Lapidatemi pure, ma a me questo disco è piaciuto e anche molto..
  • Gallagher87
    26 set 18
    mica male eh, è solo che è troppo cover metallica 1991. Sicuramente meglio del successivo "The Stige" se non erro.
Black Sabbath: Heaven And Hell
CD Audio Ce l'ho ★★★★★
Blaze Bayley: Promise And Terror
CD Audio Ce l'ho ★★★★
Il disco più sofferto di Blaze. Dopo la perdita della moglie quello che esce di lui è un uomo distrutto, scoraggiato, ma incurante di ciò, va avanti. Le sonorità ricordano molto Blood & Belief del 2004, oltre che lo stesso stato d'animo che si percepisce nell'ascolto, ma ne esce un songwriting più maturo e canzoni a volte lunghe, che mostrano tratti di Bayley che ancora non erano emersi. God Of Speed, Faceless, 1633, e City Of Bones a parere di chi scrive, le migliori.
dark angel: we have arrived
CD Audio Ce l'ho ★★★
Un buon disco d'esordio, ma il meglio arriverà con i dischi successivi, che conteranno anche Gene Hoglan alla batteria in sostituzione di Jack Swartz che suonò invece, su questo disco. Ciò comunque non toglie che pezzi come Merciless Death, No Tomorrow, Vendetta, o la monolitica Welcome To The Slaughterhouse siano gran belle canzoni, rese ancora più incisive dalla voce di Don Doty.
Dokken: Back For The Attack
CD Audio Ce l'ho ★★★★★
A mio parere il miglior disco dell'epoca d'oro dei Dokken. Ben 13 tracce che non stancano, ma anzi meravigliano sempre di più ascolto dopo ascolto. Di un pelo sotto Under Lock And Key, uscito due anni prima, ciò che lo erge a disco più completo sono la produzione perfetta, una prova alla chitarra di Lynch fenomenale, e pezzi immortali come Kiss Of Death, Dream Warriors, Heaven Sent, So Many Tears, o ancora Mr. Scary. 10/10.
  • spiritello_s
    5 ott 18
    Con il pelo sotto andiamo sempre a dama.
  • Harlan
    5 ott 18
    Che vuoldire?
  • spiritello_s
    5 ott 18
    L'ha scritto Lei. Lo dovrei spiegare io?
  • Harlan
    5 ott 18
    Oddio aspetta, ci stiamo fraintendendo ahaha... Intendevo con "andiamo sempre a dama".
  • spiritello_s
    5 ott 18
    Ordunque. La dama è un gioco che si fa sulla scacchiera. Le pedine che giungono all'estremità opposta si dice "vanno a dama" trasformandosi in armi spietate. Per il gioco ovviamente.
  • Harlan
    5 ott 18
    Decisamente più chiaro! (o nero?) Perdona la confusione ahahaha..
  • Mmm... io qua invece non ci vedo nulla di svettante rispetto alla loro produzione.
    A mio avviso l'impennata assoluta in discografia (consistenza tematica, voce di Don finalmente non dannosamente forzata, grande lavoro di chitarra) coincide con "Up from the Ashes" che poi è battezzato come disco solo perchè Linch se n'era andato. Il suo sostituto, lo svedese John Norum, è meno peculiare dell'americano, ma cazzo è perfetto!
L'album meno riuscito del gruppo svedese, pezzi triti e ritriti che vanno a pescare nelle due precedenti uscite, neanche quelle niente di eccezionale (ma comunque più che sufficienti). A leggere il testo di "Life Is Now" o sentire "Between Two Worlds" o la scialba strumentale "Something For The Ages" mi viene il latte alle ginocchia. Sarà solo con "Infected" , tre anni più tardi, che gli Hammerfall riusciranno a svecchiare il loro sound e tornare su livelli qualitativi più che buoni.
Hammerfall: Glory to the brave
CD Audio Ce l'ho ★★★★★
Si può dire quello che si vuole sugli Hammerfall, sopratutto sugli ultimi lavori, ma Glory To The Brave ha rappresentato per gli anni in cui è uscito la rinascita di un genere che ormai era dato per morto, assieme ad album come Nightfall In Middle Earth dei Blind Guardian e Visions degli Stratovarius. Ne sono prova le immortali Stone Cold e Unchained, il fantastico lavoro ritmico di Steel Meets Steel o Hammerfall, e ancora la lunga e toccante Titletrack. Un grazie eterno ad Oscar Dronjak.
