Voto:
Leggo poco i fumetti, ma Cattivik è straordinario. Di queste raccolte sul delinquente più sfigato della storia ne sono usciti una decina, fino agli inizi degli annni 2000. Questo credo sia uno dei primi, '92 o '93. Ho trovato recentemente una chicca a colori di 100 pagine alla fiera del fumetto a Mantova: "Pera meccanica", titolo ispirato al film di Kubrik.
Voto:
Scusa, mi correggo VITOLS4, ho letto male il tuo nick.
Voto:
Grazie dell'accorgimento VILTOS4. Parlo effettivamente poco delle melodie, perché i pezzi sono quasi tutti abbastanza "POPpeggianti" e omogenei. Se avete fatto caso nella rece di "Robinson" che ho fatto l'altra settimana ho evidenziato meglio lo scheletro musicale. Meritava più considerazione perché era più variegato.
Voto:
Considerando che "Stagioni" è uscito a inizio 2000, quindi concepito nel '99, "Ritratti" è purtroppo l'unico lavoro prodotto nel decennio 2000-09. Guccini pervaso da pigrizia e forse da apatica stanchezza? Mah... Fatto sta che 'sto disco merita davvero, in tutto e per tutto. Paragonabile a "D'amore, di morte..." travolgente in alcuni pezzi, quando a distanza di più di 20 anni si ritorna al tema del viaggio.
Voto:
La recensione inizia avvalendosi di affascinanti terminologie ma una descrizione dei brani?????
Sontuose "Addio" da romanticismo decadente, "Stagioni" dedica al '68 e "Don Chisciotte" palese descrizione dell'eterna guerra al potere con omaggio al bizzarro cavaliere errante spagnolo. Malinconiche al punto giusto le 3 "stagionali". "Ho ancora la forza" pretenziosa ligaboiata.
Voto:
Il Guccini più ispirato degli anni '90. A tratti sottile, a tratti pungente. Variegato insomma. Arrangiamenti sempre eccellenti. Il disco è da 4,5 ma è promosso con il massimo dei voti.
Voto:
'Ste rece..., ogni tanto mi sfugge il voto. Ottima
Voto:
Sufficentemente superiore a "Quello che non..." ma non raggiunge "D'amore di morte e d'altre sciocchezze" E' un 4 meno. L'album inizia pimpante e nel finale tende a crollare su se stesso. Ottimi arrangiamenti. Non tra i migliori.
Voto:
La rece però merita.
Voto:
Andrò controcorrente, ma 'sto disco l'ho digerito poco. Nel 1990 Guccini era al giro di boa dei 50 anni. Mi sa che si fece prendere anche qui da uno scoramento dovuto a un periodo di bilanci, di rimpianti, di cose non fatte, di cose sbagliate, di noia di "realtà surreale", pari a "Stanze di vita quotidiana" del 1974. Un'introspezione quasi nichilista. Scusate, sarò io che ci ho capito poco.
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