OK OK lo so... sono un malato di mente... e me ne vanto.

Dopo due concerti dei Sunn praticamente uno dopo l'altro, mi ci sono voluti almeno dieci giorni perchè mi passasse l'otite e per riorganizzare un po' del vasto, allucinante materiale mnemonico riguardante questo spettacolare avvenimento. Era dal 2005 che sapevo che i Sunn con l'anno nuovo sarebbero approdati anche da noi poveri italiani fighetti e derelitti, ma chi si sarebbe aspettato un tour così notevole, con anche i seminali Earth a fare da gruppo spalla (un po' grottesco visto che i padri fondatori di questo tipo di suono rancidamente oppressivo sono proprio loro !!?)... così il tempo è trascorso, e l'aumentare della scimmmia mi ha portato a decidere l'ennesima pazzia.
Non uno bensì due concerti dei Sunn con gli Earth, mi aspettano... e quando mai me li potrò rivedere in futuro ??? Boh, fatto sta che io ho deciso, poco importa se dovrò andarci da solo, al massimo mi sballo come un cane e faccio nuove conoscenze...
Mi tengo così da parte in un mesetto qualcosa come 100 euri, raccomandandomi quotidie di non toccarli, nè tantomeno spenderli... "quelli sono per il concerto dei Sunn" è la preghiera del buongiorno... e intanto divulgo il verbo di perdizione annunciando che io sarei anche andato a vedere il concerto a Firenze, alla Flog.
C'è da dire che, essendo io di Ravenna, nessuno, o quasi mi ha minimamente cagato, poichè tutti gli interessati sapevano già che i nostri avrebbero suonato anche al Bronson, dandomela buca.... ma ecco la telefonata-svolta: quell'idiota di Nigolas e del suo fratellino Dimi all'ultimo momento mi annunciano che loro sono della banda, e proprio all'ultimo, si aggregano anche Aldo e Allo. È fatta!!

Con la mia macchina ci avviano in direzione Firenze attraverso il Mugello... viaggio tranquillo, musica ambient per tutto il tempo, porre a maneeetta, tappa in Autogrill e le solite cazzate... ci mettiamo un po' a trovare la Flog, ma alla fine veniamo indirizzati al quartiere Poggetto, e girando a vanvera lo troviamo quasi per caso (ogni volta è così...). Appena arrivo da fronte alla Flog, becco uno dei miei "amici dei concerti", ovvero uno dei tanti conosciuti ad altre date X sparse per l'Italia con cui mi ero dato la punta mesi prima, non ricordo in quale contesto, "a vedere i Sunn, magari a Milano..."; ci salutiamo fraternamente e lui si affretta a comunicarmi che la banchetta del gruppo è già allestita e bisogna affrettarsi a spendere a più non posso in merchandise limitato... non me lo faccio ripetere e, dopo aver pagato 13 euri d'ingresso, mi catapulto là, dove una graziosa metallara dai capelli scuri gestisce la baracca e cerca di fare la vaga con ogni avventore che, oltre a scucire qualche banconota, magari si perde anche in divagazioni estetico-sessuali... Io arrivo baldanzoso e mi becco ben 2 copie dello split SunnO))/Earth, gold vinyl limitato a 666 copie (una la rivenderò su eBay, da bravo sciacallo, fra un paio di anni...), lo split cd Xasthur/Leviathan (odio il BM), nonchè la maglietta del tùr, quella con lo gnomo mefitico davanti e il muro di ampli dietro. Sono pienamente soddisfatto e non mi cago nemmeno di striscio la succitata tipa.