King Diamond: Them
CD Audio Ce l'ho ★★★★★
Uno dei miei album preferiti di sempre, capolavoro indiscusso.
King Diamond: Fatal Portrait
CD Audio Mi manca ★★★★
Prove generali per i capolavori che sarebbero susseguiti fino al 1990. La storia divisa in quattro pezzi risulta essere coinvolgente sia dal punto di vista musicale che dai testi, le altre canzoni, fatta eccezione per "Halloween", rimandano molto ai precedenti dischi con i Mercyful Fate. Un ottimo inizio.
Kreator: Phantom Antichrist
CD Audio Ce l'ho ★
Uno dei dischi più paraculi, senza idee e terribilmente melodico che ho avuto il (dis)piacere di sentire.
Manilla Road: Out of the Abyss
CD Audio Ce l'ho ★★★★★
I Manilla Road tentano di virare verso sonorità più Thrash Metal, e riascoltandolo a distanza di quasi 30 anni, il risultato è più che eccellente. Le atmosfere sulfuree di pezzi come Helicon, il riffing metodico e preciso di Slaughterhouse o la Titletrack, e i rimandi al suono tipico dei Road in War In Heaven o nella lunga Whitechapel, fanno di questo disco il più duro musicalmente del gruppo di Wichita. Mark Shelton ebbe vari problemi alla voce dopo la registrazione di Out Of The Abyss, conseguenti anche al modo di cantare nell'album, ma la magia di gruppi come i Manilla Road al giorno d'oggi non si è ancora spenta, e speriamo non si spenga mai.
  • Harlan
    24 nov 17
    Un favore agli editor, la copertina raffigurata è sbagliata, è quella di Courts Of Chaos. Si potrebbe inserire quella corretta?
  • Harlan
    26 nov 17
Manilla Road: Open The Gates
CD Audio Mi manca ★★★★★
Secondo di quattro capolavori dell'Epic che si susseguiranno in 5 anni, Open The Gates risulta essere più Heavy rispetto al suo predecessore, senza però snaturare la vera natura dei Manilla Road, che è presente in pezzi sognanti come The Ninth Wave e Astronomica, altri più diretti e veri e propri cavalli di battaglia (Metalström, Road Of Kings), e altri ancora strutturati in una maniera da rimanere a bocca aperta (The Fires Of Mars, Hour Of The Dragon). La produzione, pur non essendo delle migliori, alcuni diranno addirittura che questo sia un marchio di fabbrica della band, esalta molto la voce di Mark Shelton, più rabbiosa e grintosa rispetto a Crystal Logic. Un must da avere per gli amanti del genere, senza ombra di dubbio.
Manowar: Gods of War
CD Audio Ce l'ho ★★★
Un disco con ottime idee, contornato però da appesantimenti orchestrali totalmente inutili e cori totalmente messi a caso in alcune parti. Controbilancia però una prova vocale di Adams eccezionale, e una buona produzione per quegli anni. Sarebbe stato interessante ascoltare il successore della saga che vedeva in Gods Of War il primo episodio, e invece..
  • Dragonstar
    7 gen 20
    A me piace molto, anche se concordo sul fatto che vi siano troppe intro e parti inutili. Almeno con questo album provarono ad avvicinarsi all'ottica Wagneriana, e almeno è un pregio rispetto alla tamarraggine mostrata nei dischi precedenti...
Megadeth: So Far, So Good... So What!
CD Audio Ce l'ho ★★★★★
Pronto a ricevere critiche, ma per me il miglior album dei Megadeth. Hook In The Mouth, Mary Jane, e Set The World Afire già mi bastano per dargli i voti massimi.
  • Uhm... ma la migliore ("Into My Darkest Hour") non la nomini?
  • Un pelo inferiore a Rust in peace...
  • Harlan
    1 feb 19
    @[Radioactive Toy] sono tutte da 10 per me le canzoni, quindi anche In my Darkest Hour, ma ho elencato quelle perchè sono stati i pezzi che mi hanno colpito fin da subito e ci sono rimasto affezionato.. @perfect element Se li metto a confronto parliamo proprio di differenze micropischie, uno 98 e l'altro 100..
