Bela Lugosi era un leggendario attore ungherese diventato famosissimo per l'interpretazione del conte vampiro nel film "Dracula" del 1931. L'accento dovuto alla sua provenienza (la Transilvania una volta faceva parte dell'Ungheria), i suoi modi aristocratici, il suo sguardo magnetico e il suo sorriso naturalmente sardonico, lo rendevano perfetto per i ruoli da vampiro. Anche nella vita privata era un individuo singolare: viveva in una casa-castello, vestiva con i costumi di scena e dormiva in un letto-bara. Non è chiaro perché facesse tutto ciò, forse per autoimmedesimarsi meglio nel personaggio, o forse per folle autosuggestione, o semplicemente solo per farsi pubblicità, ad ogni modo sembra che al suo funerale nel 1956 giacesse sulla bara con il suo inseparabile mantello.
Sul caso di simbiosi persona/personaggio e sulla morte di questo bizzarro e misterioso attore, i Bauhaus da Northampton si ispirano per il loro primo eccellente singolo "Bela Lugosi's Dead".
Gli strumenti suonano tutti in maniera anticonvenzionale, tanto da sembrare post-rock ante litteram: il ticchettìo sconnesso e sinistro della batteria, il basso che suona le solite tre cupe note come se fosse un pianoforte, gli stridii, i riverberi, gli squarci, e gli effetti "sirena" delle chitarre, tendono ad evocare atmosfere inquiete e a ricordare i rumori di un vecchio film horror (il ticchettìo di un vecchio orologio a pendolo, gli scricchiolii dei gradini di una vecchia casa).
E poi la voce, quella lugubre di Peter Murphy, che si insinua con toni bassissimi e cupi dopo oltre due minuti di introduzione strumentale e finisce con drammatici e sorprendenti acuti che svelano una notevole estensione vocale. L'effetto eco praticato alla voce rende ancor più suggestiva una performance vocale davvero memorabile. Il b-side "Boys" è degno comprimario di questo singolo capolavoro, anche qui gli strumenti sono suonati in modo originale prestando attenzione quasi esclusivamente al lato ritmico, ma sono al servizio di una struttura con una forma canzone un po' più riconoscibile rispetto a "Bela Lugosi's Dead" che è invece una suite di ben nove minuti e mezzo.
Dopo questo maxi singolo datato 1979, i Bauhaus sforneranno quattro album di tutto rispetto prima dello scioglimento prematuro nel 1983 senza però mai più eguagliare il vertice creativo raggiunto con il loro brano d'esordio.
Elenco tracce testi e video
01 Bela Lugosi's Dead (09:36)
white on white translucent black capes
back on the rack
bela lugosi's dead
the bats have left the bell tower
the victims have been bled
red velvet lines the black box
bela lugosi's dead
bela lugosi's dead
undead undead undead
the virginal brides file past his tomb
strewn with time's dead flowers
bereft in deathly bloom
alone in a darkened room
the count
bela lugosi's dead
bela lugosi's dead
undead undead undead
(repeat "undead" x # of times and fade into echo)
oh bela
bela's undead
oh bela
bela's undead
bela's undead
oh bela
bela's undead
oh bela
undead
02 Boys (04:31)
We tried to fly
Is it so high
We don't think so
We don't think so
Are we looked at
Are we set back?
Can we fake him
Emulate him?
Time is breaking
Changing faking
Grind us up now
Not too hard now
Features so fine
Rouge and eyeline
Things I fancy
Just like Nancy Young
Fashions alter
Often falter
Crypso's out now
No more fights now
Make-up's taking
Lots of shaving
On my eyelash
Be sure it don't clash
Slim-line trousers
Facial powders
flooding my mind
Be sure there's no lines
Eye me up now
pamper me now
Please don't pass by
Or I shall cry out
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Altre recensioni
Di luludia
Era la voce di un dio, inutile girarci intorno…come quando chiudi e riapri gli occhi e le cose si stagliano improvvise.
Oh, Peter, il giorno che Bowie non è stato più un dio hai smesso di esserlo anche tu…