"Pochi artisti sono abbastanza fortunati da creare un lavoro che trascende il suo tempo".
Penso che nessuna frase descriva "Close To The Edge" meglio di questa, presa dal booklet del cd.
Appena inserito il disco nel lettore e premuto il tasto play, si entra infatti in un altro mondo.

La title track e' introdotta da un magico cinguettio di uccelli, in un climax ascendente, al termine del quale gli Yes irrompono con maestria grazie alla batteria (piu' precisa di un orologio svizzero) di Bill Bruford e alla chitarra suonata divinamente da Steve Howe. Prima di arrivare al termine di The Solid Time Of Change, la prima delle quattro parti della canzone, gli Yes ci regalano un incredibile e schizofrenico assolo di chitarra accompagnato dalla batteria di Bill, interrotto piu' volte da un coro, classico degli Yes.
Segue Total Mass Retain, un pezzo dove la straordinaria voce di Jon Anderson si fa notare, e insieme alla chitarra di Steve crea un pezzo favoloso ed energetico, che si trasforma in I Get Up I Get Down. Questa parte del brano, dove la voce di Jon e l' organo di Rick Wakeman la fanno da padroni, sembra quasi una pausa riflessiva che porta poi la canzone a trasformarsi e a riprendere le sembianze musicali iniziali con Seasons Of Man, la quale finisce ovviamente con gli stessi cinguettii che introducono la canzone 18 minuti prima, i quali, credetemi, passano molto velocemente.
La seconda track e' And You And I, una maestosa e coinvolgente canzone da 10 minuti, in cui le corde vocali di Jon Anderson danno il meglio di sé. Nel corso dei 10 minuti gli Yes ci regalano continue "esplosioni" di vitalita' e grandiosita'.
Sarebbe difficile descrivere il terzo ed ultimo brano con aggettivi diversi da quelli usati in precedenza.
Siberian Khatru e' semplicemente irresistibile, la tecnica degli Yes superba e il ritmo trascinante.
L' ultimo pezzo della canzone e' una specie di "versione veloce" del motivo suonato in precedenza, eseguita come solo gli Yes sanno fare.

L' unica critica che si puo' fare all' album e' la ridotta presenza delle tastiere di Rick Wakeman.
Per concludere, Close To The Edge e' sicuramente uno dei migliori (se non il migliore) tra dischi degli Yes, che ogni amante del progressive dovrebbe avere.

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