Il 1993 fu anno di svolta per il metal violento e pirotecnico, vide infatti luce una delle opere musicali più complesse ed originali mai concepite dalla musica moderna, sto parlando dell'album "Focus", prima ed unica creatura nata dal progetto Cynic (se si escludono i vari demo), band composta da alcuni dei migliori musicisti (tecnicamente parlando) che vantava alla voce Paul Masvidal, alle chitarre Jason Gobel, al basso Sean Malone e alla batteria Sean Reinart: partendo da una base tipica del Death metal di matrice americana, la band californiana decise di creare un disco nel quale convivessero armoniosamente i generi più vari, passando oltre che per il death, anche per il progressive di derivazione Watchtower e Rush, senza disdegnare parti semi acustiche vicine al jazz e alla fusion; altra particolarità dell'album che tanto fece scalpore, fu l'utilizzo di parti vocali filtrate, che si andavano ad accostare al particolare, nonché bello screaming del chitarrista/vocalist Masvidal.
L'album, diviso in soli 8 episodi musicali, viene per la maggior parte sviluppato su linee di basso e parti batteristiche assolutamente fuori dal comune: sono proprio Malone e Reinart dunque a giostrare ritmiche e melodie dell'album, che risulteranno essere sempre serrate e pesanti. Il disco comincia con "Veil Of Maya", canzone aperta da clean voice e parti filtrate, che sorrette dai vari strumenti ci accompagnano in un viaggio musicale al limite dell'immaginabile; parti violente e tirate vengono alternate ad altre più intime e delicate, quasi dolci, sempre suonate con una classe invidiabile. "Celestial Voyage", proprio come recita il titolo, risulta essere un viaggio celestiale nella musica: voci sovrapposte, accompagnate da rocciosi riff e da una ritmica possente e pesante e parti acustiche, vi terrano compagnia per 3 minuti e 36 di pura follia. Si passa così a "The Eagle Nature", canzone più vicina al death, non fosse per le onnipresenti parti vocali filtrate, che si presenta come track più violenta nella prima parte, per poi placarsi per qualche attimo nei momenti centrali, che ci riconducono poi ad un'esplosione di passione senza precedenti. Arriviamo così alla canzone che più si distacca dai canoni deathster, ma che invece rappresenta l'anima progressive del gruppo: "Sentiment", nella quale la totale mancanza del caratteristico growl e la ricchezza di cambi di tempo, ma anche la presenza di tempi dispari e le varie evoluzioni strumentistiche accompagnate da alcuni vocalizzi femminili, fanno di questa song una delle più riuscite di tutto l'album.
Le due successive canzoni rappresentano la coppia migliore: la prima "I'm But A Wave To...", si presenta come canzone, che vuole anche esplorare territori vicini al dark nel suo intro, per poi accelerare e diventare un puro pezzo di death, accompagnato come al solito da parti più vicine al prog metal; la seconda track è invece quella che più mi ha appassionato: "Uroboric Forms", partenza velocissima, un crescendo di passioni travolgeranno l'ascoltatore. La canzone, condotta fantasticamente dalla doppia cassa di Reinart e dallo scoppiettante basso di Malone, rappresenta sicuramente l'episodio più riuscito di tutti; ottima la parte centrale, con una lode al gruppo, che riesce a costruire atmosfere crepuscolari e tetre. La seguente "Texture", risulta essere uno dei più arzigogolati strumentali mai scritti, nel quale tutti gli elementi del gruppo mettono al servizio della melodia (al limite tra prog e fusion) la loro eccelsa preparazione strumentale. La conclusiva "How Could I", torna invece su territori più propriamente death/prog, andando a chiudere il disco nel migliore dei modi, presentandosi come track tirata e veloce, dalla violenza inaudita.
Il disco è finito, ma vorrei spendere altre due parole prima di tutto sulla qualità della registrazione, veramente ottima per il tipo di disco, e poi vorrei sottolineare la prestazione da brivido data dai musicisti, con una nota di lode al duo Malone/Reinart, come al solito in grado di emozionare come altri pochi musicisti sanno fare. Fondamentale per tutti coloro che amano la musica suonata con tecnica e cuore.
