Non Dire Niente... (Ho Già Capito)
pezzo semiacustico non eccezzionale un riempitivo buono come facciata b di più
La Mia Scelta
grande pezzo...siamo nel 71 in italia si ascolta claudio villa
questo pezzo ha un bel tiro di più
Ufo -No Heavy Petting
Discone che mi piace (quasi) quanto "Phenomenon", di una band che si conferma saldamente tra le più accattivanti e valide della scena rock/hard anni '70. Il terzetto iniziale è semplicemente irresistibile e ci sono poi altre canzoni di gran marca, la ballad "Belladonna", la mia preferita "On With the Action" coi suoi toni grandiosi e "epici" nel senso meno tamarro del termine e la conclusiva "Martian Landscape" (che rende anche onore al nome della band, eh), tutti bellissimi brani, molto ispirati. La definitiva aggiunta di pianoforte e tastiere varie è graditissima e aggiunge un tocco ottimo di varietà ed espressività al suono della band; suonate su questo disco (il disco con i due primati in copertina) da Danny Peyronel, fungono da spalla perfetta alla centralità della chitarra di Schenker e marchiano con decisione un buon numero di canzoni, alcune delle quali sfiorano proprio il piano-rock (vedi "Highway Girl" ad esempio, altra gran canzone), altre, come "Belladonna", ne risultano elegantemente arricchite. Mogg tira fuori due-tre performance molto belle, Schenker tira fuori un par di momenti da fuoriclasse in un paio dei succitati brani e Peyronel contribuisce notevolmente come autore o co-autore ad alcuni dei pezzi più riusciti di "No Heavy Petting". Gran disco davvero, piaciuto molto. di più
Wolves in the Throne Room
Il black metal nella sua forma più eterea e trascendentale. Two Hunters, il mio disco preferito del genere, riesce sempre a congelarmi con le sue atmosfere uniche ed irripetibili. di più
Alio Die
Stefano Musso è il guru della musica ambientale in Italia. di più
Red Hot Chili Peppers
Boh, qualche canzone bellina ce l'hanno... Però sono a dir poco disgustosi e hanno proprio un cantante di merda. di più
R.E.M. -Fables Of The Reconstruction
Disco splendido e purtroppo uno dei loro meno considerati e più sottovalutati. Composto in un momento di forte tensione nella band, ne assorbe i nervi tesi e nelle canzoni resta un velo di cupezza, di maggiore oscurità che avvolge le loro tipiche trame melodiche, tra l'altro qui particolarmente ispirate, avvertibile soprattutto in alcuni brani, con l'opening capolavoro "Feeling Gravity Pull" come manifesto di questo mood e della gran musica che i 4 georgiani ne hanno tirato fuori (come spesso accade nell'arte, dalle crisi escono opere di grandissimo valore artistico). E come si apre con una canzone capolavoro, si chiude allo stesso modo, con la struggente malinconia della melodia-killer di "Wendell Gee", una delle mie preferite del loro vasto repertorio, che segue la quasi altrettanto bella "Good Advices". In mezzo una sequenza di canzoni bellissime sparate senza sosta nelle orecchie, con la loro consueta delicatezza e quella punta di "tensione" in più che adoro di questo disco ("Life and How to Live It", la favolosa "Auctioneer"). Ma gli altri due capolavori per me sono "Driver 8" e "Green Grow the Rushes", imperdibili diamanti nella produzione R.E.M. di più
R.E.M. -Reckoning
"Reckoning" è uno dei dischi dei R.E.M. che ho digerito più lentamente, per parecchio tempo ha continuato a colpirmi molto meno di altri loro lavori, poi è scattata la scintilla. Bello è bello, insomma, anche se resta schiacciato tra due loro dischi che personalmente adoro, quali sono "Murmur" e il sottovalutato "Fables..." e rispetto ai quali continua a piacermi meno ma parliamo di un "meno" parecchio relativo. Le canzoni belle, assai, sono molte, tra jinglejanglate da antologia ("7 Chinese Brothers") azzeccatissimi ritornelli killer ("Don't go Back to Rockville") straordinarie fusioni tra il loro classico melodismo e il sound della ballad-acida anni '60 nell'ennesimo personale omaggio ai vecchi padri in "Time After Time (Annelise)" (la chitarra di Buck, qui, è meravigliosa), la lenta, pacatissima, malinconia di "Camera" e altri gioiellini sparsi vari ("Letter Never Sent" per dirne una). Pur non considerandolo uno dei loro capolavori, resta un disco validissimo dalle cui parti tornerò con maggiore frequenza, in futuro. di più
Selvaggia Lucarelli
