Ho assoluto bisogno della vostra attenzione!

E’ da un pò di giorni oramai che questo dischetto mi fa dannare i padiglioni auricolari e solleticare le papille gustative, come se stessi assaggiando una pietanza veramente squisita e prelibata.. x qualcuno potrebbe essere di difficile digestione visto il contenuto del discherello ivi esposto, ma son sicuro che molti di voi capiranno la bontà della proposta musicale di questa band.. e magari (perché no?) si avvicineranno con fiducia all’ascolto..

Parlavo di padiglioni.. ecco, ultimamente i miei sono sempre tesi alla ricerca di qualcosa fuori dall’ordinario all’interno di un contesto sempre più angusto come lo è quello della musica pe(n)sante (si ‘ sta frase sa tanto di già sentito, ma in fondo non ci sta poi così malaccio)..

Gli Atrox sono una band norvegese con all’attivo svariati full-lenght, di cui questo “Orgasm” rimane fino ad ora l’ultimo e più recente capitolo, ciò che mi incuriosì molto quando venni a conoscenza del suddetto gruppo fù la denominazione che si davano in base al genere della loro proposta… “Schizo-metallers”.. originale, trovate? Beh, basta dirvi che l’originalità contenuta in questa definizione si ritrova perfettamente nella loro musica.. intanto la voce di Monika (la cantante.. vedo che siete loquaci) è davvero sensuale, dolce e nient’affatto lineare (d’altronde è una schizo-metaller!), quindi stante l’equazione pressoché incontestabile: gruppo metal + voce femminile = band gothic metal… vi posso assicurare che qui di tutto si può discutere riguardo a questo album, tranne che si tratti di palloso gothic metal! (e per fortuna, visto che di band che stanno dentro a questo filone, senza cercare di proporre qualcosa di nuovo o di personale ce ne stanno a vagonate).

Scusate mi sono un po’ perso.. comunque x inquadrare la band, vi basti sapere che ricordano in molte parti strumentali la complessità strutturale dei riff di “Destroy Erase Improve” nelle parti ritmiche, certe finezze prog e fusion dei migliori gruppi techno death d’annata e una voce che invece del growl, caratteristica dei succitati gruppi, risponde agli spigolosi contrappunti ritmici con melodie azzecate e piene di pathos altamente emotivo e dense di lirismo. Spesso e volentieri il tono del registro della cantante viene modificato e sapientemente modulato in base ai cambi pressoché repentini e funambolici che gli altri musicisti conferiscono al brano proposto, così che le sue corde vocali gli permettano di emettere allo stesso tempo urli e strepiti dall’elevazione tonale molto alta, in modo che anche le parti vocali abbiano un non so che di “Schizo” così come, paragonadoli addirittura ai Meshuggah, è naturale ritrovare nelle parti strumentali suonate dai musicisti.

I Titoli dell’album che più mi hanno impressionato per verve compositiva, per cura dei suoni e senso della melodia sono l’opener track “Methods Of Survivor” (grande merito alla sezione ritmica, davvero pe(n)sante, che spezza e ricompone il puzzle di riff thrash metal suonati a rotta di collo, come nella migliore tradizione Meshuggah), la più rilassata “Heartquake” (davvero stupenda per melodie e particolarità strumentali dai suoni cristallini e tendenti all’ azzurro pastello del mare), e i due pezzi a mio avviso migliori “This Vigil” e “Second Hand Traumas” che secondo me sono le vette musicali più alte raggiunte dagli Atrox in questo loro meraviglioso album, perfetta fusione tra tecnica strumentale ed elevata poesia vocale, mi verrebbe da dire.. resta da chiarire ad ogni modo se è la poesia che si mette a servizio della tecnica oppure il contrario, comunque poco importa! i risultati durante l’ascolto sono chiari e lampanti alle orecchie di tutti e non possono che conquistare ed ammaliare anche l’ascoltatore più smaliziato abituato a certi tipi di sonorità..

Grandi Atrox e grande la Code 666, ottima label nostrana che li ha messi sotto contratto, questa band mi sta davvero entusiasmando durante gli ascolti, e presto vedrò di recuperare anche il loro penultimo capitolo discografico “Terrestrial” che, da fonti attendibili, risulta essere un altro straordinario lavoro.. posso dire per finire, senza alcun dubbio, che questa è una band dalle enormi potenzialità e “Orgasm” un album che difficilmente riuscirete (ed avrete il coraggio) di togliere dalle casse del vostro stereo, a meno che in un disco ricerchiate costantemente brani dalla durata di tre/quattro minuti al massimo, con la classica formula trita e ritrita dello strofa-ritornello-strofa.. in questo caso mi dispiace tanto, ma qui non c’ è trippa per gatti…

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