Roba che potrebbe avere la mia età, non ha nemmeno quella di mia figlia.
Quello che di meglio ha saputo tirar fuori il 2008 è qui tra le mie manine...a parte le solite e scontate conferme dei (miei) big, come TV on the radio e Portished, l'anno appena concluso ci/mi ha relagato questo incredibilmente ben riuscito maelstrom di tutto quanto il punk aveva spazzato via nel 77 (e lo dico da fan totale del punk),
parliamo di "In the future" seconda prova dei Black Mountain.
Il primo pezzo si sa, è lo spartiacque tra ascoltarsi di filato tutto un album, o iniziare a giocare con la puntina avanti e indietro tra i solchi...beh, qui l'inizio è al fulmicotone, come se avessero dato una passata con defibrillatore a Toni Iommy...notevolissimo, incalzante incipit di quello che sembra essere da subito il disco che riesce nell'inmpresa impossibile di (ri)proporre con freschezza la psychedelia, il prog, l'hard rock e (perchè no) lo stoner, tutto assieme senza annoiare e senza far rimpiangere gli originali.
Tutto il doppio vinile (perchè è quella l'edizione da comprare, così si può scaricare legalmente anche i rispettivi mp3) scorre via davvero bene, le canzoni hanno un inizio che mai fa trapelare quale sarà il loro percorso...se devo trovare un limite al lavoro, trovo poco spontanei i pezzi lenti, a parte il CAPOLAVORO del pezzo conclusivo che è "Night Walk" che per l'occasione sconfina negli anni 80 per pescare a caso (e quindi bene...) nel catalogo della 4AD...meraviglioso.
Percui, cari amanti del prog, progressive, psichedelia, classic/hard rock e per tutti coloro che pensano che il rock sia morto nel 1974, fatevi un bel regalo ed acquistate un nuovo album del 2008 che saprà solleticare le vostre corde più sensibili.
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Altre recensioni
Di psychopompe
Gli elementi fondamentali del suono attuale dei Black Mountain si sono ridotti a due: tastiere e chitarre.
A dispetto del titolo, 'In The Future' parla un idioma passato, e non sempre ne padroneggia i termini.
Di sylvian1982
Un rollercoaster musicale da apparire più una compilation anziché il lavoro di una sola band.
Questi sono i Black Mountain, alfieri della neo-psichedelia del ventunesimo secolo. Applausi a scena aperta.
Di SUPERBOIA
I Black Mountain live sono una gran bella "botta" quando nei pezzi più duri McBean lascia che la sua SG vomiti armoniche.
La psichedelica "Don't Run..." è assolutamente un gioiello di canzone.