Apprezzo il suo essere solitamente diretta, il suo cantarle in faccia come nessuno ha il coraggio di fare, così come il suo modo di narrare alcuni fenomeni. Spesso però cade nella retorica del politicamente corretto e del nazi-femminismo, contribuendo attivamente in prima persona ad alimentare il fenomeno, rendendolo sempre più patetico e ridicolo, lì mi comincia a scadere. di più
Game Theory -Pointed Accounts of People You Know
Probabilmente è il disco "meno bello" dei Game Theory questo ep del 1983, ma avercene di meno belli così... In ogni caso, se lo è lo è solo perché in metà ep Miller lascia spazio, compositivo e canoro, ai restanti membri del gruppo, soprattutto Juhos che, comunque, ottiene secondo me risultati assolutamente non disprezzabili, ma chiaramente al di sotto del livello del miglior Miller. La prima metà dell'ep, tutta milleriana, è perfetta, tre grandi canzoni con "Penny, Things Won't", capolavoro dell'ep, a fare da manifesto del lato compositivo più imprevedibile ed intricato del pop di Scott, qui palesemente in direzione opposta a quella del pop mainstream a lui contemporaneo, con una canzone che sperimenta la materia pop, la rende irregolare, contorta, difficile, alternando quelle riuscitissime parti di chitarra splendidamente orecchiabili ad una struttura decisamente poco "popular" e anche "Metal and Glass Exact" è sulla stessa linea più o meno, mentre la bellissima "Selfish Again" ha una struttura più canonica e una ispirazione melodica pop, come sempre, impeccabile. Nei restanti tre brani "Life in July", scritta da Miller a quattro mani con Nancy Becker e da lei cantata, è la più adorabile ma anche le due di Juhos tutto sommato sono molto carine. Un peccato il loro oblio nelle compilation che dovrebbero raccogliere i due ep '83-'84 dei Theory, ma che escludono i brani di Juhos, facendo storcere il mio naso da integralista delle opere complete. di più
American Music Club
Highway 5, Somewhere, Jenny, Western Sky, Blue And Grey Shirt, Now You're Defeated... Impossibile restare indifferenti di fronte alla qualità di pezzi musicali di tale bellezza. di più
The Smashing Pumpkins
Come confermato anche dagli esimi (e all'epoca rispettabilissimi) sceneggiatori/produttori de "The Simpsons", un gruppo o per ragazzini, o per adolescenti, o per post-adolescenti, o per semi-adultoidi grottescamente abbarbicati al sogno di riscattare la loro adolescenza farcita dalla sfiga.. E' come se avessero marchiato a fuoco una buona porzione di una generazione anni '90, pre-confezionando etichette da atteggio tra l'apatia misteriosa e la depressione gratuita & immotivata..
Dal punto di vista delle loro gesta artistiche, riuscire a sopportare l'indefinibile dimensione sonora emessa dalla massa di carne semovente dietro al microfono mi pare una specie di super potere che tutto sommato merita un minimo sindacale di rispetto; le lodi sperticate che li accolgono sono uno di quei misteri debaserici su cui riflettere nei solitari, devastanti momenti che separano la seduta sulla tazza, la botta di mal di pancia e lo scatenarsi del flusso piroclastico, ma anche no..
Un affettuoso voto in più perché hanno contribuito ad insegnarmi da quale musica stare alla larga.. di più
Madrugada -Chimes At Midnight
Dalle fredde terre norvegesi un caldo ritorno inaspettato e gradito: il classico sound del gruppo, al suo meglio. di più
John Kennedy
“Il comunismo non è mai andato al potere in un paese che non fosse smembrato dalla guerra o dalla corruzione, o da entrambe.” JFK di più
Karl Marx
"Non è vero comunismo"
"E' stato applicato male"
"Sì, ma anche nei Paesi capitalisti c'è la povertà"
Eppure, in 150 anni di storia, nessun Paese è riuscito a conquistare il benessere applicando "il vero comunismo".
E no, il prossimo tentativo non andrà meglio.
Il motivo è semplice.
Il comunismo non è una buona idea applicata male.
Il comunismo è una pessima idea applicata peggio.
Ogni volta che si cede alla tentazione di costruire una nazione pianificando la vita delle persone e pianificando l’economia, si finisce per costruire un inferno.
Purtroppo, la convinzione che le teorie di Karl Marx siano valide è dura a morire. L’idea di poter pianificare la vita degli individui è ancora universalmente accettata dai governanti.
Alcuni tentano di applicare vie di mezzo, ma il risultato è sempre disastroso. di più
Corrado Guzzanti
Ha un suo perché, sapevatelo (cit), ma Rido di più con Ciufoli di più
Overkill
Ma io direi direttamente: molto più meritevoli della big four. di più
Alice in Chains
Il lato più malinconico del grunge. Layne Staley, semplicemente una voce da brividi. di più