I Cult Of Luna sono tra i maggiori esponenti ed interpreti dei moderni cambiamenti che le sonorità metal hanno subito in questi ultimi anni. Il nutrito gruppo svedese (ben sette elementi!) ci propone, al pari dei maestri Neurosis e, soprattutto, Isis, un sound composito e dalle molteplici influenze, dall'hardcore allo stoner, passando per l'hard rock e la psichedelia di ispirazione 70's. Chiamatelo post-core, nu-stoner o come vi pare, sta di fatto che i Cult Of Luna non sono assolutamente dei novellini o una delle tante band di ragazzini che seguono il trend del momento. Le loro notevoli capacità già erano emerse, nel 2001, con il loro disco d'esordio omonimo, pubblicato per l'etichetta Earache. Due anni dopo i nostri ritornano alla ribalta, e lo fanno con The Beyond, album di gran lunga più maturo e riuscito del precedente, che contribuisce ad aumentare la cerchia di aficionados di un gruppo che, fino ad allora, navigava esclusivamente in circoli underground.

The Beyond è un ottimo disco, compatto e ben suonato, composto da dieci, lunghissime tracce in cui, tra attacchi all'arma bianca e riferimenti colti alla psichedelia, si finisce per essere coinvolti e (piacevoltmente) sconvolti dal tutto. Le urla lancinanti del vocalist Klas Rydberg si fondono con i classici "wall of noise" del genere ed un drumming mai eccessivamente invasivo, e risplendono nella loro totalità in pezzi stupendi come "Receiver" e la lunghissima "Genesis" (oltre 10 minuti, davvero da brivido...), nel lento crescendo della superba e a tratti straziante "Circle", o nella conclusiva "Further", dalla profondità davvero sorprendente.

Il disco è inoltre forte della superba produzione del veterano Pelle Henricsson (Refused, Meshuggah, The Hives, solo per citare qualche band con cui ha collaborato), che contribuisce fortemente alla perfetta riuscita del secondo lavoro dei Cult Of Luna. Certo, forse non siamo di fronte ad un capolavoro assoluto come Panopticon o Through Silver In Blood, ma semplicemente a 71 minuti di ottima musica. E in un periodo di trash dilagante cosa si può desiderare di meglio?

Elenco tracce testi samples e video

01   Inside Fort Meade (00:44)

02   Receiver (08:09)

A deep sore dragged through ages
The sores are my own, I know
Wounds collected through a lifetime
And wisdom I pick up along the way

I received the spit from a snake
And the snare cut real deep
I was caught in her womb
Something spreading in my veins

Those walls I faced alone.
I crept on bounded knees
The own will just vanished.
I wept my compassion away,
with tears that flooded your heart.
No river leads back to mine.
I bow down in soil and whisper
I gather strength to spread the disease

03   Genesis (11:37)

04   The Watchtower (06:19)

05   Circle (08:11)

06   Arrival (09:33)

07   Leash (07:48)

08   Clones (02:20)

09   Deliverance (08:48)

Relations are artificial; will we give it a new beginning?
Find the essence in ourselves and escape through the tunnel

Transferring spirits. The second coming
Shattering bodies and rising fire

A broken man came our way. He'd lost his harvest
Sunken, he gazed?There lies the blessing

Forthcoming shadows are unfulfilled
Striving forward and deliver innocence

There lies the blessing
We are striving forward

10   Further (11:23)

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Altre recensioni

Di  StefanoHab

 La mente distrutta chiedeva perdono delle sue meschinità, mentre viaggiava come un treno a folle corsa verso il buio di una fredda notte innevata.

 Se dovessi cercare una colonna sonora per questo mio girovagare senza pace, senza meta, senza speranza, con indosso l’inaccettabile peso della mia appassionatissima dannazione eterna, questa me la farà “The Beyond”.