Mi sono imbattuto nei Burst quando fecero da opener agli Opeth, a Firenze. A dire il vero, non sapevo assolutamente nulla di questa band, tanto che, tutto emozionato per aver avuto i miei autografi da Lindgren e Wiberg ho visto questi tipi scaricare gli strumenti dal loro furgoncino senza degnarli di un saluto... D'altra parte, cosi' han fatto anche le altre persone che erano da quelle parti. E loro, poveretti, si son scaricati i loro strumenti nell'indifferenza piu' totale. Entro nel locale, e dopo un po' parte questa band... che dire... una GRANDISSIMA sorpresa. Complice il suono splendido del Flog, hanno fatto un vero figurone!!! Cosi', incuriosito, compro la loro ultima fatica, Origo. E mi trovo davanti un gran bel lavoretto, figlio dell'hardcore misto con intermezzi acustici quasi prog (ho detto QUASI), con la voce roca e cattiva del singer Linus Jägerskog contrastata nei pezzi piu' dolci e intini dalla voce pulita e delicata del chitarrista Robert Reinholdz.
Pronti? Via! Si parte subito con la tellurica "Where The Wave Broke", dopo una breve intro di xilofono si inserisce la chitarra su un riff semplice ma efficacissimo, per poi assistere all'entrata prepotente degli altri strumenti. Qualche secondo di calma affidato a Reinholdz e poi l'esplosione di rabbia di Jägerskog. Ancora la musica si calma, ma non Jägerskog che non sembra intenzionato a lasciare prigionieri. L'alternanza fra la sua voce e quella di Reinholdz è a mio parere uno dei punti migliori dell'album, un punto in cui realmente riescono a dare il meglio. Altro lato estremamente positivo sono i riff, tesi ma sempre puliti e precisi. Ricordano un po' gli Opeth a tratti, con questo loro variare fra pezzi lenti e incazzosi... Si continua con l'altrettanto ottima "Sever"... che bell'inizio!!! Chitarre pulite, batteria pronta ad esplodere, poi ancora la voce di Reinholdz ad introdurci alla rabbia di Jägerskog. E altro pezzo azzeccatissimo, giocato ancora sui cambi di tempo e di atmosfera, fino ai quattro urli finali... SEEEEEEEVEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEER!!!! Troppo adrenalinica!!! Piu' veloce e tirata la successiva "The Immateria", dallo strepitoso chorus. Ma l'esplosione di rabbia è con la seguente e veloce "Slave Emotion"; ancora ottimi i riff, e la voce che da la carica... che bellezza!!! L'album riesce a mantenersi su ottimi livelli, con le variazioni di "Flight's End" e i riff glaciali di "Homebound". Ok, fino a qua ci siamo tenuti su buoni livelli, ma il tutto minato da un velo di monotonia... ci vuole il colpo a' la Opeth a stupire l'ascoltatore!!! E il compito è svolto a puntino dalla psichedelica "It Comes into View", una strumentale lenta e carezzevole, gradevolissima, forse un po' derivativa ma godevole come poche. Sembra di sentire un misto fra Pink Floyd (nella parte inziale), Opeth (nella parte finale) e qualche suono un po' piu moderno a rendere questo mix molto piu' interessante di un semplice copia-incolla. Gran bel pezzo!!! Rilassati? Ci pensa la track successiva, il pezzo piu' veloce e tirato dell'album, a risvegliarvi dal torpore: "Stormwielder" è un altro pezzo bellissimo, incazzato, duro, bellicoso, come piace al vero metallaro ignorante. Quello che ci vuole dopo la calma della track precedente. Il pezzo termina con una nota di tastiera e... ma siamo gia alla fine? Ultimo pezzo dell'album, "Mercy Liberation", introdotta da rulli di batteria, chitarre acustiche. Il pezzo si sviluppa in una strana melodia, di chitarra classica, con un'ottima batteria, per esplodere violentemente in un pezzo splendido per chiudere, vario e ben sviluppato.
Fine. Bravi Burst... non ho sentito gli altri loro album, ma da quanto ho sentito sono migliorati. Con questo album hanno raggiunto un ottimo livello qualitativo. Magari in futuro tireranno fuori qualche capolavoro... chissa'!!! Per ora godiamoci Origo, che gia di per sé è un ottimo album!
Elenco tracce testi e video
01 Where the Wave Broke (03:36)
(A promise to betray
A betrayal to remember)
Where the wave broke
And flushed us back
Back into the sea
Could have carried us farther
Mired only by ourselves
Horizon glowed in morning
Through vile was our resolve
Where the wave broke
And flushed us back
Back into the sea
Would have brought a haven
Sadness, that bitter failure
Night's embrace was colder
As the stars lit
One by one
Where the wave broke
And flushed us back
Back into the sea
A memory rejected
Rejection was the promise
Should have gazed beyond
Ashen clouds that covered
Saw us huddle
Fearing
That bloated bastard sunrise.
02 Sever (05:11)
Where have we gone?
I find it harder to connect
And I find it farther away from me
Where did you go?
Where have I gone?
I feel my wound is healing poorly
Scar tissue render me frozen
Bitter
Where is it now?
What have I lost?
Give me back my demon
Call me back my demon
I feel the void won't swallow me
Has it been torn from my heart
It takes us so long
Are we waiting for nothing?
Summon back my demon
Sing for me my demon
Foreboding this uprising
A vermin coronation once again
Sever
03 The Immateria (05:22)
A silver sky and I lie down
You don't provoke my anymore
These hours try
And I go down
And horror yields a door
The light outlives the setting sun
End a day to shun
My senses slip
A lie begun
From all to none
The black as painted by the moon
Colour filth from which we've hewn
Beckon hell it ends too soon
All wanting hope and ruin
The storm that rose the crushing gale
Awaken into dismal pale
My senses blank, the sleepers veil
Where and why the burning fail
A nightmare catalyst
Harness delusion
08 Stormwielder (05:03)
I wake to see
The bastard children thriving
The plight
Your burden
The scourge abiding
No matter what consequences
I have only knives for you
I will be your storm
The strike you never knew
You little man
No willful melancholy
No matter how you plead
This wind to right your folly
Crushing worlds in front of you
Gushing through the trial
I am the wind
I am the storm you'll always flee
Find you there
Where the sun smote
Storm cleansing all away
09 Mercy Liberation (05:22)
Hear now what I tell you
Men shall know of this
They shall sleep content
With certainty they'll see
And here's the secret
No hidden logic in the seasons
Dreamer's topic denouncing
All forms of reason
Every lie to a child
Every beating of a promise
Embody all the scourge
Something beautiful to throw away
Let the weight of the centuries bend you
And the light of clarity blind you
I tell you of humanity
It's come to rise unbound
Finally to Earth
Finally born
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Altre recensioni
Di bruciaredormendo
"'Origo' suona artificioso, testardo nel rincorrere il precedente ingombrante modello, incapace di uscire dal seminato e dall’abusato."
"Pensiamo pure a 'Prey On Life' come al sigillo che chiude un’era dei Burst; 'Origo' non è che la prima tappa di un nuovo processo di evoluzione."