Qui oggi ci si apre, si ammette tutto, ci si libera un po'.

Si, sono io quello che ha iniziato innocentemente ad amare la musica grazie a lui.

Si, sono io uno di quelli che ne ha visti 7 di concerti negli stadi.

Si sono io uno di quei testardi che credeva che oltre lui non esistesse nient'altro.

Si sono io uno di quelli convinti che Vasco fosse un poeta.

E sono sempre io... Deluso... Che ha definitivamente compreso, quanto egli sia poco diverso da un commerciante di articoli sportivi zaffo e taccagno.

Mi vien da ridere solamente leggendo il titolo, di quest'album: Vasco tracks 2 inediti e rarità.

Ma dico, che bisogno c'era? 3 inediti mostruosi, di cui uno è la cugina di Creep dei Radiohead, le altre due sono sgorbi neri che scimmiottano un po' il passato anni '80 in chiave elettronica (e vai col risparmio) forse neanche si è perso il tempo di suonare qualche strumento... Forse è stato usato Guitar Pro new edition, per non parlare dei testi che contengono la stessa originalità dei "pensierini" per casa che la maestra Delia mi lasciava in prima elementare.

E dire che mi piaceva...e anche tanto, sinceramente se penso a "Fegato fegato spappolato" e "Alibi" un po' di tristezza la percepisco. In fondo quel Vasco che ormai è definitivamente morto, rivive solo attraverso qualche vecchia canzone.

Adesso che schifo, si parla di rarità estrapolando brani da vecchi album o dvd già editi o circolanti in rete da tempo. Forse l'unico brano decente è "Amico Fragile" di Faber interpretata a mio avviso benissimo, perché parliamoci chiaro, la sua voce continua a piacermi anzi la preferisco oggi che ieri.

Inoltre brani come "Io perderò" o "Le cose che non dici" le considero le uniche cose positive del Vasco morto.

"Un ragazzo di strada" dei corvi come cacchio può essere definita "rarità" se l'ha eseguita l'altro ieri al primo Maggio.

Anche "Il tempo di morire" di Battisti si lascia ascoltare bene, sembra cadere a pennello per le sue corde... Però che fantasia... Che sfracellamento di cugghiuna sempre cu sta motocicletta 10hp... Non se ne può più.

Insomma un'insalatona mista di inediti sgorbi neri e rarità conosciutissime sotto Natale.

Tra l'altro seguendo qualche sua intervista mi sono reso conto di un forte istinto all'autocelebrazione in stile Berlusca, del tipo "Sinceramente non capisco come son riuscito a scrivere dei testi tanto belli, si vede che sono proprio un genio... Sono il Mozart del 900".

Ma adesso basta, è arrivato il momento di non lasciarsi più prendere per il culo... Mio caro Vasco, in casa Clako il gioco è finito.

"Sono dalla parte di Spessotto" Addio...

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