Mi addentro così alla Flog, e vedo già nella penombra qualche losco individuo vestito di nero e ne ho paura... mi acquieto solo quando ritrovo gli altri, di fronte al palco, che contemplano la Grande Muraglia dei Sunn e tutto l'ambaradan che sti folli si portano appresso-addirittura due macchine sparafumo!! Iniziano le chiacchiere pre-concerto e mi avvicina un tipo che mi fa i complimenti per la mia maglia degli Swans, dicendomi a ragione che sono uno dei migliori gruppi live tuttora compianti, con l'eccezione che lui li ha visti, ed io no, e ormai non potrò più... che vergogna... frattanzi ecco giungere un camionista texano sul palco, un po' grassoccio col baffo quasi arriciato, e comincia a dar voce alla sua chitarra. Mi trovo di fronte a Dylan Carlson, che in men che non si dica viene affiancato dai suoi (bassista, la batterista Adrienne, ed un inatteso trombonista) e inizia il suo set, che catapulta letteralemte i presenti in un'altra dimensione. Questa nuova incarnazione degli Earth fa veramente la differenza, e rispetto al glorioso passato, Dylan Carlson non ha certo nulla da invidiare; le sinuosità spigolose e salmastre delle note della sua chitarra-drone si innestano cariche di pathos tra una sezione ritmica poderosamente rallentata, ed il cupo e ruvido suono dell'ottone, filtrati da diversi effetti (quasi una serie di folate di vento, talora...).
La musica viene assolutamente "pronunciata", l'aura che sprigiona è totale e pare rievocare paesaggi incontaminati e lontani, quasi che si fosse sospesi nello spazio ad ammirare in silenzio la densità dell'atmosfera di Urano, in un limbo dove tempo e spazio sono annullati, ma dove si può ancora osservare nella vastità immensa del vuoto un avvoltoio che volteggia, solitario in cerca di cibo putrido... mi faccio tutto il concerto di fronte all'ampli di Carlson, ne esco felice e tramortito, e verso la fine (mi sa che stavano facendo "Railford"...) noto un paio di barbe mescolarsi al pubblico: si tratta di O'malley ed Anderson, a cui prontamente rinnovo i miei saluti e i miei ossequi.

Vado verso il bar e trovo gli altri entusiasti a sorseggiare un birrone, gliene sgamo un sorso e ritorno alla mia postazione in prima fila; di lì a poco ecco giungere sul palco le succitate barbe insieme ad un cowboy, per approntare una sorta di check-sound: O'malley attacca la chitarra (quella che di solito usa quando suona con i Khan8) ad un marcissimo ampli valvolare (poi viene tolto ?!?!) che inizia a sfrigolare tra le grida divertite dei presenti... ahahaha, che munnezza, GRANDE !! Poi si avvia verso le sue pedaline che in poco tempo lo convincono del loro buono funzionamento, e iniziano anche a funzionare le sparafumo, che per un po' rimangono le sole ad intrattenere un pubblico sempre più curioso nonchè impaziente... puf puf puf puf e ormai il palco è immerso nella nebbia. Accolti da qualche espressione di giubilo (la mia), i SunnO)) giungono indossando le loro tonache nere: questa incarnazione dei Sunn prevede il magnifico duo O'malley/Anderson + Tos Nieuwenhuizen (un valoroso, come saprete poi...) + un non ben definito e forse un po' inutile bass-player (che non faceva che scorrere con la mano i capotasti, tanto il suono era al massimo, e benedire i presenti con l'altra mano... forse un certo Mark Deutrom..). Vengono incatenate tra di loro e fuse in un marasma sonoro da incubo pre-Apocalisse le mitiche "Hall-O))-ween", "NNO))", "Black Wedding" + forse altre composizioni tipiche del primo suono Sunn, quello che preferisco: un poderoso per quanto scarno e minimale vento sonico che fuoriesce dal muro di ampli ad un volume stratosferico; le pose da santoni ci stanno tutte, specia quelle di Anderson che a sto giro mi sembra il vero guru del palco: agita possentemente la sua Les Paul dorata come se fosse una reliquia di un tempo che fu, addirittura come se essa fosse una sua propria estensione fisica, la mani si congiungono e si innalzano al cielo in segno di rivalsa. Ecco poi appropinquarsi un losco e tenebroso figuro con un microfono appresso: si tratta di Xasthur/Malefic, un noto cane blackettone con una voce acida e pestilenziale.... il set Sunn aumenta ora di intensità, con Malefic che grida, quasi fosse un autentico mastino degli inferi sciolto dalle briglie infernali per potersi avventare su di un'umanità finora ignara.

Nel frattempo Nigola, Dimi ed io siamo persi nel nostro marasma mentale fatto di idiozia, e divertimento, oltre che di pura bestialità... conosciamo un ragazzo giovane con la sua giovane compagna, ed io gli faccio i complimenti per la sua maglia dei Boris, e, incredibile !!, lui possiede dei CORIANDOLI (in effetti era Giovedi grasso..), così iniziamo a gettarli letteralmente in faccia a Xasthur, che di lì alla fine del concerto non ha fatto che sbiascicare frasi incomprensibili, piangere (!!!) e sbavare liquido nerastro (ottimo!!) !!! Anche se lui non ne era molto contento, per me quella dei coriandoli è stata la parte più sublime del concerto !! Un po' meno bello sopportare le urla da ossesso del tipo fino alla fine, quando la dolcezza del silenzio si è dipanata nell'aria con una grazia ed una pienezza mai contemplate altrove...

