Kory Clarke è un gran bastardo, figlio della Detroit fumosa ed industriale di quegli anni; è cresciuto nella grigia realtà urbana di questa metropoli. Si è temprato ed ha formato qui il suo carattere scontroso; un personaggio difficile da gestire che è riuscito a plasmare un'entità musicale tremenda: i Warrior Soul (un nome, un programma!).

Per che vi scrive uno dei gruppi migliori di tutti gli anni novanta; ed anche uno dei più sottovalutati, troppo presto messi in disparte a causa dell'assoluta ingestibilità del loro leader Kory. E nel 2016 sono ancora in tour per l'Europa: da pochi giorni hanno concluso un veloce passaggio sul suolo italico in piccoli club. Dovevo vederli ad una manciata di chilometri da casa; ma un grave imprevisto me lo ha impedito.

Ma veniamo al disco che è meglio; il loro terzo in ordine temporale, il loro migliore.

Uscito nel 1992 in piena epopea Grunge; ma loro se ne sbattono altamente di seguire le mode musicali imperanti del periodo. Scelgono di proseguire sulla strada già intrapresa nei due album precedenti, sparando a zero sul governo a stelle e strisce e sul partito repubblicano; si mettono in cattive acque e ne pagheranno le conseguenze.

Un lavoro Hard and Heavy di smisurato ed abrasivo impatto; una sorta di incrocio tra i Soundgarden ed i Jane's Addiction. Con una dirompente carica trasgressiva che non ha limiti: Kory, John, Mark e Pete sono Punk nell'animo, nelle viscere. Delle bestie assatanate che schiumano rabbia in ogni secondo delle dodice canzoni del disco; per una durata vicino all'ora piena.

L'album si apre con "Love Destruction" la sorella gemella di "Rusty Cage" del già citato Giardino Sonoro; seguono "Punk And Belligerent" e "Ass-Kickin" che sono due mazzate sui denti, suonate con una cattiveria ed una fisicità stordenti (non a caso sono registrate una di seguito all'altra proprio per creare un muro sonoro che impressiona e sconvolge).

E quando rallentano il passo, come in "Shine Like It" e soprattutto nella lunga "The Golden Shore", entrano in territori Acid-Psichedelici di iridescente bellezza; due brani dal sapore etereo, mistico, sciamanico. Con la voce del leader che ricorda molto da vicino quella di Perry Farrell.

Il disco della maturità, con dei suoni ed una produzione che rasentano l'eccellenza assoluta. Immensi Warrior Soul.

 

 

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