A sottolineare la grandezza di questa band tra i tanti successi e capolavori, c'è un album, sicuramente il più grande dei Black Sabbath: "Paranoid", quello stesso "Paranoid" che è stato il primo album Metal della storia, l'album che ha dato spunto al Doom. Ma sopratutto io non riesco a capacitarmi di come 4 ragazzini pochi mesi dopo il loro esordio (Black Sabbath appunto), siano riusciti a sfornare un capolavoro simile.

I Kiss prima di arrivare ad un album come "Destroyer" ne hanno fatta di strada e gli AC\DC prima di arrivare a lavori come "Back In Black" o "Highway To Hell" hanno dovuto maturare tantissimo. Ma loro sbarazzini eccoli qui che nel 1970 poco dopo il loro primo album si presentano all'Inghilterra con un lavoro ineguagliabile. Con un album lontano dall'esoterismo del precedente ma con dei testi politicamente impegnati. Se il lavoro tecnico e strumentale del primo album era veramente buono, qua è migliorato tantissimo. Anche se gli innesti blues si fanno sempre sentire qua Iommi riesce a marchiare definitivamente con il suo stampo quello che sarà lo stile definitivo dei Black Sabbath (anche se in futuro si cercheranno degli esperimenti musicali come nel caso di "Never Say Die"). Se successivi capolavori come "Heaven And Hell" o "Sabbat Bloody Sabbath" verrano riconosciuti tali a mio parere non ci può essere paragone con "Paranoid" anche perchè i lavori sopracitati sono stati fatti da una band matura e con anni di lavoro alle spalle e non da 4 ragazzini alle prime armi.

Sentire questo album è come fare un viaggio psichedelico tra le fredde terre inglesi, le impressioni che da sono sempre quelle tristi, sinistre e malinconiche a cui ci ha abituato il Sabba in tutti questi anni. Ecco che si presenta a noi la prima traccia : "War Pigs" che come appunto il titolo ci mostra vuole essere una denuncia alla guerra, "Generali riuniti nelle loro adunate, proprio come streghe alle riunioni nere, il male osserva quel complotto di distruzione, Stregoni della costruzione della morte, Nei campi di battaglia i corpi bruciano mentre la macchina da guerra continua a girarsi, Morte ed odio per il genere umano stanno avvelenando le loro menti che hanno subito il lavaggio del cervello". Il brano all'inizio è un continuo botta e risposta tra voce e chitarra mentre la batteria offre un ottimo sottofondo, inutile parlare dell' assolo che secondo me è tra i meglio riusciti dei Sabbath. Subito dopo le onde sonore di un nuovo brano (e che brano) ci catturano per trasportare la nostra concentrazione sul primo vero grande singolo di successo dei Black Sabbath ovvero la title track "Paranoid", il brano è molto corto per la media dei Black Sabbath (solo 2:52 min) ma questo non vuol dire niente infatti il brano è bellissimo e sono sicuro che sono in molti a metterlo al primo posto nelle proprie classifiche personali, se i Sab sono stati fino ad ora pesanti (nel senso buono del termine, intendo dire carichi e oscuri, non noiosi come si potrebbe intendere) e malinconici questa song è meno triste è più piacevole rispetto a pezzi plumbei come i precedenti, molto bella e con dei riff di chitarra e basso veramente veloci può contendersi insieme a "Iron Man" e "War Pigs" il "titolo" di migliore track dell' album.

Superata questa track ci troviamo di fronte ad una canzone che al primo impatto può lasciare a bocca aperta perchè non è nello stile Sabbathiano a cui siamo stati abituati : "Planet Caravan", il brano è molto ma molto rilassante, la voce di Ozzy compie una trasformazione per diventare onirica mentre il basso e la batteria ci conducono in uno stato di relax piacevolissimo, la song racconta di una carovana che percorre l'universo ed è proprio un impressione di estasi universale che riesce a trasmettere questa track (scusate i paroloni ma credo che esprimano veramente bene il concetto). "Iron Man" ovvero il primo brano metal della storia, il riff iniziale è famoso almeno quanto quello di "Smoke On The Water", la canzone è particolarmente dura e potente, i virtuosismi che la batteria compie sono veramente tecnici e ben riusciti, l'assolo è un capolavoro è il basso di Butler diventa veloce e fondamentale più che mai in una song che ne sfrutta le potenzialità al massimo, anche il testo è carino in cui si parla di un uomo di ferro disprezzato per la sua diversità che brama vendetta. "Electric Funeral" è un brano in cui sin dall'inizio si possono sentire delle chitarre distorte e un basso roboante che in lontananza scandisce ottimamente il ritmo di questa bellissima track che come la traccia 1 è politicamente impegnata e denuncia la bomba atomica che ci trasformerà a parere di Ozzy in una grande pira funeraria elettrica, il brano è bellissimo anche dal punto di vista batteristico dove Ward non sbaglia e mantiene il ritmo eccellentemente fondendosi con un basso sempre più potente.

