Entrance
Aka Guy Blakeslee. Pericolosamente vicino al miglior Andrea Uccello (volgarmente detto Andrew Bird). Soprattutto in "Book Of Changes". di più
Jim Wynorski -Sins of desire
Minchiata ATOMICO-SPAZIALE, da vedere strozzandosi con le ciambelle alla Homer Simpson e mandandole giu' ruttando Chinotto. Visionate il film solo se volete farvi violenza... di più
Galactic
Questi sanno suonare!!! di più
AC/DC
Anticipiamo gli inutili cazzari con due cose: 1) chi risponderà che sono ripetitivi e/o sempre uguali vorrà dire che si e' ascoltato tutti i loro album anche se gli stracciavano i coglioni solo per poter dire questo coerentemente (tanto di cappello alla coerenza e alla demenza!) 2) per me gli eisidisi sono due band, con e senza Bon Scott. Valuterò la prima da me adorata, un sound incalzante, con le chitarra che spaccano e un perfetto treno impeccabile alla sezione ritmica ,impregnato di blues (già di blues!). La sfrontatezza di Scott faceva il resto. Album favolosi, tutti diversi (ma dai?!). Poi il fattaccio, lo strepitoso Back in Black (a lui dedicato forse per questo stupendo) e poi si il vero declino.... attenzione però fino a poco fa live davano ancora merda a parecchi! Il cofanetto con "tuttoScott" più BiB straconsigliato! di più
Meghan Trainor
allora io tollero tutto ma questa merda no. Meghan Trainor - All About That Bass è tipo la canzone più odiosa della storia della musica.
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Jovanotti -Lorenzo 1999: Capo Horn
un album "di mezzo" insieme a lorenzo 2002 (il quinto mondo o qualcosa del genere...), inferiore a "l'albero", superiore al successivo. Per un altro bel lavorone bisogna aspettare il 2005 di più
Chicago -Chicago II
Li adoro, dal primo disco all'ultimo, cagatine soporifere comprese. II è per me il migliore, dimostrazione di collettività musicale, misto di generi sublimamente amalgamati. di più
Led Zeppelin -Houses of the Holy
Il dirigibile sulla vetta dell'Everest di più
The Cranberries -To the Faithful Departed
L'inizio della fine. Volere non è sempre potere. di più
Chris Cornell
Say Hello 2 Heaven. Tra le voci più belle di sempre, in assoluto. di più
Soundgarden -Louder Than Love
Dopo l'inarrivabile "Badmotorfinger" è il lavoro che prediligo dei Soundgarden; anno di grazia 1989 lasciano la SST (abituale minuto di raccoglimento in onore della label) e si accasano alla A&M per il disco più Heavy della loro monumentale prima parte di carriera. Unica nota negativa un mixaggio che non passerà certamente alla storia; non mancano le bombe atomiche sonore come le iniziali "Ugly Truth" e "Hands All Over". Il resto segue a ruota, con l'accoppiata Yamamoto - Cameron (basso e batteria) a garantire una base ritmica bastarda ed incisiva che ti sega in due. Per la demolizione finale ci pensano poi voce, ah quella voce..., e sei corde; ma quanto era figo Chris in copertina, Dio Bon!?!...LOUD LOVE... di più
Bob Dylan
Poesia; poi però l'ha cantata e suonata. Ascoltabile solo grazie a chi ha fatto le cover di alcune sue canzoni. di più
Kendrick Lamar
Artista con i controcazzi. Il meglio che l'hip hop americano ci avesse portato negli ultimi anni. di più
Jade Warrior
All'ombra del Monte Fuji, fra rarefattismi progressive e squarci di ambient primordiale. di più
Alter Bridge
Grandissima Band, la traccia Blackbird è una delle più belle di sempre! Myles mette i brividi, una delle migliori voci della storia.
In sostanza spaccano!! di più
Soundgarden -Louder Than Love
Da oggi ti ascolteró con un filo di tristezza... di più
unicostampo
Band romana dal sound rock formata da Fabio Massimo Colasanti e Danilo Cioni. di più
Soundgarden -Superunknown
"Il titolo scelto fu Superunknown, strano ma indovinato. Quel termine descriveva perfettamente i Soundgarden in ogni momento della loro esistenza. La gente sapeva chi erano ma essi rimanevano comunque un mistero. Erano "quella banda di metallari", "quel gruppo di Seattle", "quelli che copiano i Led Zeppelin". Erano riusciti a vendere mezzo milione di copie e a suonare negli stadi senza che le persone avessero un'idea di chi fossero. Per quanto, di tanto in tanto, potessero essere riconosciuti, rimanevano personaggi nell'ombra. Raw scrisse dell'album: "Un lavoro a caduta libera, più immediato e fruibile dei precedenti; il tipo di cosa sfornata velocemente e che però dura per decenni... Superpotente nell'esecuzione, la voce di Chris è l'aspetto predominante, la chitarra di Kim Thayil suggerisce la nascita di un musicista personalissimo"." di più