"Di colpo si fa notte": sin dagli accordi iniziali il consorzio ci porta in un'atmosfera cupa, intensa, tragica. Le tastiere di Magnelli sottolineano col loro pulsare incessante la voce severa di Ferretti.
È la guerra, è la storia, la cultura che brucia in alti roghi, in"Cupe Vampe". Nel crescendo finale un violino distorto accompagna magistralmente Giovanni che decanta il declino traumatico della nostra civiltà.
Parte il secondo brano, "Sogni e Sintomi", e qui è il basso a pulsare come un cuore durante il sonno, mentre il testo richiama visioni oniriche. Un Ferretti nell'inedita veste di psicologo propone la sua personale interpretazione dei sogni. La musica è minimalista, basso e poco altro. Solo nel finale entrano le chitarre, e la voce sale di tono.
È la volta di "E ti vengo a cercare", primo spiraglio di luce dopo due brani piuttosto cupi. I vocalizzi di Ginevra donano ulteriore colore a questa commovente esecuzione di un bel pezzo di battiato.
Segue "Esco": chitarre aspre, ruvide, acide. La voce cadenzata intona poche parole, una sorta di inno alla memoria.
Dopo "Blu", caratterizzata da un riff di chitarra indovinato, la title/track ci porta a uno dei temi più cari al gruppo: la resistenza.
"Millenni" è il brano più duro dell'album, con sonorità quasi heavy, ed espone la visione teologica di Ferretti.
La sucessiva "L'ora delle tentazioni" è invece un pezzo molto dolce, giocato sul piano e sugli impareggiabili vocalizzi di Ginevra.
Dopo"Io e Tancredi", forse l'episodio meno significativo del disco, chiude il tutto la splendida "Irata", che termina con un versetto pasoliniano ripetuto più volte (forse troppe).
"Linea gotica" è un disco difficile, intenso, sofferto, ma anche radioso e affascinante. Un album da sconsigliare vivamente a chi considera la musica uno svago, un innocuo passatempo.
Sicuramente è il disco meno accessibile del gruppo. Ma anche, a mio parere, il più bello.
Elenco tracce testi e video
04 Esco (07:05)
memoria parla consolante
succedono le età
succedono le età meravigliose
che non c'è età assoluta
altro vi fu e sarà e quanto
e in quale forma
succedono le età
succedono le età meravigliose
che non c'è età assoluta
altro vi fu e sarà e quanto
e in quale forma
qui la luce si ritrae e l'aria è satura dall'eco di lamenti
scorteccio le parole
aride schegge secche adatte al fuoco
è l'instabilità che ci fa saldi ormai
negli sradicamenti quotidiani
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Altre recensioni
Di ayeye
Sin dal primo ascolto sono rimasto impietrito: musicalmente sono bravissimi e quest'album lo dimostra in pieno.
In quest'album niente è lasciato al caso: è un rock che non eccede mai in sregolatezza, concepito come vera e propria 'opera d'arte'.
Di marco83p
È l’instabilità che ci fa saldi negli sradicamenti quotidiani.
Ricordate? la libertà è una forma di disciplina / mai come ora…
Di David Bowie
Pochi dischi italiani sono così veri e intensi come 'Linea Gotica'.
Il brano 'Cupe Vampe' simula il rogo nella biblioteca di Sarajevo, millenni cartacei perduti per sempre.
Di magico vento
Parole sussurrate creano un clima di silenzio e meditazione in cui ognuno può perdersi.
Un album fatto di parole, parole, parole... per vivere!!!
Di STIPE
Ogni aggettivo è sprecato per quest'opera dei C.S.I.
Linea Gotica è un disco di chitarre elettrificate, il suono del nostro tempo, per quanto detestabile possa essere questo tempo e questo suono.