Elenco tracce testi e video
01 Veil of Maya (05:23)
In Maya's grip illusion transforms verity
Perceiving thus a delusive world of duality
Veil of Maya
Balance every joy with a grief
Dual scales of Maya
Earth's unending law of polarity
Ahamkara...veil of Maya
Illusion works impenetrable
Weaving webs innumerable
Her gay pictures never fail
Crowd each other veil on veil
Charmer who will be believed
By man who thirsts to be deceived
Maya subjects you
Veil of Maya
Chops and divides God's dream thoughts
The great divider
As we be subject to likes and disgust
Ahamkara...veil of Maya
Maya subjects you
Charmer who will be believed
By man who thirsts to be deceived
Veil of Maya
Balance every joy with a grief
Dual states of Maya
Earth's unending law of polarity
Veil of Maya
Chops and divides God's dream thoughts
The great divider
As we be subject to likes and disgust
Ahamkara...veil of Maya
02 Celestial Voyage (03:40)
As I peered into my mortal cup of mind
A moleten liquid of penance splashed my eyes
Unseen truth, a divine surgery
Reveals view, windows of faith
The breeze to a raft of happiness
Guiding cue, calmness in a mental lake
A celestial voyage
To reach the shores and bathe
In pools of divine nectar
My raft filled with delusive waste water
Shall be drained by holes of wisdom
A celestial voyage
To reach the shores and bathe
In pools of divine nectar
A celestial voyage
To feel the bliss of liquid
Healing nectar inside
03 The Eagle Nature (03:30)
Learning, discerning, how to arrange
Thinking the haze will just not clear
Viewing, computing, our minds will stage
A vehicle inside we feel the eagle nature
Everchanging river flows high and low
Panoramic vision is undefined
For unfocused consciousness, the eagle nature
Precaution for a stream of risk, the eagle nature
It sees changes clear
A crystal goblet so fragile and dear
Needs fill one step at a time
Noting the fall of a sparrow
Attending the slightest scratch of flesh
Earthly ambitions weigh their share
The vastness of life, it doesn't care
A crystal goblet so fragile and dear
Needs fill one step at a time
Earthly ambitions wigh their share
The vastness of life does not care
04 Sentiment (04:23)
Cosmic mother awaken us in
Thine impartial love for all
Bless us that we be free from
The sway of greed and delusion
Inspire us to build a new world
One in which famine, disease and ignorance
Will be only memories of a dismal past
[CHORUS]
Creative mother arouse us to know
That we be not lost in the sands
Open our eyes
Creative mother arouse us to know
Inspire us to build a new world
Since forever we've yearned to
Quench what's never fulfilling
Lost endeavors found in a stilled
Mind if we be willing
[CHORUS]
05 I'm but a Wave to... (05:30)
As one I'll meet the mortal memories
Reliving seeking silence
And know that I as just a shell outside
Have sacred joys inside me
No fear, nor fight, comforting silent side
So free, through flight, comforting silence
[CHORUS]
So I call on
Sri cosmic sea, all is within you
As in a dream, I'm but a wave to...
Infinity within thy consciousness
An ever expanding sphere
Immortal spark ignites
Spreads by the air of bliss
Embracing warmth that heals
No fear, nor fight, comforting silence
So free, through flight, comforting silent side
[CHORUS]
06 Uroboric Forms (03:32)
Self is the universe, not separate
The state before the fall into self consciousness
Nothing is himeself, everything is world
[CHORUS]
Primordial egg returns
Consciousness unborn
Pre-personal perfection
Bliss's scree yet untorn
Uroboric forms
Find itself as a separate entity
An ego germ is just beginning to be
Wherever there is other, there is fear
Birth, primal paradise
No gap distance or separation
Between self and environment
Unconditional omnipotence
Nothing is himself, everything is world
[CHORUS]
Consciousness unborn
Uroboric forms
Carico i commenti... con calma
Altre recensioni
Di The_Bassist
Questo è sicuramente il miglior album che io abbia mai ascoltato.
Senza dubbio un'opera che arricchirebbe anche, e azzardo un soprattutto, i non cultori del metal.
Di paperino
Focus è tutto e il contrario di tutto, l'ipnosi prima della fine, la sensazione di sogno che ci assilla appena svegliati.
Questa è l'esperienza più incredibile della vostra vita.
Di lipap
"Focus è un album eccezionale e davvero non catalogabile in nessun genere in particolare."
"Il cantato di Paul Masvidal è l'elemento distintivo dei Cynic, tra vocoder e voce death."