblico in pugno fino alla fine della esibizione; poi però da quando ho scoperto che il Blasco realizza video su Youtube dove parla delle sue sigarette elettroniche e si mette a cantare le sue canzoni in macchina be'....si intuisce che il Vasco di oggi sia diventato un personaggio ridicolo.

"Buoni O Cattivi" è la canzone che apre questo album e, come è successo con "By The Way" (una mia vecchia recensione dei RHCP), è una di quelle canzoni che, dal loro impatto, fanno credere di aprire un capolavoro, cosa che invece non accade. E' una buona canzone da stadio, molto carino il riff iniziale di chitarre e buono sia il testo che l'energia: una canzone riuscita comunque. 5/5 "Come Stai", con un testo assolutamente senza senso se non per buttare giù qualche inutile rima baciata, e inoltre è una delle canzoni più commerciali del Vasco, tanto che è apparsa perfino in uno spot pubblicitario. L'unica parte abbastanza buona è il solo finale. 2,5/5 "Anymore", con un sound che vuole somigliare a tutti i costi a un pezzo hard rock, ma il ritornello è monotono e dopo solo due strofe annoia, anche se nonostante tutto il testo non è da buttare via. 3/5 "Hai Mai": testo molto buono, ma la musica è terribile, soprattutto il ritornello. 2/5

"Non Basta Niente" è la più dark dell'album, tuttavia una delle più riuscite e sottovalutate, anche se non basta a salvare l'album. 4/5 "Dimenticarsi", è la canzone che più si avvicina al Vasco dei vecchi album. Buono sì, ma il testo stavolta lascia un po' a desiderare, come la musica. 3/5 "Da Sola Con Te", priva di qualsiasi originalità, copia e incolla da altri suoi brani vecchi, che non aggiunge nulla. Ma Vasco può farlo no? Certo che sì. 1,5/5 "Cosa Vuoi Da Me", con un riff ispirato, o meglio plagiato, da "Pretty Fly" dei The Offspring, famosa band punk californiana. Testo ridicolo, ritornello da canzonetta da scuola elementare, insieme a "Gioca Con Me" dell'album "Il Mondo Che Vorrei". 2/5 "E...": se già con "Gabri" Vasco ha mostrato di essere bravo con le ballate romantiche, stavolta è riuscito a superarsi. La traccia è una delle migliori dell'album, e nel suo genere è piacevole e bella.

5/5 "Senorita": la peggiore dell'album, una fastidiosa e insopportabile tortura per le orecchie, a cominciare dal ritornello....odiooosooo! 0,1/5 "Rock'n'Roll Show": classica canzone "hard rock" di Vasco che mette un po' di energia e allegria all'album. Carina certo, soprattutto dal vivo. 3/5 "Un Senso": è si chiude con il pezzo più amato dai fans del Vasco del 2000. Nonostante la musica sia bella (a parte forse l'inizio che ricorda "E...", solo con l'accordo che invece del Mi minore si apre in Sol maggiore) il testo non è proprio da antologia, a parte forse il ritornello. Per il resto è una canzone riuscita. 4/5

Questo album è comunque una delusione: pochissime canzoni si salvano, altre non aggiungono nulla, altre sono carine ma dal Vasco ci si aspetterebbe di più.

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