Francesco De Gregori -Amore nel Pomeriggio
Per ora il miglior disco d'autore italiano del nuovo millennio. di più
The Doors -The Soft Parade
Perchè tutti dicono che è l'album più brutto nell'intera discografia dei Doors? Non è affatto vero.
A me piace moltissimo come album e andrebbero rivalutati alcuni pezzi come Shaman's Blues oppure la title track dalla durata di quasi 9 minuti. E' molto jazz, ma ripeto, mi ha attratto già alle prime note di tromba di Tell All The People, poi vabbeh se devo dirvi la verità le mie preferite dell'album sono quelle senza ottoni, ma dei Doors apprezzo quasi tutto, a parte quei due album dopo la morte di Morrison, anche se la voce di Ray non mi sembra affatto tanto male. di più
Leonard Cohen -Death of a Ladies'Man
Sbeffeggiato all'epoca per la produzione barocca di Phil Spector, rimane per me uno dei dischi migliori del Lugubrious Len. Prima di tutto, perché nella versione folk/depressa (vedi "The Famous Blue Raincoat") non mi piaceva tanto e poi perché' secondo me the wall of sound di Spector aggiunge una dimensione surreale ai testi depressi e deprimenti di Leonard. Anche i disastri amorosi più squallidi e desolati sembrano meno gravi visti da questa prospettiva. di più
David Bowie -Station to Station
Per me questo inizia la trilogia berlinese, anche se so benissimo che fu composto e registrato negli US, con Bowie in paranoia per l'abuso di cocaina. Ma quelli sono fatti suoi. A me interessano i sei pezzi magnifici che compongono quest'opera sublime. I più famosi sono "TVC 15" e "Golden Years", sublimi ovviamente. Ma che dire del treno di "Station to Station"? E "Stay" e' una magnifica canzone d'amore, da un autore che non e' mai stato particolarmente romantico. Chiude in magnificenza una straordinaria versione di "Wild is the Wind". Bowie the crooner. di più
David Bowie -Heroes
Difficile amare un vinile più' di questo. Conosco a memoria ogni traccia:
Lato A
"Beauty and the Beast" che ci trascina all'interno dell'esperienza musicale senza fronzoli e preamboli; "Joe the Lion", la mia seconda canzone preferita, con stridenti chitarre punk; "Heroes" su cui si sono gia' versati fiumi di inchiostro, bits and bytes; "Sons of the Silent Age", colonna sonora per un film di fantascienza; "Blackout", sulla perdita di coscienza per l'uso di droghe e alcohol.
Lato B
"V-2 Schneider", "Sense of Doubt", "Moss Garden" e "Neukoln" si susseguono con armonia, per terminare con l'assurda "The Secret Life of Arabia", suono premonitore del "Lodger" a venire. Ma non sarebbe un disco perfetto senza questa imperfezione. di più
David Bowie -Young Americans
All'epoca fece scalpore per il "Plastic soul" sound. Ma all'epoca non seguivo Bowie. Ad ascoltarlo in retrospettiva, e' un disco soul di tutto rispetto, ma non clamoroso, con una versione di "Across the Universe" che suona tanto come un riempitivo. Anche il resto dei pezzi suona come il prodotto di un musicista che non sapeva in che direzione andare. Dopo aver abbandonato Ziggy e Alladin, Bowie viaggiava senza una meta precisa. Gia' prodotto da Visconti, ma ancora alla ricerca della direzione giusta che arriverà infine con la svolta SF di "The Man Who Fell to Earth" e grazie all'influenza della rivoluzione punk. Pezzi migliori: "Young Americans", ma afflitta da un testo densissimo - di cui Bowie si sbarazzerà in "Low" e "Fame", per cui dobbiamo ringraziare anche Lennon di più
David Bowie -Aladdin Sane
La copertina e' più iconica della musica. La storia della sessione fotografica e' riportata in diversi siti e libri, quindi potete leggervela senza che stia a raccontarla un'altra volta. Il fotografo e' Brian Duffy, famoso per le foto della Swinging London, insieme ai colleghi David Bailey e Terence Donovan (il trio più in Vogue degli anni '60).
I pezzi del disco invece sono bizzarri e di qualità discontinua. "Aladdin Sane" ci racconta dei timori di Bowie sulla guerra e la follia, "Panic in Detroit", "Cracked Actor" e "Drive-in Saturday" sono descrizioni di vita di "Ziggy in the States" come scrisse qualcuno. In trasferta nel nuovo mondo Ziggy e' frastornato da tutte le novità e diventa cinico e spocchioso. Il disco contiene anche una cover dei Rolling Stones. di più
David Bowie -Low
Grandioso. Pezzi che iniziano e finiscono senza alcuna introduzione, isteria, sperimentazione. C'e' tutto. di più
The Cranberries -Stars: The Best of 1992-2002
Ironia della sorte...ascoltarlo in cuffia durante la sgambata, tornare a casa e sapere che Dolores è morta. Brutta storia. R.I.P. di più
Nick Drake -Pink Moon
Su debaser il disco più sopravvalutato in assoluto.
Credo che se Nick Drake non fosse morto tragicamente e prematuramente, il disco non avrebbe avuto lo stesso "successo".
Per me è un buon disco di ballad depresse e niente più. di più
883
Non ce la faccio....troppi ricordi! (cit. Giovanni Storti) di più
Phronesis
Un trio anglo-scandinavo che suona il Jazz bene assai di più
The The
Il il il .......cosa????? di più
Supertramp -Brother Where You Bound
se ne va Hodgson ma i Supertramp non scossano! di più
Jaco Pastorius
Anche un disco di Pastorius può risultare piacevole (dopo una bottiglia di Vecchia Romagna) di più
Koko Taylor -Queen of the Blues
e che vuoi definire, l'hanno già definita, a ragione, Queen of the blues....basta? di più
Steppenwolf -At Your Birthday Party
Suono buono, ordinato, ma poco spontaneo. di più
Isaac Hayes -Hot Buttered Soul
DA AVERE!!....stupefacente il suono di questo disco, nessuno che non lo conosce direbbe che è del 1969. di più
Nino Buonocore
Musicista e cantautore di grande finezza ed eleganza. Alcune canzoni bellissime e tanta classe. di più