Non sono solo importanti le cose che accadono, ma anche, e forse sopratutto, l'ordine in cui esse accadono.
Faccio un esempio: "Mi innamoro, dopo di che mi sposo"
Fantastico, vero?
Ben diverso da: "Mi sposo, dopo di che mi innamoro"...
Lo stesso accade per i brani di un album.
Se il tuo lettore mp3, ordinando i tredici brani dell'ultimo album dei Verdena, mette, chissa' per quale motivo, un brano come "Vivere di conseguenza", dopo un brano come ""Puzzle", e' una cosa.
Se il tuo lettore CD lo mette, come stabilito dagli autori, dopo un brano come "Derek" e' tutta un'altra cosa.
La differenza e' che nel secondo caso, almeno per me, molto leopardianamente, dopo un pezzo tiratissimo e difficile che ti tira il sistema nervoso agli estremi facendo godere come matti la parte piu' stressata e schizzofrenica di te, il secondo pezzo arriva come un sollievo, come una folgorazione melodica che ti porta in un altro mondo ed in un'altro tempo, come su una "Macchina del tempo" (citazione necessaria), in cui si sta molto ma molto bene.
L'unico termine di paragone che mi viene in mente ora e' certe coppie di brani di "Mellon Collie and the Infinite Sadness" degli Smashing Pumpkins, chesso', la coppia "Love"-"Cupid de Locke".
Solo che "Vivere di conseguenza" non la ha scritta Billy Corgan, ma ... Lucio Battisti, ai tempi di "Anima latina", al tempo in cui avevo appena imparato ad andare in bicicletta senza rotelle.
Forse per questo mi e' venuta in mente la sensazione dei primi istanti in cui correvo in bicicletta senza rotelle, quando ho ascoltato "Vivere di conseguenza", dopo "Derek".
Ecco si, questo posso dire:
Questo album contiene tantissimo mellotron, che io in quanto progster, adoro.
Rispetto a Wow diciamo che e' una "involuzione evolutiva".
Posso dire che le canzoni vanno ascoltate tutte e sopratutto nell'ordine giusto (prima di giudicare).
Elenco tracce e samples
Carico i commenti... con calma
Altre recensioni
Di Loconweed
L’unica band capace di creare hype in Italia.
È prima di tutto un disco di canzoni che difficilmente lasciano indifferenti.
Di genre
I Verdena non accelerano mai, spingono un suono lento e logorante, a tratti positivamente estenuante.
Endkadenz significa e giustifica Wow, nella sua frammentaria sperimentazione e nelle sue 26 tracce.
Di Allegretti
Il live comincia a entrare nel vivo quando è il turno della splendida "Starless", sempre attuale con il suo riff in 5/4 e la sua psichedelia nella parte centrale.
Dal vivo i tre (quattro, data l'aggiunta di un nuovo turnista per questo tour) non deludono mai grazie alla loro energia e all'impatto sonoro dei loro pezzi: provare per credere!