Tante sono le strade musicali che possono essere percorse in modo soddisfacente da un artista degno di questo nome. Progetti solisti e non, cambi di genere e dichiarazione di 'non colpevole' e 'involontaria' commercializzazione, come toccato al buon Chris Cornell o al più orientale nonchè 'alienoide' Daron Malakian (ex SOAD) con risultati più o meno di spessore. Questa esperienza definiamola "fai da te" è stata sposata anche dall'eccentrico Wes Borland che stanco delle schitarrate "Nu-Style" con cui incorniciava i dischi dei Limp Bizkit, ha preferito dedicarsi ad un progetto alternativo: Black Light Burns.
Dico da subito che i BLB hanno poco a che fare con il Nu-Metal e ancora meno con i L.Bizkit con cui i rapporti sembrano ormai chiusi e per quanto F.Durst possa dire, ora si dovrà accontentare di Terry Balsamo alla chitarra.


Lo stile a cui si può affiancare questo "Cruel Melody" è 'Industrial' misto ad 'Alternative Rock', con presenza di suoni New Wawe, insomma un quadro non semplice da descrivere in una recensione.
Al primo ascolto il fattore che più caratterizza il disco è la presenza di chitarre distorte e di testi introversi (I'm building a house of murderous intention) estratto dal primo e unico singolo "Lie" oppure (I thought I was above you I hate that I love you) da "Animal", nonchè il passaggio un pò insicuro in uno stile che spazia dal new wawe al grunge come in "Cruel Melody", con davvero tanto Depeche Mode nella parte iniziale, e con un finale che strizza l'occhio al defunto Cobain.
Quando la luce tocca il genio creativo si arriva a livelli di assoluto spessore e quindi pezzi come "4 Walls" (che rimanda un pò a quel Serj Tankian che a quanto estro non ha molto da imparare), il già citato "Animal" e la 'Rammsteiniana' "Mesopotamia" ne sono un assoluta conferma.
In particolare "Animal" e "Coward" che innegabilmente hanno un 'non-so-che' di radiofonico, hanno dalla loro uno stile che senz' altro è stato già riproposto in passato, insomma niente di particolarmente nuovo ma comunque sono i pezzi più avvolgenti e affascinanti del cd, con un cantato che può sembare un pò superficiale ma che racchiude l'essenza dark del disco.
Da notare come la seconda parte dell'album sembra essere il preludio a quello che accadrà tra pochi mesi a Borland (dopo vi spiegherò a cosa mi riferisco); pezzi come "Stop A Bullet" e "New Hunger" sono da affiancare ad un genere, il new wawe, che sembra aver perso di splendore negli ultimi anni, l'introversa e controversa capacità di composizione dei Black Light Burns regala un finale oscuro e pacato molto pieno di 'se' e di 'ma', la closing track "Iodine Sky" ne è la conferma, nella sua durata (oltre 8 minuti), nel suo cupore e nel suo essere esclusivamente strumentale.


Come detto pocanzi riguardo il nostro caro Wes, ci sono delle novità che sembrano essere profetizzate in questo disco, difatti Borland sarà il nuovo chitarrista di M. Manson, ha dato ufficialmente la notizia il 'reverendo' durante un intervista rilasciata ad agosto. Insomma il genio misto a personaggio targato Borland incrocierà un suo simile, assaggiate questo "Cruel Melody" e preparatevi...al meglio. Voto al disco: tra 8 e 9.

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