Filosofem è l'ultimo album black metal inciso e pubblicato da Burzum (uno dei musicisti più creativi e geniali che l'epoca moderna abbia offerto) prima del suo imprigionamento, a causa dell'omicidio di Euronymous. L'album è differente rispetto ai precedenti, infatti risulta essere molto più ambient e melodico.
Il disco è considerato una pietra miliare del black metal e apre le danze con la canzone "Dunkelheit", un singolo dai riffs melodici e lenti che trasmette un'inquietudine davvero strana ed esuberante. Questa è caratterizzata da atmosfere oscure e funebri dove ogni strumento musicale gioca il proprio ruolo in maniera soddisfacente per rendere più cupo e sinistro il singolo. Segue la traccia "Jesus Tod" la quale si manifesta differente dalla prima. Due riffs molto importanti (uno evidenziato nella prima parte della song e l'altro, posto alla fine del pezzo, molto più ambiguo e indefinito) fanno sembrare costante e acuta l'opera. Ascoltandola più volte possiamo ben notare nuove sfumature e suoni caotici causati dalla distorsione.
Varg, non è solo un geniale musicista, ma è importante notare la sua raffinatezza nei testi. La sua poesia è oscura, malinconica, triste, insomma... Una poesia impressionante, profonda, fuori dagli schemi che riesce a trasmettere all'ascoltatore una triste sensazione di malinconia. Credo sia inutile continuare a descrivere l'album traccia per traccia anche perchè, facendolo, potrebbe deprezzare il vero valore di questa stupenda opera.
Per chi scrive, l'opener "Dunkelheit" e la seguente "Jesus Tod" sono tracce eccezionali. Fare commenti è lecito, farli offensivi o con un linguaggio colorito senza motivo direi di no. Si può essere in disaccordo ma non saranno certo parole come "questo disco fa schifo" a dare più forza ad una opinione. Burzum è un personaggio controverso che rasenta momenti da "macchietta" al momento attuale, sarà odioso per alcuni, però non si può dire che non abbia sfornato perle tra le quali la suddetta.
La prima volta che ho sentito Dunkelheit il mio sangue è raggelato, una sensazione che poi è continuata per tutto il disco, emozioni fortissime, persino "Rundgang Um Die Transzendentale Säule Der Singularität", canzone di 25 minuti di soli synth... E' un capolavoro.
Qui si va oltre il black metal, qui si va oltre il metal, qui si va oltre la musica, questo è un sogno, non c'è altra spiegazione.
E' un disco ipnotizzante.
Elenco tracce e testi
04 Decrepitude I (07:53)
Tears from the eyes so cold, tears from the eyes, in the grass so green.
As I lie here, the burden is being lifted once and for all, once and for all.
Beware of the light, it may take you away, to where no evil dwells.
It will take you away, for all eternity.
Night is so beautiful (we need her as much as we need Day).
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Altre recensioni
Di burzum1
"Questo è il cd che rappresenta il vero io di Varg Vikernes."
"Un black metal strano, mai sentito prima e neanche dopo che segna la completa maturazione di un artista dal punto di vista musicale."
Di StefanoHab
Impossibile non porsi queste domande ascoltando «Filosofem».
La voce di Burzum in «Filosofem» è la pura rappresentazione della disperazione, lontana dal feroce latrato di «Det Som...».
Di korn
La voce di Burzum è uno zombie, la voce di un morto vivente, di un psicopatico, di un assassino di un uomo già morto.
Sicuramente un capolavoro che sposta i Sepultura di 'Arise' alle atmosfere del black metal norvegese e dei lupi mannari.
Di CUNTGRINDER
Quando tutti dormiremo nei campi di riso… quale colonna sonora useremo se non questa.
Alla fine di tutto ciò realizziamo che noi non avremmo mai la nostra pace, mai…
Di katharsys
Un album che sa trasmettere tutto quel dolore e quella disperazione che nessuno vorrebbe mai provare.
Il riff lacerante e ipnoticamente ripetitivo esprime ciò che le parole urlano come fosse l'ultima frase prima dell'imminente, inevitabile morte.