Regista nato nel 1988. Esordisce alla regia con The Childhood of a Leader e ha diretto anche The Brutalist.

Nelle recensioni emerge un regista dal gusto autoriale, con inquadrature lunghe e riferimenti a Kubrick, Dreyer, Bresson, Olmi e Haneke. I temi ricorrenti nelle opere recensite sono immigrazione, capitalismo, ossessione creativa e la costruzione simbolica degli spazi.

Due recensioni su Brady Corbet presenti su DeBaser mettono in luce il suo cinema ambizioso e di respiro monumentale. The Brutalist viene letto come una contro-storia del sogno americano, lunga e ossessiva. L'infanzia di un capo è considerata un esordio autoriale ricercato, ricco di riferimenti colti. Entrambi i testi sottolineano uno stile fatto di inquadrature lunghe e richiami alla tradizione autoriale.

Per: Cinefili interessati al cinema d'autore, a registi esordienti e a film dal respiro storico e filosofico.

 “Avrei apprezzato di più se fosse durato un’ora in meno”.

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 “non è la capacità di un singolo uomo di essere cattivi, ma la mancanza di coraggio di tanti uomini di essere buoni”

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