Gli AlunaGeorge sono una delle migliori rivelazioni dell'ultimo anno nonché probabilmente gli eredi di un territorio pop mainstream turbolento e borderline. Scoperti casualmente durante una noiosa giornata primaverile nelle vesti di tirocinante universitario, Aluna Francis e George Reid catalizzarono immediatamente la mia attenzione con il brano e la clip di Your Drums, Your Love, flebile e appetitosa composizione in procinto di varcare il fragile confine fra il clan synthpop e la famiglia chill-out; neanche a dirlo la digressione che ne seguì mi fece scoprire piccole perle su pentagramma quali You Know You Like It e soprattutto l'estratto più recente e di maggior successo, Attracting Flies, grazioso gioiellino di fattura old school house e funky-garage, personificazione vivente (e soprattutto sonora) del raffinato contesto elettronico inglese, totalmente avulso dai dirty beat d'oltreoceano ma anche dal classico europop che sembra sempre più confinato nell'area scandinava. L'esordio degli AlunaGeorge coincide peraltro quasi perfettamente con il debutto dei duo Disclosure, altro importante capitolo della rinascita elettronica prettamente anglofona, ed è proprio la joint venture nel brano White Noise (inclusa nel debutto dei Disclosure, Settle, che consiglio caldamente di ascoltare) che ha permesso alla Francis e a Reid di scalare per la prima volta la top ten di Sua Maestà.

La saturazione degli AlunaGeorge non poteva che avvenire con un intero set di pop semi avanguardista qual è Body Music. Ricco, pepato, caloroso e un pizzico malinconico, Body Music racconta quello che dovrebbe essere il nuovo corso degli onesti performer da classifica, ovvero il magico connubio fra l'ineccepibile rimando futuristico dell'elettronica (quella "fatta bene", confezionata con la bravura di un Pellegrino Artusi nello studio di registrazione, senza la confusione dei dj set), l'edulcorato romanticismo dell'R&B e le bollicine spumeggianti create dal chill-out. Un matrimonio di per sé già poco propenso a divorziare che suggella l'inscindibilità eterna con l'aggiunta della tradizione garage-urban made in "God Save The Queen". Insomma, quella che si propone come "musica per il corpo" assume le sembianze di juke box per il relax e la pace dei sensi, magari raggiunte in un'intima spiaggetta, al tramonto e con un bel calice fruttato su un vassoio d'argento.

L'album si apre con Outlines e subito veniamo inondati da una brezza synth-ambient alla James Blake prima di assaporare il gioco di bleep chill out di Reid in You Know You Like It. Al terzo capitolo della saga, il singolo Attracting Flies, il duo propone un inconsueto incontro ravvicinato con un funkeggiante ritmo house garage che si chiude immediatamente in un flusso malinconico-retrò dettato da Your Drums, Your Love, sorta di revival dei Morcheeba dell'età aurea. La dialettica fra tracce relax-oriented e beat meno rilassati prosegue schierando tesoretti elettropop del calibro di Superstar, Just a Touch (al limite dell'armonia R&B-Synth) e Bad Idea contro le espressioni soft simil Jamie Woon in Kaleidoscope Love, il miglior pezzo pop ambient, Body Music e Friend To Lovers. Da menzionare anche il mix chill out-funky Lost and Found e la briosa confusione di synth per Diver.

Musica per il corpo, per il karma, per la spiritualità interiore.... oppure semplice ma succulento pop da consumare a piccole e intense forchettate in una fresca giornata assolata? Body Music è probabilmente il perfetto disco estivo, elettronico ma non estremamente danzereccio, rilassante eppure non melenso o soporifero. Consigliato sia ai fortunelli della bella stagione interamente trascorsa in mezzo alle onde ma anche a quelli che si accontenteranno di allestire una loro spiaggia nel giardino di casa: the summer is magic for everyone.

AlunaGeorge, Body Music

Outlines - You Know You Like It - Attracting Flies - Your Drums, Your Love - Kaleidoscope Love - Bad Idea - Diver - Lost and Found - Best Be Believing - Superstar - Just a Touch - Body Music - Friends to Lovers - This Is How We Do It

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