Non pensavo sinceramente che ci sarebbe stata molta gente a vedere questo concerto e invece, arriviamo davanti ai cancelli 6 ore prima dell'inizio e vedo che la fila è già sostanziosa, allorchè penso: "ma sì, saranno i fanatici più accaniti, la fila non aumenterà troppo da qui alle 21:00". Mai pensiero fù più sbagliato! Ci si ritrova in una fila enorme già 4 ore prima, col freddo e la nebbia penetrante caratteristica di Milano.

Finalmente alle 19:30 aprono quei fottuti cancelli, la gente corre, si precipita per farsi strappare il biglietto e prendere i posti migliori. Alle 21:00 il Mediolanum forum è quasi pieno nei posti a sedere e strapieno nei posti in piedi, grazie al cielo spengono le luci e qualcuno annuncia l'entrata di Mark Knopfler che si fa vedere pochi istanti dopo in blue jeans, camicia nera e vistosa fasciatura al polso destro. Parte con "what is it" e "Cleaning my gun" facendo capire sin da subito che quella fasciatura non influirà minimamente sulle sue prestazioni chitarristiche anche perchè a dar man forte a Mark c'è una squadra di 7 musicisti, che tra mandolini, flauti dolci, violini, flauti traversi, contrabbassi e seconde chitarre rendono le canzoni solide e compatte, creando un muro di suoni armonioso. Ovviamente non mancano i virtuosismi alla Knopfler con tanto di dialogo, talvolta col contrabbasso talvolta col violino, ma lui sa quando smettere per non risultare noioso e prolisso. Passa circa un'ora e quindici minuti quando Mark ci saluta e dopo aver suonato qualche chicca da solista (tra cui l'inedito "Privateering") e un paio di pezzi dei Dire straits (anche se purtroppo non ha fatto "sultans of swing") annuncia che la sua parte è finita, ringrazia e lascia la scena.

Per fortuna non ci vuol molto prima che riassettino il palco e annuncino l'arrivo del menestrello di Duluth. Quando le luci si riaccendono compare Bob alla tastiera in completo nero da cowboy, nuovamente Knopfler alla chitarra e una band formata da elementi vestiti con abiti eleganti grigi e un pò larghi, in perfetto stile jazz-club anni '60. Come ormai da consuetudine in questo tour, i due fanno qualche pezzo insieme e partono con il blues ruvido di "Leopard-skin pill box hat", una singhiozzante "It's all over now, baby blue" e il mezzo country di "Things have changed" e Mark fa la sua parte eccome, prima di abbandonare il palco e l'Italia. Dylan è in forma si vede, accenna passi di danza da far invidia a Fred Astaire e procede con "The levee's gonna break", "Thunder on the mountain" ed una frastornante ed irresistibile "Highway 61", tutte impreziosite dalla sua eccezionale band (dal sound molto southern) e in particolar modo dal chitarrista solista che le rinvigorisce con nuova linfa vitale. C'è da dire che nonno Bob non canta più: rantola... ma lo fa in modo geniale, con un rispetto per il ritmo e l'intonazione che nessuna voce melodiosa si sognerebbe mai e forse è anche per questo che molti dei suoi classici, vengono riarrangiati da più di dieci anni ormai, rendendoli talvolta irriconoscibili, ma proprio per questo ne giustifica l'ennesima esecuzione.

Chiusura in gloria con una (a dispetto delle aspettative) riconoscibile "like a rolling stone", e delusione per molti quando si scopre che non farà "blowin' in the wind" che suscitava molta curiosità da parte del pubblico che sa benissimo che sarebbe stata una canzone tutta nuova, tendente al gospel ma si sa, se Bob non vuol farla non la fa e inutili sono le urla della gente che vuole che lui ritorni sul palco per cantarcela.

Le luci si riaccendono e lui è scomparso...illusi coloro che credevano veramente che avrebbe fatto un bis!

Le scalette sono le seguenti:

Mark Knopfler:

"What it is"

"Cleaning my gun"

"Sailing to Philadelphia"

"Hillfarmer blues"

"Privateering"

"Song for Sonny Liston"

"Donegan's gone"

"Marbletown"

"Brothers in arms"

"Speedway to Nazareth"

"So far away"

Bob Dylan:

"Leopard-skin pill box hat"

"It's all over now, baby blue"

"Things have changed"

"Spirit on the water"

"Honest with me"

"Tangled up in blue"

"The levee's gonna break"

"Desolation row"

"Highway 61 revisited"

"Simple twist of fate"

"Thunder on the mountain"

"Ballad of a thin man"

"All along the watchtower"

"Like a rolling stone"

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