Ho visto l'ultimo film di David Lynch "Inland Empire".

Un gioco di sovrapposizioni e digressioni apparentemente privo di un "plot" narrativo.. bussola del racconto filmico. Immagini curate; istanti fissati con maestria senza le prerogative della consequenzialità.

Un esercizio dadaista nello sviluppo della storia. David offre i pezzi del puzzle, ma l'assemblamento è a carattere personale. Un cineasta poco didascalico che stimola e provoca l'altrui creatività… E lo spettatore mai può essere passivo: deve estrarre e tessere da solo i fili di una trama intricata e polisemica… DA VEDERE !!!!!

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Altre recensioni

Di  easycure

 È proprio il senso ciò che invece manca a Inland Empire, rispetto a cui non si può parlare di molteplicità di interpretazioni, ma semmai di assenza di interpretazioni tangibili.

 Lynch inserisce in maniera coscientemente sadica un ulteriore epilogo, che sembrerebbe quasi definire tutto ciò che si è visto prima una gigantesca farsa.


Di  Galakordi Urtis Krat

 Il cinema di David Lynch esige un pubblico senza aspettative.

 Tutto, ma proprio tutto, a livello di trama, viene spiegato nei dialoghi.


Di  C.H.A.R.L.I.E Nokia

 Inland Empire, il de-profundis di Lynch, è un puzzle dissacrante, eppure ironico, deflagrante e sensuale.

 Non esiste e non è mai esistito il vero e il falso, ma lo diceva anche Kurosawa negli anni 50: esiste solo la morte, il resto conta molto di meno.


Di  O__O

 Lynch, maestro indiscusso, è riuscito ancora una volta a straziare il mio cuore.

 Tre ore incollato allo schermo del televisore con la bava alla bocca.


Di  LKQ

 David Lynch non è tanto sfuggente quanto enigmatico: un bersaglio mobile per chi lo intervista.

 È così emozionante quando ci si innamora delle idee. In un certo senso ci si perde. E perdersi è meraviglioso.