Ecco che arriva "Hand Of Doom" dove a mio parere il groove di Ward è veramente all'avanguardia, in pieno stile Sabbathiano dopo un inizio calmo arriva l'esplosione strumentale che si riaquieta nuovamente per lasciare spazio alla voce e che poi scoppia in una serie di virtuosismi messi all'opera dai baffutti Iommi e Butler, repentino è l'arrivo della parte più dura della canzone dove il rimo si velocizza moltissimo lasciando partire un breve assolo di chitarra che sparisce subito per lasciar "duettare" basso e batteria, un pezzo veramente ottimo dove i Sab danno l'ennesima dimostrazione di saperci fare con gli strumenti e sopratutto con i cambi di tempo e credetemi in questa canzone ce ne sono parecchi. Arriva il pezzo strumentale "Rat Salad" dedicato alla batteria (tranne per l' intro iniziale), signori qua si tocca il fantascentifico, il brano è qualcosa di disumano, Ward stravolge ogni nostro neurone con un assolo di batteria degno del Grammy, io sinceramente non mela sento di paragonare questa track a un altro capolavoro ben superiore quale "Moby Dick" dei LedZep, ma fatto sta che "Rat Salad" è mozzafiatante. Ed ora che con "Fairies Wear Boots" il nostro viaggio all' interno dell'universo di Mr. Iommi & Co. si conclude, questa song non ha niente di ividiare alle altre, la maggior parte della canzone è strumentale (inutile ripetere ancora una volta la grandezza del livello tecnico di Iommi, Ward e Butler), il brano chiude ottimamente questo album-capolavoro che a mio parere rimarrà ineguagliabile nella storia dei Sabbath.

Dare 5 stelle a questo album mi è sembrato un offesa perchè il voto effettivo che merita è di 10 con lode, capolavori come questo ne verrano prodotti ben pochi nella storie della musica e tuttora sono ben pochi gli album che reggono un paragone con "Paranoid". Spero di aver scritto una bella recensione visto che mi sono impegnato tantissimo.

Elenco tracce testi e samples

01   War Pigs / Luke's Wall (07:56)

02   Paranoid (02:49)

Finished with my woman
'Cause she couldn't help me with my mind
People think I'm insane
Because I am frowning all the time

All day long I think of things
But nothing seems to satisfy
Think I'll lose my mind
If I don't find something to pacify

Can you help me
Occupy my brain?
Oh yeah

I need someone to show me
The things in life that I can't find
I can't see the things that make true happiness
I must be blind

Make a joke and I will sigh
And you will laugh and I will cry
Happiness I cannot feel
And love to me is so unreal

And so as you hear these words
Telling you now of my state
I tell you to enjoy life
I wish I could but it's too late

03   Planet Caravan (04:25)

We sail through endless skies
Stars shine like eyes
The black night sighs
The moon in silver dreams
Falls down in beams
Light of the night
The Earth a purple blaze
Of sapphire haze
In orbit always

While down below the trees
Bathed in cool breeze
Silver starlight
Breaks dawn from night
And so we pass on by
The crimson eye
Of great god Mars
As we travel the universe

04   Iron Man (05:55)

Has he lost his mind
Can he see or is he blind
Can he walk at all
Or if he moves will he fall

Is he alive or dead
Has he thoughts within his head
We'll just pass him there
Why should we even care

He was turned to steel
In the great magnetic field
When he traveled time
For the future of mankind

Nobody wants him
He just stares at the world
Planning his vengeance
That he will soon unfurl

Now the time is here
For Iron Man to spread fear
Vengeance from the grave
Kills the people he once saved

Nobody wants him
They just turn their heads
Nobody helps him
Now he has his revenge

Heavy boots of lead
Fills his victims full of dread
Running as fast as they can
Iron Man lives again!

05   Electric Funeral (04:49)

Reflex in the sky
Warn you you're gonna die
Storm coming, you'd better hide
From the atomic tide

Flashes in the sky
Turns houses into sty
Turns people into clay
Radiation minds decay

Robot minds of robot slaves
Lead them to atomic graves
Plastic flowers, melting sun
Fading moon falls apart

Dying world of radiation,
Victims of mad frustration
Burning globe of obscene fire
Like electric funeral pyre

Buildings crashing down
To Earth's cracking ground
Rivers turn to wood
Ice melts into blood

Earth lies in debris
Clouds cry for the dead
Terrifying rain
Ease the burning pain

Electric Funeral
Electric Funeral
Electric Funeral
Electric Funeral

And so in the sky
Shines the electric eye
Supernatural king
Takes Earth under his wing

Heaven's golden chorus sings
Hell's angels flap their wings
Evil souls fall to Hell
Ever trapped in burning cells!

06   Hand of Doom (07:08)

07   Rat Salad (02:30)

[Instrumental]

08   Jack the Stripper / Fairies Wear Boots (06:14)

Carico i commenti...  con calma

Altre recensioni

Di  2+2=5

 "Ogni germe di quella che sarà poi la scena Heavy dal 1970 ad oggi è qui."

 "War Pigs, Paranoid, Iron Man: un enciclopedia dalla quale nessun artista appartenente a qualsivoglia frangia della scena Heavy-Rock può negare di aver attinto."


Di  luca reed

 «Paranoid è un autentico capolavoro, un album che fa delle complesse e articolate sperimentazioni di Toni Iommi un vero punto fermo.»

 «I testi dei Black Sabbath univano la fascinazione barocco-decadente per la letteratura dark inglese al senso minaccioso di 'malefica' quotidianità del presente.»


Di  kain3325

 Con 'Paranoid' i Black Sabbath sono al culmine della loro creatività, pionieri di un genere che per molti anni li vedrà sugli altari.

 La leggenda racconta che una volta finite quasi tutte le canzoni... per caso nasce 'Paranoid' con il suo semplice riff e con un testo scritto di getto.


Di  Battlegods

 "Una bella lezione di vero hard rock ancora oggi!"

 "I Black Sabbath possono essere definiti come i fondatori di sonorità doom, oscure e maligne che poi verranno riprese nel metal degli anni ottanta."


Di  Nesci

 "Paranoid, scritto e registrato in fretta, è il pezzo meno interessante di un disco pieno di capolavori."

 "War Pigs è un grido disperato contro la guerra urlato nel particolarissimo stile dei Sabbath."