Un bambino che guarda attraverso una porta un cielo azzurro con le nuvole, quattro pianeti che si notano in primo piano, un elefante posto sopra dei libri impaurito da un piccolo topolino, il disegno di un occhio fatto dall'elefante su una lavagna, un'anfora di vetro che si è rotta e il simbolo dei Dream Theater sul pavimento. Ogni simbolo richiama ciò che verrà raccontato nel viaggio sonoro. Un viaggio all'interno dell'immenso mondo della band.

A detta di molti i Dream Thater sono troppo tecnici, freddi, suonano senza sentimento. A mio modo di vedere sono un super gruppo che ha scritto pagine indelebili nella storia della musica. Hanno inventato il progressive metal. Per decine di band sono il punto di riferimento e lo saranno ancora in futuro.

Dopo album storici come Images and Words, Metropolis II: Scenes From a Memory, A Change Of Seasons, Octavarium, Falling Into Infinity viene da pensare ovviamente che dopo vent'anni il gruppo non abbia niente da dire. In questi album hanno raccontato storie di vari personaggi, la parabola della vita. E qui tutti quelli che li considerano bolliti, alla frutta, senza ispirazione devono ricredersi alla grande.

Parliamo di Black Clouds & Silver Linings. E' stato pubblicato il 23 giugno del 2009. Il titolo dell'album deriva dal proverbio inglese "Every cloud has a silver lining", che in italiano è traducibile come "Non tutto il mal vien per nuocere".

Ogni singolo brano racconta un'esperienza negativa vissuta dai componenti della band, ma in perfetta sintonia con il titolo dell'album si cerca di trarre il lato positivo in ogni brano.

Apre l'opera "A Nightmare To Remember", una storia vissuta da John Ptrucci, che racconta di un incidente automobilistico. Con effetti sonori particolari si riproducono i rumori della macchina durante l'incidente, lo schianto, la frenata. Un classico brano alla Dream Theater con cambi di tempo, parti acustiche e ritmiche diverse tra di loro. A "Rite Of Passage" è un brano davvero particolare che racconta della Massoneria e delle società segrete. Qui la band riesce a ricreare perfettamente un' aurea di mistero. Non manca la parte strumentale che poi introduce la strofa finale con un tema centrale davvero splendido con un LaBrie ispirato.

"Wither" ha come tema principale il blocco dello scrittore, una ballad da tramandare ai posteri con le tastiere di Jordan Rudess in primo piano, suonata con grande sentimento. Bellissima la frase che incita al lasciarsi andare, a farsi guidare dalle parole, dall'ispirazione. "The Shattered Fortress" chiude la famosa suite dei 12 passi. Il tema principale è l'alcolismo, un tema abbastanza sentito da Mike Portnoy. All'interno del brano è presente una parte che era già stata eseguita in Octavarium. Una chiusura degna di un percorso iniziato tempo fa. Ed ecco che arriviamo ai due capolavori dell'album. The Best Of Times è un brano dedicato al padre di Mike Portnoy morto durante la stesura del disco. Fu proprio suo padre a dare il nome Dream Theater alla band. Un brano splendido con un intro di violino che poi sfocia in un crescendo di chiatarra elettrica con John Petrucci in gran spolvero. Le parole sono dirette, e l'intero brano vuole essere un ringraziamento al padre, che lo ha accompagnato durante la vita. Lo ringrazia per il tempo trascorso insieme, per i consigli, per i sorrisi, insomma per tutti i momenti condivisi insieme. Il titolo racchiude in se tutto il significato che il brano vuole trasmettere: il tempo migliore.

"The Count Of Tuscany" è il secondo capolavoro dell'album. Il brano è stato scritto da John Petrucci ripensando ad un evento capitatogli nell'estate del 2004, quando il gruppo era in tour in Italia. Durante uno dei suoi giorni liberi, Petrucci visitò un castello nelle campagne della Toscana, in cui incontrò un conte e, a causa dei suoi racconti inquietanti, iniziò a temere che non sarebbe più riuscito ad andarsene da quel posto. Il tutto raccontato in una suite sublime. Vi è un inizio strumentale con i componenti della band che si esprimono al meglio, veramente azzeccato il suond con quello che si vuole raccontare nel brano. Dopo l'intro e una strofa centrale vi è una parte dove le tastiere vogliono riprodurre i suoni delle campagne della Toscana. Ed ecco che una chitarra acustica ci introduce al momento più intenso dell'intero album. James LaBrie canta se quella è la fine, racconta la paura di Petrucci di fronte a quel conte che lo impaurisce. Dopo il tutto diventa più disteso con il conte che lo supplica di andare a raccontare la sua storia e il suo mondo. Un finale da brividi con un grandissimo assolo di Petrucci che si riaggancia alla parte iniziale del brano. Finisce tutto con il suono della natura delle campagne toscane.

Con Black Clouds & Silver Linings i Dream Theater hanno raggiunto la maturità artistica definitiva. Dopo quest'opera nessuno potrà dire sono freddi. Questo è un album suonato col cuore. All'interno del libretto ogni brano è correlato da diversi disegni che rappresentano quello che viene raccontato. In particolare nel retro della copertina è presente un faro e un paesaggio notturno con le onde che sbattono sulla scogliera.

Una volta ho letto in una recensione: i Dream Theater o li ami o li odi, chi li odia non sa cosa si perde. E' proprio vero, in sintesi questa frase dice cosa sono stati e cosa saranno spero.

Dream Theater. Black Clouds & Silver Linings, da qui passa la storia della Musica.

PS: notizia di qualche giorno fa: Mike Portnoy ha lasciato i Dream Theater, e ora pensandoci quel faro dietro la copertina è come se rappresenta l'arrivo della band su quella sponda e la fine del ciclo. Un ciclo che ha accompagnato intere generazioni, che ha fatto sognare, che ha fatto commuovere chi ama veramente la Musica. Ora nemmeno voglio sapere con chi verrà sostituito, e spero che non lo sostituiranno con chi hanno detto, sennò veramente scenderanno negli abissi. Non lo voglio nemmeno nominare. Il rock e la musica in generale ci ha abituati ad abbandoni eccellenti (Bill Berry dai R.E.M., Peter Gabriel dai Genesis), ma qui stiamo parlando di Mike Portnoy. A mio modo di vedere è come se il cielo avesse perso quel blu intenso, un musicista del genere non si può sostituire.

Elenco tracce e video

01   A Nightmare to Remember (16:10)

02   A Rite of Passage (08:36)

03   Wither (05:25)

04   The Shattered Fortress (12:49)

05   The Best of Times (13:09)

06   The Count of Tuscany (19:16)

Carico i commenti...  con calma

Altre recensioni

Di  splinter

 Ancora una volta i ragazzi non hanno sbagliato il colpo.

 Penso che i Dream Theater non riescono davvero a sbagliare un colpo; ancora una volta ci han regalato un capolavoro tecnico.


Di  Stoney

 L'unica scappatoia per questi poveri ometti sensibili è comprare la discografia dei Dream Theater.

 Questo disco semplicemente non serve a nulla. Consta solo di un’infinità di clichè rimasticati e sputati, e basta.


Di  Anatas

 Il vuoto. Il nulla.

 Black Clouds & Silver Linings fa molto più male di una martellata sui coglioni.