dosankos

Associo alle mutande il colore bianco dato che le ho sempre avute. Ai boxer tutte le altre tinte. Per decenni ho vissuto con il trauma della macchietta gialla, frutto dello sgrullo pifferale, concepita in situazioni di emergenza o di mancanza di gabinetti nel bel mezzo del cammin di nostra piscia. Ora che da qualche mese all'alba dei 35 anni ho scoperto i boxer, che adempiono perfettamente al loro dovere, mascherando il dorato macchione, con i suoi colori per tutte le stagioni. Alle mutande 5 alla carriera comunque

Bravo. Pensa che stavo imbastendo una recensione di questo album circa un anno fa poi mi è scivolata nel dimenticatoio. Lore è uno alla buona, pane al pane vino al vino, rustico e anarcoide. L'ho conosciuto 2 anni fa ad un concerto dalle mie parti. E' un uomo della mia valle. Sul disco concordo, pare lunatico, ma è molto curato e ricercato. Dal vivo rendono al meglio e sprigionano un carisma e un'energia trascinante. Gli strumenti medievali, le arpe, la ghironda e altre diavolerie rendono il tutto più epico. 3,5. Oltretutto sta per uscire a giorni il nuovo album, autoprodotto come i precendenti, perchè questi per ora non hanno intenzione di vendere il loro culo a nessuno e per ciò gli elevo il voto a 4. Venerdì 21/11/14 concerto al Live di Trezzo d'Adda (MI)

Perle ai porci. Ai porciddìi

L'ho ascoltato ma non mi dice nulla. Un tentativo mal riuscito di mescolare il manierismo elettronico del Miles Davis seventiniano con il progr barocco sinfonico degli Emerson Lake & Palmer. Questo Canon poteva far di meglio.

Il primo periodo di patente inverno-primavera 1998, giravo con i nastri a pallettone nell'Alfa 75, c'erano "El Bandolero Stanco" di Vecchioni e "De André in Concerto con la PFM" per la meditazione, "Del meglio del nostro meglio vol.1" di Elio&LST per farmi quattro risate, una raccolta tamarra dei Collage e di Tozzi per la camporella con una cara amica e scopamica dell'epoca che ora ha due figli e sta in provincia di Siena, "Spice" delle Spice Girl che mi procuravano erezione e "No Code" tarocca. Questo è l'unica parentesi che ricordo dei Progiem. Non ci impazzivo, ma nelle Pioneer a 200 W l'una facevano figo assai.

"Sopravvissuti e sopravviventi" in qualità di musicisti&collaboratori rimane la loro migliore prestazione assoluta senza infamie e molte lodi. Album d'esordio questo che si assesta appunto sulla falsa riga dei dignitosissimi primi 3-4 album di Ligabue. Ascoltabile

Mi hai anticipato di venti minuti. Volevo recensirlo io

Stronzi. Io ho pure il cellulare di Camillo (Roby) Facchinetti con tanto di foto profilo su Uozzapp. E' il mio punto di contatto per la mia futura carriera di cantautore

Ma no dai... a voglia; Raf non lasciarmi così dopo gli album inediti, ci sono ancora i 45 giri da recensire. Ne avranno inciso quasi una sessantina. E in più le 5 raccolte "1971-74", "1975-78", "1978-81", "1981-84" e "I nostri anni senza fiato" con tanto di singoli mai pubblicati su album ufficiali.