  • Kism
    1 feb 19
    Contorto e poco orecchiabile, anche se pieno di tensione e atmosfera. Nessun classico anche la citata "In my Darkest Hour" non ne ha la statura , meglio il precedente ed il successivo, inutile cover di "Anarchy in the UK".
    Comunque de gustibus...
Uno degli album più brutti, per non dire altro, mai ascoltati in vita mia.
Overkill: Horrorscope
CD Audio Ce l'ho ★★★★★
Uno dei migliori dischi Thrash degli anni 90'.
Overkill: Ironbound
CD Audio Ce l'ho ★★★★
Dopo un periodo non proprio brillante per Blitz e soci (2000-2009), Ironbound riporta finalmente ispirazione e freschezza agli Overkill. La Titletrack, Killing For Living, Endless War e Bring Me The Night sono lì a testimoniare che gli Overkill sono rinati, e i dischi successivi non saranno che l'ennesima conferma.
Queensrÿche: Empire
CD Audio Ce l'ho ★★★★★
Uno dei migliori dischi che ho avuto il piacere di ascoltare. Non fatevi ingannare dalla semplicità di alcuni pezzi, ascoltatelo e riascoltatelo ancora, potrà sorprendervi. Operation: Mindcrime ovviamente è un'altra storia, ma si rimane comunque su livelli altissimi.
  • perfect element
    15 mar 18
    Il punto più basso del periodo d'oro. Quattro pezzi meravigliosi ( jet city - empire - anybody listening - silent lucidity ) un paio discreti ( resistance - best I van ), il resto stanca.
  • Harlan
    15 mar 18
    Personalmente non riesco a trovare un punto basso nella loro carriera fino a Promised Land, adoro tutti gli album dal debutto fino a quest'ultimo citato..
  • spiritello_s
    15 mar 18
    Concordo con Harlan....Promised Land è diverso ma concretamente di altissimo livello....poi si sa...litigi e gelosie?....e intanto uno dei migliori chitarristi del panorama metal è finito a fare il pilota di aerei di linea....mah...
  • perfect element
    15 mar 18
    Rimane secondo me il più prevedibile.
  • Odora di paraculaggine. L'unico di carriera a farlo. Mai amato. Amo invece, visceralmente, "Hear in the Now Frontier". Quando li vidi dal vivo, a Firenze nel 1990, mi fecero enorme impressione: granitici, potentissimi, precisi, coesi, bravissimi.
  • Harlan
    16 mar 18
    Hear In The Now Frontier piace molto anche a me, tolti due/tre pezzi riempitivi, all'epoca non fu totalmente capito in mia opinione.
Riot: Restless Breed
CD Audio Mi manca ★★★★
Subentra Rhett Forrester alla voce, e il cambiamento si sente decisamente, sia a livello vocale che musicale. I Riot perdono gradualmente quell'attitudine Blues/Hard Rock che contraddistingueva i primi tre lavori, e si hanno riff più ricercati, semplici ma mai banali, e il tono di voce più "mascolino" di Forrester contribuisce a dare al gruppo di Reale un aspetto più maturo. Da segnalare pezzi come C.I.A., la Titletrack, Loanshark, e Showdown.
Running Wild: The Rivalry
CD Audio Ce l'ho ★★★★
A mio parere l'ultimo grande album dei Running Wild. Seconda parte di una trilogia incentrata su bene e male, The Rivalry risulta un disco ben riuscito e suonato alla perfezione, seppur un paio di riempitivi (Kiss Of Death, Firebreather, Agents Of Black), nonché ultimo disco con Jorg Michael alla batteria, che verrà sostituito nei dischi successivi da una batteria elettr.... scusate, il famoso batterista Angelo Sasso. Ciò non toglie il valore assoluto di pezzi come Ballad Of William Kidd, War & Peace, Man On The Moon, e la Titletrack. Se Rock N' Rolf si fosse fermato qui con i Running Wild, sarebbe stata la miglior cosa.
