Personale, sanguigno, ruvido, pesante, accattivante e meravilgiosamente sporco come sempre. Dopo 5 anni di assenza dalle nostre orecchie torna il suono del grande Mark Collins da Detroit coi suoi Dirtbombs, al quarto album per la In The Red.

Nato per essere un EP da 5 pezzi ed esploso in un fantastico full  length, questo "We Have You Surrounded" ripropone le bombe sporche in gran spolvero, con un paio di cover ("Sherlock Holmes" degli Sparks e "Fire In The Western World" dei Dean Moon) e altri 10 pezzi nuovi dove il loro garage rock venato di punk, pop, r'n'b e sana tribalità martellante si avvolge intorno alla voce profonda di Collins e sembra uscire direttamente da dietro l'insondabile profondità dei suoi occhiali neri.

Godimento di gran spessore per le orecchie e grandissima la canzone scritta per loro (o per i Bauhaus? chissà!) nientemeno che da Alan Moore: sentitevi "Leopard Man At C&A"  a tutto volume e lasciatevi scuotere dal drumming primitivo, che vi circonderà senza scampo per portarvi dritti alla alla fine del mondo ("We Have You Surrounded", "La Fin Du Mond"): woa! Pochi gli intermezzi tranquilli ("Indivisible") e anche le stranezze si sopportano bene ("Race To The Bottom").

Per me, dei geni.

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