Germania anno zero. In quel di Monaco di Baviera nasce la comune politicizzata degli Amon Düül. Siamo in un periodo di grande contestazione in Europa e anche in Germania la protesta attechisce. Una parte di essa sfocerà nel terrorismo della banda Baader-Meinhof (e la comune verrà presa da esempio anche dalle ali più anarchiche ed estremiste). Ma le menti più illuminate teutoniche canalizzeranno le proprie energie in quel fenomeno musicale conosciuto come Krautrock. Come è noto saranno gli Amon Düül II ad assurgere alle gloria e alle cronache musicali in virtù di capolavori come Phallus Dei e “Yeti, caratterizzati da un impasto luciferino, psichedelico ed avanguardistico di grande originalità. Gli Amon Düül si costruiranno invece una fama sotterranea grazie al disco “Psychedelic Underground” (frutto di una lunga session che genererà anche “Disaster” e "Collapsing”). Qualcuno e, nello specifico cito i Nurse With Wound di Steven Stapleton, considerano questo lavoro come un capolavoro e una primaria fonte di ispirazione. Dico subito che ritengo questo album oggi come oggi ai limiti dell’ascoltabile (nonostante venga magnificato anche dal buon Julian Cope in “Krautrocksampler”). Sembra di ascoltare una cacofonia senza senso, il suono di qualcosa di folle che nasce nella Foresta Nera ma, esteticamente parlando, siamo su livelli veramente primitivi. Discorso diverso invece per “Paradieswärts Düül”. E qui concordo con il giudizio di Saint Julian su questo disco. Cope scrive testualmente “se vi piace l’oscurità lamentosa dell’epica “Sandoz In The Rain” degli Amon Düül II di “Yeti”, sono sicuro che anche questo album vi piacerà”. E in effetti ho sempre adorato quel brano in coda a “Yeti”, un folk cosmico espanso, un chiaro omaggio ai paradisi artificiali della droga. Qui sembra di ascoltare quella musica in forma se possibile ancora più dilatata. Sul lato A la lunga “Love Is Peace” è un inno mantrico che celebra gli ideali psichedelici hippy purtroppo infrantisi nel lato oscuro rappresentato dalla Famiglia di Charles Manson. Grande musica che ti volare “Otto miglia in alto” come cantavano i Byrds ma senza la necessità di dover assumere necessariamente sostanze illecite. Sul lato B “Snow Yor Thirst And Sun Your Open Mouth” è ipnotica e acida al punto giusto mentre “Paramechanische Welt” si muove sempre nel solco di un trip folk psichedelico da fuori di testa. Niente da dire solo i tedeschi potevano raggiungere livelli così intensi. “Paradieswärts Düül” è un disco immenso che, a mio avviso, è sullo stesso livello delle cose migliori degli Amon Düül II.

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