Running Wild: Masquerade
CD Audio Ce l'ho ★★★★
Considerato dalla critica come l'inizio del declino musicale e compositivo per i Running Wild, Masquerade non è assolutamente ciò che un lettore (e ascoltatore) distratto si aspetta, ovvero tutto tranne che un fallimento. Probabilmente uno dei dischi più pesanti dei pirati tedeschi, con la Titletrack e Jorg Michael che non risparmia colpi dietro le pelli, o ancora il bellissimo refrain di Lions Of The Sea, e i riff di Soleil Royal/Underworld a non lasciare neanche un attimo di respiro. Primo atto di una trilogia incentrata sul bene e il male, riuscito più che bene a mio parere, 8.
Running Wild: Shadowmaker
CD Audio Ce l'ho ★
Da grandissimo fan dei Running Wild mi duole dover descrivere questo album con una sola parola, schifo. Solo per i forti di cuore.
Running Wild: Black Hand Inn
CD Audio Ce l'ho ★★★★★
Rock 'N Rolf torna due anni dopo Pile of Skulls, e tira fuori un altro capolavoro. Black Hand Inn è la summa di tutte le caratteristiche dei Running Wild, riff velocissimi, mai un attimo di pausa e un'atmosfera unica. Sono a provare ciò pezzi come The Phantom Of Black Hand Inn, The Privateer, l'incessante Titletrack, o Dragonmen. Discorso a parte va a Genesis, probabilmente una delle canzoni più belle mai scritte da Kasparek, che in tutti i suoi 15 minuti di durata non stanca un attimo. Un plauso va fatto anche a Jorg Michael, autore di una prova alla batteria fenomenale. 10.
  • Almotasim
    5 giu 18
    Il verdastro della copertina mi ha fatto sobbalzare. Pensavo commentassi le Shaggs!
  • Harlan
    6 giu 18
    Vista ora la copertina di Philosophy Of The World, effettivamente da lontano la somiglianza ci piglia! Però non le conosco :/
Rush: Hemispheres
CD Audio Ce l'ho ★★★★★
5 è anche poco, semplicemente uno dei migliori dischi mai concepiti dalla mente umana.
  • Onirico
    4 mag 19
    Ci sono brani con incredibili assoli di synth o di chitarra?Che magari toccano note ispiratrici e metafisiche?
Savatage: Dead Winter Dead
CD Audio Ce l'ho ★★★★★
Il capolavoro della band con Stevens alla voce.
Saxon: Denim & Leather
CD Audio Ce l'ho ★★★★★
sepultura: roorback
CD Audio Ce l'ho ★
Un abominio di rara bruttezza.
Stratovarius: Stratovarius
CD Audio Non la voglio ★
La testimonianza, se ancora ve ne fosse stato bisogno, del decadimento musicale e personale che aveva colpito Tolkki. Bocciato su tutta la linea.
Stratovarius: Destiny
CD Audio Ce l'ho ★★★★★
Uno dei migliori dischi Power fine anni 90'. Personalmente lo preferisco anche a Visions.
Stratovarius: Infinite
CD Audio Ce l'ho ★★★
L'ultimo bel disco degli Stratovarius con Tolkki in formazione. Dopo il tour relativo all'album, i problemi sia di salute che mentali di Tolkki vennero sempre più a galla, pubblicando prima i due discreti Elements nel 2003, e poi l'orribile omonimo nel 2005. Ciò non toglie comunque che Infinite sia un album più che gradevole, con gran pezzi come Hunting High And Low, Mother Gaia, Glory Of The World o la Titletrack, tutto retto da una produzione ottima. Certo, restare sugli standard di Episode, Visions e Destiny era pressochè impossibile, ma comunque un disco più che riuscito. 3,5.
Dopo la parentesi di Life Among The Ruins, Defeis concentra tutte le sue energie su una trilogia fra uomo e divinità, reputata da molti l'apice compositivo del gruppo. La prima parte di The Marriage colpisce soprattutto per il suo sound compatto, presente in I Will Come For You, Blood Of The Saints, The Last Supper, ma anche per l'eleganza e la ricerca di melodie in House Of Dust, Self Crucifixion, e Forever Will I Roam. Un Pursino più ispirato che mai, e Defeis che raggiunge con la sua voce picchi vocali ed emotivi, che in pochi sapranno più eguagliare nel genere.
  • perfect element
    26 set 17
    L'album che me li fatti conoscere, molto bello. Per quanto anche Life among the ruins e The age of consent siano notevoli....
