Gli Yes sono una delle band simbolo del progressive britannico, fondati nel 1968 a Londra da Jon Anderson e Chris Squire. Famosi per suite epiche, una quantità industriale di cambi di formazione e per le copertine visionarie di Roger Dean, hanno scritto la storia con dischi come 'Close To The Edge', 'Fragile', 'Relayer' e (volendo litigare) anche per il periodo pop.

Formazione storica: Jon Anderson (voce), Chris Squire (basso), Steve Howe (chitarra), Rick Wakeman (tastiere), Bill Bruford poi Alan White (batteria). Copertine di Roger Dean. Dischi fondamentali anni '70, svolte pop anni '80, innumerevoli reunion e tour. Hanno influenzato generazioni di musicisti e ascoltatori nel rock progressivo mondiale.

Gli Yes sono tra i giganti assoluti del progressive rock, autori di classici e suite monumentali celebrati (e talvolta demoliti) dalla critica. Tra picchi creativi come 'Close to the Edge', 'Fragile', 'Relayer', eterne dispute tra fan, cambi di formazione, live mastodontici e derive pop anni Ottanta, la loro storia fa impazzire e dividere generazioni di ascoltatori.

Per: Appassionati di rock progressivo, ascoltatori di musica anni Settanta e Ottanta, fan della tecnica strumentale, collezionisti di vinili, curiosi della storia del rock, nostalgici, prog-heads di ogni età.

 “Oramai gli Yes sono consacrati a leggenda…di questo si tratta. E di magica leggenda è intrisa ogni nota di questo Yessongs, che come un diadema tempestato di gemme e perle preziose, suggella la trilogia d’oro degli Yes.”

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 “Perfettamente bilanciato tra intellettualismi progressive ed entusiasmo rock, offre grandi esecuzioni, e trascinanti (le improvvisazioni di ‘Yours Is No Disgrace’, il finale emozionante di ‘Starship Trooper’), composizioni meravigliose e sfoggio estatico di competenza e virtuosismo strumentale, ed un packaging prezioso e ricercato...”

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 “‘Close to the edge’, ‘vicini al margine’. Effettivamente con questo disco, gli Yes superano proprio il margine della loro creazione artistica dando alla luce uno dei grandi monumenti della storia del rock progressive.”

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