Viaggio di ritorno a Ravenna da incubo: come se non ne avessimo avuto abbastanza, sul Mugello ci attendeva pioggia, neve, gelo, nebbia, e solitudine... la mia, unico reduce costretto a guidare fino a casa... mi ribello a questo stato di cose, minacciando di finire fuori strada se qualcuno non mi dava subito il cambio; Allo si propone, martire insperato delle 3 e mezza, così io posso fare su e profondare poi in un letargo fino all'arrivo a casa... dove, per inciso, i nostri suonano il Sabato immediatamente successivo.

Così eccomi di nuovo da capo: in meno di 48 ore sono di nuovo in solluchero e pronto ad altre due ore e più di devastazione cerebrale !!! Bronson, un piccolo locale a ridosso del circolo di Madonna dell'Albero (paesucolo di poche anime poco fuori Ravenna), luogo di perdizione delle notti brave ravennate all'aroma di electro-pop, Clash, dance-hall vari generi + concerti underground di una certa rilevanza e spesso molto stimolanti... io stesso organizzo concerti e devo dire che con il Bronson mi sono già trovato in un rapporto di sana concorrenza (sana nel senso che si cerca di non tirarsi i capelli a vicenda...) dovuto ad una consonanza di comuni gusti musicali che ci ha portato a trovarci sulla stessa lunghezza d'onda nell'organizzare eventi e serate... ma d'altronde basta mettersi d'accordo in armonia e tutti sono felici. Così quando ho saputo che facevano SunnO))+Earth lì.. beh dapprima ho goduto, poi mi sono preoccupato: come fanno a fare sto concerto senza svegliare mezzo paese, mentre l'altro mezzo ti assalta il locale, magari in preda ad una crisi mistica ??? Secondo me arrivano gli sbirri, è stato uno dei miei pensieri... ma poi alla fine non sono arrivati !!!

Alle 9 mi chiama Davide, compagno di mille avventure, esaltato duro perchè quest'anno i Sunn suonano dietro casa sua (l'anno scorso era venuto anche lui a Nurnberg..), e mi intima di sbrigarmi. Stanno già per iniziare gli Earth... Io però sono indaffarato, devo portarmi appresso una mia amica di cui mi sono veramente invaghito, e me la voglio portare a vedere i Sunn (come dire o la va o la spacca !!!!!). Arrivo con lei sulle 9 e mezza e gli Earth stanno già suonando... peccato che il palco del Bronson sia veramente incassato alla fine della sala, per cui con tutta la gente che c'era già con gli earth si vedeva poco e niente... ma a me importa il suono, cristallino e magico come sempre... mi sollazzo su quelle decadenti note (la stupenda "A plague of Angel", dello split SunnO))/Earth su vinile dorato !!! in vendita al banchetta e definitivamente sold out quella sera...), mentre Serena mi guarda un po' scettica, ma comunque divertita. In giro noto magliette dei Judas Iscariot, Burzum, Neurosis, etc..; saluto il mitico Seldon Hunt che avevo conosciuto un anno prima al concerto degli ISIS a Bologna... è la persona più alta con cui abbia mai avuto il piacere di intrattenere una conversazione.. ora è in tour con O'malla e company, si ricordava di me e gli riprometto anche a sto giro di spedirgli in Australia lo split Corrupted/Cripple Bastards, che gli manca... se qualcuno di voi regaz ne ha una copia in più vi prego di contattarmi, e di vendermela, io ne ho solo una copia e su Ebay sta diventando sempre + arduo reperirla...