  • Harlan
    30 set 17
    Life Among The Ruins anche se estraneo, ma neanche più di tanto, alle loro sonorità, è un disco molto piacevole da ascoltare. Age Of Consent è uno dei loro più sottovalutati, e che personalmente ritengo migliore di Noble Savage..
Virgin Steele: Life Among The Ruins
CD Audio Ce l'ho ★★★★
Dopo un periodo passato fra il fallimento della casa discografica successivo alla pubblicazione di Age Of Consent nell' 88', in molti davano per morti e sepolti i Virgin Steele. Nel '93 Defeis e Pursino tornano con un disco estraneo alle loro sonorità, puntando più sull' AOR, mantenendo incredibilmente allo stesso tempo la raffinatezza e la classe che ha sempre contraddistinto questo gruppo. Fra gli episodi più riusciti vanno citate Sex Religion Machine, l'energia I Dress In Black (Woman With No Shadow), Too Hot To Handle, e Jet Black. Estraneo alla loro restante produzione , ma non troppo.
Virgin Steele: Noble Savage
CD Audio Ce l'ho ★★★★
Jack Starr viene cacciato dalla band, e Defeis può finalmente esprimere la sua passione per la musica "barbaro-romantica". Personalmente lo ritengo ancora in parte acerbo, con qualche canzone troppo elementare (Rock Me, I'm On Fire, Fight Tooth And Nail), ma il resto dell'album è semplicemente magnifico. Un ottimo preludio per gli album che verranno, ma soprattutto ai capolavori anni 90'.
  • Johnny b.
    20 ago 17
    Buonissimo album di transizione. Passaggio obbligato per gli ottimi album anni novanta specialmente Invictus. Più raffinati e meno violenti dei Manowar ma non per questo meno Epici. A differenza dei Manowar che il loro meglio lo hanno dato subito i Virgin Steele sono migliorati album dopo album.
Virgin Steele: Guardians Of The Flame
CD Audio Ce l'ho ★★★★
Decisamente più maturo rispetto all'acerbo debutto, Defeis trova una dimensione vocale decisamente più consona al suo stile, e le sfuriate hard rock di Jack Starr diventano più vicine al genere Epic, e il risultato sono pezzi toccanti come "A Cry in The Night", le più veloci "Life Of Crime" e "Burn The Sun", e la grandiosa Titletrack. 3,5 arrotondato a 4 solo per quella meraviglia di canzone che risponde al nome di "The Redeemer".
Mi viene difficile considerare questo lavoro come un album dei Virgin Steele. Troppi, troppi pezzi tirati eccessivamente per le lunghe, alcuni sconclusionati (Devilhead, Glamour, Fallen Angels), altri dove la voce ormai andata, ma non usata al meglio di Defeis, irrita non poco (Delirium, We Disappear), e poche canzoni che si salvano (Black Sun-Black Mass, Persephone), il tutto contornato da una produzione indegna e da strilletti e miagolii a non finire. Posso concordare sul fatto che la band non voglia pubblicare un album uguale all'altro, ma se Defeis avesse continuato sulla strada intrapresa con il sottovaluto The Black Light Bacchanalia, adesso staremmo parlando di un altro capolavoro. Ma purtroppo non è così.
  • perfect element
    20 ott 17
    Dopo Marriage niente più. Peccato.
  • Harlan
    20 ott 17
    So come la pensi su invictus, quindi non insisto. Però per me fino ai due House Of Atreus hanno mantenuto una loro personalità, e sopratutto un ottimo stile musicale. I due successivi sono discutibili invece, e molto..
I Virgin Steele non subiscono un minimo calo di ispirazione, e dopo un anno e mezzo dall'uscita del primo capitolo, fanno uscire la seconda parte di The Marriage Of Heaven And Hell. Parte delle ritmiche serrate che contraddistinguevano la prima parte vanno perse, per essere però sostituite da una teatralità musicale e un sound per molti tratti pomposo, quasi appariscente. Il disco verrà citato per altro da molti come ispirazione per il genere Symphonic Metal. Pursino riesce a creare passaggi di chitarra meravigliosi come in Crown Of Glory, Emalaith, Vctory Is Mine, supportato da un David Defeis in piena maturità sia compositiva che vocale, riuscendo a creare atmosfere surreali in pezzi come Prometheus, Twilight Of The Gods, o le tiratissime Devil/Angel e Symphony Of Steele. Capolavoro.
Virgin Steele: Age of Consent
CD Audio Ce l'ho ★★★★
Quello che avrebbe dovuto rappresentare l'album della consacrazione per i Virgin Steele, diventa il punto che li avrebbe potuti portare allo scioglimento. La casa discografica sotto il quale Age Of Consent viene pubblicata va in fallimento poco dopo l'uscita di quest'ultimo, il tour annullato, e per quasi 5 anni il monicker VS sembra essere sparito. Questo non toglie però la grandezza dei pezzi e la maturità artistica compositiva raggiunta da Defeis e Pursino, della quale The Burning Of Rome (Cry For Pompeii) ne è l'esempio migliore. Da citare anche la potenza di canzoni come Let It Roar e la fantastica Lion In Winter, o la drammaticità di Tragedy e Cry Forever. Un must da avere per i fan del genere Epic, ed essenziale per capire il cammino dei Virgin Steele come punto di svolta.
Virgin Steele: Visions of Eden
CD Audio Ce l'ho ★★★★
Dopo ben 6 anni dall'ultimo disco, Defeis se ne esce con probabilmente l'album che più ha fatto dividere i fan dei Virgin Steele. Un concept che spazia sia su territori heavy metal, che al limite del teatrale con un interpretazione vocale dei personaggi magistrale. Leggermente prolisso, l'album non riesce a fare breccia fra molti appassionati per la troppa diversità con i lavori degli anni 90' sopratutto per colpa di una produzione, al tempo insufficiente. Nella versione remixata del 2017 invece, questo disco vede la sua naturale consacrazione con una produzione all'altezza. Forse l'ultimo grande capolavoro dei Virgin Steele.
W.A.S.P.: Dying for the World
CD Audio Ce l'ho ★★★
Composto da Lawless dopo i fatti dell' 11 Settembre, e forse proprio questa frettolosità nella composizione non riesce a dare all'album quel senso di malinconia, come invece ce l'aveva Unholy Terror. Va detto però che pezzi come Wicked Heart, Black Bone Torso, e l'emozionante Halloweed Ground (riproposta ancor meglio in versione acustica) funzionano più che bene. 3,5
  • Una vera porcheria, il peggior album di Blackie. Non salvo nulla.
  • Harlan
    2 set 17
    Io il termine porcheria lo accosto ad Helldorado, quello sì che è stato un tentativo di riacchiappare i fans del passato dopo l'esperimento (ottimo) di K.F.D., ma questo album invece nei suoi alti e bassi, riesce a risicarla una sufficienza per me.
W.A.S.P.: Golgotha
CD Audio Ce l'ho ★★★★
Probabilmente il miglior lavoro del gruppo da Unholy Terror. Le tematiche cristiane che Lawless ha voluto mettere come punto focale intorno al disco non stonano, anzi, aiutano l'ascoltatore ad immedesimarsi di più nell'ascolto dell'album. Il riciclo del riff di Wild Child si sente come sempre, e Scream ne è la prova, ma le tracce restanti danno prova che questa è una delle migliori formazioni che gli W.A.S.P. abbiano avuto da anni. Last Runaway e Shotgun riprendono l'energia che ha caratterizzato il gruppo americano da sempre, e le struggenti Fallen Under e la Titletrack sono solo da scoltare per la maestria di Doug Blair alla chitarra, mentre Slaves Of The New World Order mostra un Lawless ispiratissimo sia nelle liriche che nella prova alla voce. Sono serviti 6 anni di silenzio, ma ne è valsa sicuramente la pena.
  • perfect element
    20 gen 18
    L'ultimo disco che presenta elementi innovativi è Kill, fuck, die. Dopo solo riciclaggio.
  • Harlan
    20 gen 18
    Ingiustamente sottovalutato aggiungo, poi con quello scarto di Helldorado per accontentare i fan più nostalgici, sono caduti abbastanza in basso. Negli anni 2000 i ricicli ci sono stati eccome, ma per me sono sempre riusciti a mantenere una propria identità. Il riff di Wild Child poi come già scritto, è stato prepotentemente abusato e riadattato in molte occasioni (Mercy da Dominator, Craxzy da Babylon...). Poi ovviamente sono gusti e pensieri..
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