Seguo Serena dentro e fuori, non voglio lasciarla sola in questa valle di matti, faccio su e mi sorseggio una birra in attesa, con tutti, che i nostri appaiano per annichilirci, cosa che prontamente si dispiega ai miei occhi da miscredente: la nebbia delle sparafumo al Bronson rende l'ambiente ancora più pesto e stantio, l'atmosfera veramente asfissiante.... non vedo una mazza, essendo rimasto indietro a sto giro, ed essendoci veramente una calca inaudita nelle prime file+gente incredibilmente seduta o sdraiata, le sparafumo funzionano a buoni regimi, e solo quando mi avvicino al cesso, che è situato vicino al palco, vedo la sinistra silhoutte di O'malley in ginocchio, che quasi prega e si batte il petto... L'incommensurabilità fra i Sunn e la maggior parte degli avventori del Bronson non tarda a rendersi evidente: a parte il folto pubblico, di cui conoscevo un buon 50%, a ridosso del palco, è divertentissimo notare le facce spaurite e incredule delle bariste, quasi angeli degeneri costretti a servire da bere a Satana in persona, dei buttafuori incazzati neri a causa delle vibrazioni, che non se la sentivano minimamente di tornare a fare la loro ronda per beccare qualche sigaretta tra i presenti, e preferivano stare sull'uscio... si raggiunge l'apice verso la fine: da fuori, dove vado a fumèè, vedo il Bronson che traballa, e penso agli anziani del circolo di Madonna, se ne è rimasto qualcuno dentro... becco amici e conoscienti stremati ma tuttavia colpiti in positivo ("Mai vista una cosa del genere.."), rientrando mi faccio due risate nel notare gente letteralmente inebetita con la faccia al muro, impossibilitata persino ad alzarsi per un drink !!!

Le casse del locale ululano, tutto è al massimo della potenza, le mie orecchie, al pari di quelle degli altri presenti, sono incandescenti e paiono minacciare la sordità perenne.... trionfale l'epilogo, mai troppe le lodi e gli accidenti !!! Riporto anche la recensione di Enrico, un mio caro amico di Bagnacavallo, che si è visto SunnO))+Earth+An albatross a Barcellona... ci siamo scambiati le opinioni via mail... se non vi siete ancora sparati 2 flaconi di dexamyl nel leggere fino a qua, proseguite la lettura, amici.... alla prossima:)"

"-An albatross: abbastanza fighi, ma fatalmente fuori posto e snobbati dallagente. Ballavo solo io, ero l'unico che conosceva i pezzi, io e un tiziocatalano patito di screamo di 20 anni. Mi aspettavo qualcosa di pun pochitopiù devastante, ma sono stato comunque soddisfatto. Piuttosto, sconcertatodalla durata del concerto, addirittura 35 minuti. Alcuni dei miei dubbi possono essere dati dal fatto che suonavano soprattutto pezzi nuovi... Presenza scenica rock and roll oltre ogni dire, il cantante sembrava alice cooper... -Earth: Bello, bello, 55 minuti 4 pezzi, il loro classico drone con una inconsueta inflessione morriconiana, batteria che ricordava tanto igodflesh, benchè non elettronica, e finalmente un'unione insolita ma affscinante di tradizione e suoni di nicchia... Non fsse che ero stanco morto me li sarei goduti di piu. Intenso, e poi soprattutto notevole per essere riusciti ad inserire in un suono di impianto drone una vena malinconica palpabile. -Sunn. Ero sconcertato nel vedere tanta gente, tipo 400 persone. Non potevo credere che i sunn siano diventati così famosi, con quel suono ostico, poi... Magliette di burzum e metallari dappertutto entusiasti, ma anchegente vestita fighetta (meglio dei metallari), tutti entusiasti. 1 pezzo solo per 67 minuti. Fumo dappertutto e presenza scenica studiata, con movimenti lenti, cristallizzati, gesti d'incitamento al pubblico, pugni alzati e cose così, a ricordare il rituale di una setta, e suono veramente soverchiante. Sul finale mi sono rotto le palle, sarà anche perchè c'era sto vocalist inutile e blackmetallosissimo, forse xhastur, che è arrivato dopo 25 minuti e ha continuato a ripetere lo stesso grido allucinante per troppo tempo. La musica invece era perlopiu ok. Più che altro, quando tutto si è interrotto repentinamente mi sono reso conto di quanto fossero riusciti a fagocitarmi anche se nel finale praticamente seguivo poco... Il silenziò è stato straniante. La gente mi chiedeva opinioni e io dicevo che ero venuto soprattutto per un dovere di amicizia e per gli an albatross, che i sunn non mi convincono mai al 100% ma è un dato di fatto che sono un gruppo mostruosamente personale anche a costo di cadere nel ridicolo e di incidere un po' di materiale inutile, cosa che per esempio non si può dire di molti gruppi che piacciono a me, poi pero sono onesto e obiettivo."

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